La vicepresidente e assessora all’Welfare della Regione Lombardia Letizia Moratti si è dimessa. “Venuto meno il rapporto di fiducia col governatore Fontana”. Guido Bertolaso nominato al suo posto. Ed ora si guarda alle candidature per la corsa alle prossime regionali. Calenda, leader del Terzo Polo, “Coraggiosa, darà contributo positivo”
Possibili scenari si contendono…E’ l’incipit di una delle canzoni più belle di Cesare Cremonini. Ed ora, dopo le dimissioni da vicepresidente e assessora all’Welfare della Regione Lombardia, cosa farà? Si candiderà contro il suo ex governatore? Verrà, se questa fosse la scelta, sostenuta dal centrosinistra o più probabilmente dal Terzo Polo?
Carlo Calenda la “corteggia” apertamente da tempo, e anche oggi, non appena le agenzie di stampa hanno battuto la notizia, ha commentato così “Coraggiosa darà contributo positivo”.
Ma, prime delle intenzioni, ci sono le motivazioni dietro la scelta di aver rassegnato le dimissioni. Procediamo con ordine e partiamo dall’annuncio che ha sconquassato il clima politico dalle parti della Regione Lombardia “Per rispetto dei cittadini, con senso di responsabilità ed in considerazione del delicato momento socio-economico del Paese, ho atteso l’esito delle elezioni politiche e la formazione del nuovo Governo per rendere nota la mia posizione. Per questi motivi, e solo oggi, di fronte al venir meno del rapporto di fiducia con il presidente Attilio Fontana, annuncio la decisione di rimettere le deleghe di vicepresidente e di assessore al Welfare di Regione Lombardia”.
Poco meno di due anni è durata la sua permanenza a Palazzo Lombardia. Era stata fortemente voluta Letizia Moratti, quando in piena pandemia, dovette risistemare le cose in ambito sanitario. La gestione Giulio Gallera aveva fallito. Letizia Moratti prese il suo posto. Il Covid, ieri come oggi, dietro i motivi dell’insediamento prima e delle dimissioni poi. “Credo che se oggi il Paese è in sicurezza per quanto riguarda il Covid, lo dobbiamo senza alcun dubbio all’adesione massiccia alla campagna vaccinale dei mesi scorsi. Che è riuscita grazie allo straordinario senso di responsabilità civica dei cittadini lombardi, così come all’enorme impegno di medici, infermieri, militari, protezione civile e volontari, protagonisti di un processo che ha portato la Lombardia ad essere tra le prime aree al mondo per adesione e copertura. Un successo di cui essere fieri e che ora viene messo in discussione da provvedimenti che non condivido”.
Chiara, decisa, senza remore Letizia Moratti nel fornire spiegazioni oggi. Ma la domanda relativa alla strettissima attualità è una e una soltanto: L’ex vicepresidente della Lombardia tenterà ufficialmente la scalata per la poltrona da presidente?
Mentre Letizia Moratti dava impasto la notizia delle sue dimissioni, il governatore Fontana era diretto a Roma, per un incontro sulle autonomie “Guarda a sinistra e non da oggi”, è stato questo il commento del presidente della Regione Lombardia. Ma Letizia Moratti, che secondo indiscrezioni, avrebbe già depositato il simbolo col quale correre alle prossime elezioni regionali, avrebbe pure scelto l’eventuale capolista: l’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini, che oggi ha invitato il Terzo Polo a rendersi “palese” nelle intenzioni.
Sì, il Terzo Polo perchè l’attuale sindaco di Milano sulla vicenda oggi ha confessato possa essere difficile un appoggio del centrosinistra a Letizia Moratti, ma andiamo alle sue dichiarazioni “Mi viene da dire che siccome le cose stavano così ormai da parecchio tempo, Moratti ha fatto quello che non ho avuto il coraggio di fare Fontana: cioè di prendere atto che non c’era più fiducia”.
Sulle ipotesi di una sua candidatura alle Regionali, il sindaco Sala ha invece detto “Oggettivamente non la vedo come un’operazione semplice, ma non spetta a me decidere. Noi però dobbiamo sbrigarci a trovare un candidato“.
E il Terzo Polo più volte citato? Carlo Calenda, leader di Azione, non ha mai nascosto la sua “passione” politica per Letizia Moratti, e anche oggi il neo senatore non ha fatto mancare una sua nota al riguardo “E’ stata coraggiosa nel rassegnare le dimissioni dal pessimo governo di Attilio Fontana. Moratti ha svolto un ottimo lavoro nel corso della campagna vaccinale, che prima di allora era in un caos indegno per una grande Regione europea. Sono certo che in futuro potrà dare un contributo positivo nella politica regionale o nazionale“.
Sembra tutto abbastanza chiaro, ma in politica si sa tutto è estremamente volubile e il Terzo Polo è comandato da due leader, uno di questi è il maestro delle mosse i palazzo: Matteo Renzi.
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