La nuova norma del Governo Meloni contro i rave party è coincisa con la vicenda di Modena. L’esecutivo ha introdotto un nuovo reato, contro l’incolumità pubblica. Evitato il ricorso alle intercettazioni sul pressing del vicepremier Antonio Tajani. Le opposizioni insorgono. Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, il più duro tra tutti “E’ una norma liberticida e fascista”
Il day after del primo Cdm dell’era Meloni arrivano le reazioni. Nel mirino delle minoranze tutti i provvedimenti assunti dal neo presidente del Consiglio e contenuti in un unico decreto: dal rimando della Legge Cartabia, al medici no vax reintegrati prima del previsto e alle nuove regole sui rave party non autorizzati.
Con i fatti di Modena a fare da spinta al governo che un passo lo ha comunque mostrato: questo esecutivo è politico e ovviamente spostato a destra. Il varo del decreto vale come biglietto da visita. Piaccia o non piaccia.
Ad onor del vero, anche in seno ai partiti che compongono la coalizione, non tutto ciò che è stato deciso è andato giù e qualche limatura o freno all’azione di governo è arrivata prima della bollinatura in Cdm. Le mascherine si continueranno ad usare nelle Rsa e le intercettazioni per controllare e impedire i rave party non verranno usate. Il vicepremier Antonio Tajani su questo è stato fermo e risoluto.
Ma le opposizioni, a parte un paio di singoli nomi, non hanno alcuna intenzione di concedere la luna di miele al governo Meloni. Le parti in commedia impongono questo, si potrebbe commentare, ma entrando nel dettaglio della disputa alcune posizioni vanno assolutamente riportate. Partendo dalla più dura e intransigente.
Quella espressa da Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra. “Ho studiato attentamente la norma sui rave presentata da Meloni e Piantedosi e posso affermare che con questa disposizione i rave non c’entrano nulla, invece verranno colpite le manifestazioni di protesta che possono andare da occupazioni di Università, scuole, mobilitazioni per questioni ambientali, come ad esempio l’occupazione di terreni inquinati, fino ad arrivare ai luoghi dove oggi vivono i braccianti agricoli che sono su terre occupate”.
Rave party, Angelo Bonelli contro il governo “Norma liberticida e fascista”
Ha affermato Bonelli in una nota, che poi prosegue col suo passaggio più severo all’indirizzo del neo esecutivo “norma liberticida e fascista che addirittura prevede una pena di sei anni con introduzione di misure restrittive che normalmente si applicano ai mafiosi. Può accadere che a uno studente universitario fuorisede che partecipi ad un’occupazione si notifichi il foglio di via facendogli perdere il diritto di studiare all’università. Il nostro codice penale – spiega il deputato – punisce ad una reclusione a meno di sei anni reati gravissimi come la corruzione e l’articolo 434, che precede il nuovo 434 bis introdotto dal governo, prevede per il disastro e crollo di costruzioni una pena massima di 5 anni: quindi, chi causa il crollo di un punte è punito fino a 5 anni, chi organizza un rave fino a 6 anni! Una vera e proprio sproporzione”.
Dello stesso parere anche + Europa, questa la nota battuta dalle agenzie del coordinatore della segreteria Giordano Masini “Il decreto del governo sui rave party, una volta letto il testo, ha tutta l’aria di essere una cosa ben piu’ seria e piu’ grave di quanto sembrasse ieri. Nella definizione di ‘terreni o edifici altrui, pubblici o privati’ ricade di tutto: i capannoni o i campi in cui vengono organizzati i rave, ma anche le università, i luoghi di lavoro, le piazze. E l’espressione ‘può’ derivare un pericolo per l’ordine pubblico ‘ è sufficientemente vaga per ricadere nell’arbitrio più assoluto. Di chi? Essenzialmente dei prefetti, ovvero del Governo“.
Nuovo Decreto Governo Meloni: Gelmini (Azione) “Sul Covid il governo non faccia passi indietro”
Dalla nuova norma sui rave ai medici no vax che possono tornare in servizio. Il Terzo Polo con la portavoce Maraia Stella Gelmini, non apprezza in toto la linea sulla gestione della pandemia della neo premier, chiarita in via definitiva a margine del Cdm di ieri “Sul covid c’è un approccio ideologico, una sorta di revisionismo rispetto ai no vax. Siamo riusciti ad evitare l’eliminazione delle mascherine negli ospedali e nelle RSA perché gli annunci andavano esattamente in questa direzione: fortunatamente l’intervento di scienziati e medici, così come la presa di posizione del presidente Mattarella, hanno scongiurato questa ipotesi. Stiamo andando verso la quarta dose di vaccino e, anche di fronte alla resilienza di questo virus, il governo non può fare passi indietro. Non si può riscrivere la storia”. Cosi al Tg1 l’esponente di Azione, il partito di Carlo Calenda.
“Giorgia Meloni forse pensa a uno Stato etico e si è dimenticata del caro bollette“. La sottolineatura più generica di Anna Ascani, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera. “In campagna elettorale prometteva che, con l’inflazione al 12%, si sarebbe occupata di bollette e carovita. Invece improvvisamente scopre che la priorità e’ la stretta sui rave. In pochi giorni ha perso il senso della realtà”, ha aggiunto la Ascani.
A Twitter il senatore di Italia Viva Ivan Scalfarotto, affida le proprie conclusioni dopo il Cdm del 31 ottobre. “Nonostante gli annunci garantisti e la nomina di un ministro che prometteva bene, questa destra finirà con il realizzare politiche law & order in linea con i peggiori manettari”.