La guerra in Ucraina vede la Russia al centro delle polemiche, con tanto di conseguenze immediate. La posizione della Turchia e il messaggio di Putin al mondo intero.
Vladimir Putin non si placa e commenta la decisione dell’Europa di discostarsi dall’acquisto di gas proveniente della Russia. “C’è un’enorme richiesta di questo prodotto in tutto il mondo. Ci sono molti consumatori e molti disposti ad acquistare il gas russo“, ha ribadito il capo politico di Mosca parlando di un piano per costruire un hub in Turchia.
Nel frattempo l’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha parlato di una mina come causa dell’interruzione dell’alimentazione principale ad uno dei reattori della centrale nucleare di Zaporizhzhia. “Si tratta dell’ultimo incidente che sottolinea la fragile situazione di sicurezza e protezione nucleare dell’impianto durante l’attuale conflitto militare“, ha spiegato Rafael Mariano Grossi, direttore generale dell’Aiea.
Il ministro della Difesa turco, Hulusi Akar, ha parlato con i ministri della Difesa e delle infrastrutture dell’Ucraina. Al centro del dibattito c’è l’idea di mantenere in vigore l’accordo sull’esportazione del grano nel Mar Nero. “Dovrebbe essere tenuto separato dal conflitto in Ucraina“, ha spiegato Akar in un messaggio su Twitter. Il messaggio arriva in seguito alle sospensione della Russia dalla partecipazione alle trattative per l’accordo. Al contempo è stato inoltre chiesto al governo di Mosca di rivalutare la decisione.
Funzionari insediati dalla Russia nella regione ucraina di Kherson hanno dichiarato che stanno estendendo la zona di evacuazione più lontano dal fiume Dnipro. Ad annunciarlo è Vladimir Saldo con un messaggio su Telegram. “La zona è è parzialmente occupata dalle forze russe, si estende l’area coperta da un ordine di evacuazione dei civili di altri 15 km (nove miglia) per includere altri sette insediamenti“, ha spiegato il capo della regione Saldo.
Volodymyr Zelensky ha parlato nel consueto videomessaggio notturno per fare il punto su alcune situazioni che si stanno verificando in Ucraina. “Attualmente sono ancora in corso i lavori di ripristino nelle regioni dove oggi colpiscono i missili russi. Stiamo facendo tutto il possibile per ripristinare energia e acqua. E lo ripristineremo. Oggi le nostre Forze Aeronautiche e tutti quelli coinvolti nella protezione dei cieli hanno fatto un ottimo lavoro“, ha spiegato il capo politico di Kiev.
“La maggior parte degli oggetti che i terroristi hanno identificato come obiettivi sono stati salvati. Solo questa mattina, i terroristi hanno usato 55 missili di crociera per un attacco massiccio, 45 dei quali abbattuti“, ha ribadito il presidente ucraino.
Nel frattempo Zelensky ha invitato il mondo intero a guardare con i propri occhi ciò che sta facendo la Russia guidata da Vladimir Putin. “Continueremo a rafforzare la nostra difesa aerea. Ma già ora, ogni dieci colpi, i terroristi devono spendere almeno quattro volte di più missili. La Russia ha un risultato ancora peggiore sui droni, compresi quelli forniti dai suoi complici iraniani. E il mondo lo vede. Vede che l’ex “2° esercito del mondo” non è più nemmeno il 22° in termini di efficacia“, si legge nel messaggio social del presidente.
“E faremo di tutto per arrivare al secondo cento. E sarà così. I terroristi russi non hanno missili simili che potrebbero colpire il desiderio ucraino di vivere, vivere in maniera civile e prendersi cura l’uno dell’altro. Né l’esercito, né il terrore, né altro, la Russia potrà conquistare l’Ucraina“, conclude Zelensky.
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