Dopo il caso di Nina Corradini, ora parla anche Anna Basta: l’ex ginnasta azzurra annuncia rivelazioni scottanti su quanto accadeva in Nazionale. Pressioni psicologiche e insulti per non essere mai abbastanza magre
Ha parlato anche lei, l’ex Farfalla della Nazionale azzurra, Anna Basta che, dopo la collega Nina Corradini, rivela l’inferno subito come ginnasta. Insulti di ogni genere e pressioni psicologiche sul fisico mai abbastanza magro. Le rivelazioni continuano a scuotere il mondo della ginnastica ritmica e accendono un faro accecante sulla nascosta realtà delle giovani sportive.
Non è questione di competizione né tantomeno di essere sempre in forma. La squadra che porta il nome “Farfalle“ è nota per la sua leggiadria nei movimenti. Dietro quella leggerezza però si nasconde un peso troppo grande da sopportare e le farfalle, poco per volta, stanno abbandonando il loro bozzolo.
La storia di Anna Basta rafforza quella già nota di Nina Corradini. Un urlo di tristezza che cela la fragilità di un’anima forte. Così Anna parla e racconta la sua storia, molto simile a quella dell’ex collega, la ginnasta azzurra Nina: “Io e Nina ora abbiamo deciso di non stare più zitte”. Parla delle confessioni della sua giovane compagna e promessa della ginnastica ritmica Nina Corradini.
Tutto è iniziato con la confessione dell’ex ginnasta azzurra Nina Corradini che ha svelato gli insulti e le violenze psicologiche ricevute dalle allenatrici della Federginnastica. Il motivo era sempre lo stesso “non essere abbastanza magra”. Corradini, entrata a far parte della squadra della Nazionale azzurra di ginnastica ritmica ha raccontato del suo disturbo alimentare aumentato in concomitanza alle pressioni psicologiche ricevute sul suo peso, dai controlli delle allenatrici quando veniva pesata davanti a tutti semi nuda.
Un inferno che si è insinuato, poco per volta, nella sua vita quotidiana. Era una routine giornaliera quella di evitare di mangiare. Ora Nina è crollata e ha detto basta. Una vera liberazione per l’ex Farfalla. Alla sua confessione è seguita quella della compagna Anna Basta che oggi 31 ottobre, dopo tre anni di sofferenze ha deciso di abbandonare per sempre la Nazionale. Sui social la giovane promessa della ginnastica ritmica spiega le sue motivazioni insieme alla collega Corradini: “Un modo per aiutare il mondo della ritmica e tutte le bambine più piccole che ora sono al nostro posto”.
Anna risponde ai commenti dopo le stories pubblicate su Instagram. In particolare si sofferma su un messaggio che ha a che fare con il ruolo della famiglia in tutto questo incubo.“Vivevamo 11 mesi all’anno in ritiro a Desio. I genitori li vedevamo una volta al mese e avendoli così lontano ci siamo sempre sentite responsabili di non farli preoccupare. A mia madre le confessavo che volevo rimanere lì dov’ero per il mio sogno sportivo. Fare le gare mi faceva bene. Le dicevo che volevo essere forte. Non era vero, ovviamente, ma la mia famiglia non è colpevole di tutto quello che mi è accaduto. Il problema è un altro e la colpa non è nostra né delle nostre famiglie. Chiedo a tutti di comprendere e pensare prima di giudicare. Dopo tre anni ho capito che quel mio sogno si era trasformato in un incubo. Così ho lasciato”.
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