Wanna Marchi torna a raccontarsi nella trasmissione di Francesca Fagnani “Belve”: l’intervista diventa un caso social. Cos’è successo.
Chi ben comincia è a metà dell’opera: inizia a capirlo Francesca Fagnani che torna in seconda serata su Raidue con Belve, gli ascolti premiano questa “nuova” modalità di talk show irriverente. Il debutto stagionale tocca il 6% di Share, percentuale più alta di sempre da quando la trasmissione esiste. Successo che porta anche non poche critiche: il format è divisivo per natura, un progetto basato sui personaggi che intervengono. Sotto la “gogna” della Fagnani ci vanno – in questo primo slot – Wanna Marchi ed Eva Robins.
Proprio con la prima ospite ci sono problemi: le controversie vengono animate dalla natura della sua figura. Una donna dalla costante doppia faccia: in grado di vendere qualsiasi cosa. Anche con la truffa. Si approfittava – e lo dicono i tribunali – della fragilità emotiva dei telespettatori riuscendo a far presa, con un’ottima dialettica, sui caratteri meno determinati. Francesca Fagnani parla di questo, ma non basta a lenire il livore del pubblico a casa.
Wanna Marchi da imbonitrice a belva: cos’è successo dalla Fagnani
Molti non l’avrebbero chiamata, forse la risorsa è proprio questa: riuscire a far parlare di sé comunque. Il pubblico aveva mal digerito, appena poche settimane fa, il documentario dedicato alla donna su Netflix: l’intenzione è quella di non fare sconti a nessuno, ma il risultato – nei fatti – è che Wanna Marchi è tornata in auge nonostante tutto quello che le sia successo. È possibile parlare di idolatria? No, secondo la Fagnani, nessuno vuole emulare la Marchi. Semplicemente la donna ha segnato un’epoca: quel che ha fatto presa sui telespettatori è il ritorno al passato e la curiosità.
Nonostante questo i commenti alla puntata (relativamente alla porzione di trasmissione in cui è presente Wanna Marchi) sono negativi: persino Luca Dondoni de “La Stampa” esprime scetticismo nella decisione di invitare una figura così controversa a disquisire in un talk: è la logica del “tutti contro tutti”. La televisione si nutre di capri espiatori contro cui scagliarsi. Francesca Fagnani, per questo, ha colto nel segno portandosi dietro anche una discreta quantità di critiche. Anche quelle contribuiscono a fare Audience, purché non diventino a senso unico. “D’accordo?!”.
#Belve non ci sono domande da fare a Wanna Marchi. È un personaggio che espiata la sua pena dovrebbe cadere nell’oblio mediatico. Oggi nessuna emittente tv dovrebbe darle visibilità. Lo ha fatto, purtroppo, Francesca Fagnani su Rai 2. La Rai, oggi. pic.twitter.com/eKW8zgjOvo
— carotelevip (@carotelevip) November 2, 2022
Continuate pure ad invitarla in studi TV, ‘sta merda…#wannamarchi
— 𝕿𝖍𝖊 𝕭𝖔𝖘𝖘 (@BDoltri) November 2, 2022
la paura del docufilm era quella: ridare vita ad un personaggio morto.
pare che gran parte dei meriti siano di Parapiglia.
— Led Better Col Sol (@Ledbowski) November 2, 2022