La notizia del Rave di Modena ha tenuto per qualche giorno tutta Italia col fiato sospeso. La nuova linea dettata dal Ministero degli Interni sotto la guida Piantedosi si è poi risolta con il pacifico allontanamento delle oltre 3.500 persone che da venerdì notte affollavano il capannone industriale in zona fiera poi risultato pericolante. Tra le apparecchiature sequestrate anche un impianto audio di 150 mila euro. 14 denunciati per invasione di immobile: cosa prevede il reato.
L’episodio del Rave di Modena ha rappresentato il nuovo fronte delle polemiche tra maggioranza e opposizione. Per alcuni giorni si è temuto il peggio, ma alla fine le forze dell’ordine hanno garantito un presidio attorno al capannone dove si consumava il rave party non autorizzato: non c’è stato nessuno sgombero.
Nonostante tutto il caso è stato ragione di dibattito e dato il là accelerando il varo di alcune misure adottate in Consiglio dei Ministri. L’area del Rave è stata isolata e posta sotto sequestro. Apposti i sigilli e identificate circa 1400 persone solo ieri, controllati 337 veicoli. La vicenda ha portato anche alla denuncia di 14 organizzatori provenienti da più parti in Italia 13 giovani e un ragazzino olandese, minorenne. Altri connazionali dei Paesi Bassi sono stati identificati dalla Polstrada a seguito di un controllo in zona Campogalliano dove il gruppo avrebbe voluto “piantare le tende” con 6 camper.
Mentre avveniva lo sgombero la Polizia ha proceduto a individuare 14 autocarri che trasportavano strumentazione musicale e un corredo elettronico costituito da mixer e casse utilizzate per animare il rave. Nel complesso sono stati sequestrati circa 100 pezzi di questo materiale per un valore complessivo di 150 mila euro.
La Questura ha fatto sapere di aver messo in sicurezza il capannone e saldato gli accessi. La zone ieri è rimasta presidiata dagli agenti di polizia, mentre sostavano e sfilavano via ancora numerosi raver. Durante lo sgombero alcuni partecipanti hanno rilasciato delle dichiarazioni alla stampa. Da ieri in avanti anche in Italia come già vige in Francia e Inghilterra c’è un nuovo Decreto Rave. Un giro di vite che prevede come organizzare o promuovere raduni non organizzati oltre 50 persone può costare pene fino a 6 anni di reclusione. Non solo, la stretta prevede anche multe da 1.000 a 10 mila euro e il sequestro di veicoli e delle apparecchiature impiegate. Il Decreto Rave non è applicabile a Modena, perchè non è retroattivo, scritto in Gazzetta Ufficiale entrerà in vigore tra 15 giorni.
Importate svolta in materia legislativa è anche l’introduzione del cosiddetto “Reato di invasione di immobile”. Secondo la norma nel Codice penale c’è scritto: “Dispositivo dell’art. 633. Chiunque invade arbitrariamente terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di occuparli o di trarne altrimenti profitto, è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione fino a due anni o con la multa da 103 a 1.032 euro”.
Inoltre “Si applica la pena della reclusione da due a quattro anni e multa da 206 a 2.064 euro e si procede d’ufficio se il fatto è commesso da più di cinque persone o se il fatto è commesso da persona palesemente armata”. Mentre “Se il fatto è commesso da due o più persone, la pena per i promotori o gli organizzatori è aumentata”.
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