Dopo l’annuncio, che Elon Musk ha acquistato Twitter per 44 miliardi di dollari, si sono iniziati a registrare degli abbandoni eccellenti dalla piattaforma da parte di personaggi dello show business.
Ma perché è successo tutto questo? A dirlo proprio le star che hanno lasciato il social, anzi, lo hanno proprio scritto su Twitter, e quasi per tutte la scelta è dovuta agli annunci di Musk di voler cambiare la policy di moderazione dei commenti, rendendola meno restrittiva, e di voler riammettere sulla piattaforma l’ex presidente Donald Trump, escluso da Twitter dopo l’assalto di Capitol Hill.
Elon Musk, non piace la sua futura gestione
Trump stesso si era congratulato con Musk, scrivendo sulla sua piattaforma Truth Social, tra l’altro rivale di Twitter: “Sono molto felice che Twitter sia ora in buone mani e non sarà più gestito da folli e maniaci della sinistra radicale che odiano il nostro Paese”.La “libertà di parola” invocata dall’imprenditore, però, non rassicura la Hollywood liberal che pensa solo si tratti di un’apertura verso le fake news, il populismo e la violenza.
Molti hanno quindi abbandonato, e molti altri hanno annunciato l’intenzione di andarsene o prendersi una pausa, altri, come la star dell’NBA LeBron James ha twittato l’aumento dell’uso di “N-words” su Twitter, ovvero parole razziste. È stato “spaventoso” ha scritto dopo l’acquisizione di Musk, riferendosi ai dati della società di ricerca sui social Network Contagion Research Institute, secondo cui l’uso delle N-words è aumentato del 500% su Twitter nelle 12 ore successive alla presa del controllo di Musk.
Elon Musk, le star che “hanno preso il volo”
Prima tra tutte Shonda Rhimes, la creatrice di serie famosissime come Greey’s Anatomy e Bridgerton. Il suo Tweet d’addio è stato emblematico: “Non c’è bisogno di restare per qualsiasi cosa abbia in programma Elon. Ciao“. Dopo di lei anche l’attrice Téa Leoni, l‘attrice di Deep Impact, Jurassic Park, e ora Madame Secretary su Netflix. Ha deciso di lasciare la piattaforma perché a suo parere ci sarebbe “troppo odio” e che il social starebbe andando nella “direzione sbagliata“.
Poi se n’è andata anche la cantautrice vincitrice di un Grammy Sara Bareilles, che ha salutatoquasi 3 milioni di follower. “È stato divertente Twitter. Sono fuori. Ci vediamo su altre piattaforme. Scusate, questa non fa per me“. E ancora, ma non è sicuramente l’ultima, la cantante R&B, anche lei vincitrice di un Grammy, Tony Braxton che in un Tweet ha scritto: “Sono scioccata e sconvolta da alcuni dei “discorsi liberi” che ho visto su questa piattaforma sin dalla sua acquisizione“. E ha proseguito: “L’incitamento all’odio sotto il velo della “libertà di parola” è inaccettabile, quindi scelgo di stare lontano da Twitter perché non è più uno spazio sicuro per me, i miei figli e altri POC“, riferendosi con questa sigla alle “people of colour“, un modo per chiamare la gente di colore.
Elon Musk ora la spunta blu sarà a pagamento
Nel frattempo che i vip scappano, Elon Musk ha avuto un’altra idea: la spunta blu a pagamento per Twitter. Il magnate, che ha appena acquistato il social per circa 44 miliardi di dollari, con un tweet (ovviamente) prospetta la rivoluzione che dovrebbe mettere tutti gli utenti più o meno sullo stesso piano. “L’attuale sistema dei signori e dei contadini di Twitter per chi ha o non ha la spunta blu è una stronzata. Potere al popolo! Blu per 8 dollari al mese”, scrive Musk. In sostanza, secondo Mr Tesla, chi vuole la spunta da utente verificato dovrà pagare. Il prezzo potrebbe variare da paese a paese in base al potere d’acquisto. La spunta blu sarà inserita in una sorta di pacchetto: “Otterrete anche priorità nelle risposte, nelle menzioni e nelle ricerche, tutto essenziale per evitare spam e truffe. Possibilità di postare video e audio lunghi. Pubblicità dimezzate”.
Twitter’s current lords & peasants system for who has or doesn’t have a blue checkmark is bullshit.
Power to the people! Blue for $8/month.
— Elon Musk (@elonmusk) November 1, 2022