È passato un mese dall’omicidio di Marcello Toscano, il professore ucciso nella sua scuola di Melito, ma finalmente c’è un colpevole. Ad ammazzarlo è stato il bidello Giuseppe Porcelli, che avrebbe finalmente confessato.
Subito dopo il ritrovamento del cadavere di Marcello Toscano, i carabinieri hanno ristretto il numero dei sospettati. E tra questi subito in cima alla lista era comparso Giuseppe Porcelli, collaboratore scolastico che era stato l’ultimo a vedere la vittima.
Era lo scorso 27 settembre e Toscano aveva finito le lezioni alla scuola media “Marino Guarano” di Melito, a pochi passi da Napoli. Ma a casa non è mai arrivato e il suo corpo era stato ritrovato nel parcheggio della scuola, adagiato sotto un cespuglio. La notizia aveva scosso l’intera comunità e nella stessa scuola si era diffuso un senso di paura tra i docenti.
I primi sospetti erano, infatti, che il docente fosse stato colpito da un esterno, qualcuno che ce l’aveva con lui per questioni scolastiche. E infatti, qualche giorno dopo l’omicidio, i professori avevano organizzato una marcia per chiedere più sicurezza e telecamere di sorveglianza. “Siamo preoccupate, viviamo con l’ansia, con la paura. Chiediamo più sicurezza, ora ci sono i carabinieri, poi quando sarà tutto finito, saremo di nuovi soli”.
La preoccupazione per l’accaduto aveva colpito anche i genitori degli alunni. “Dobbiamo essere certi, quando loro sono a scuola – aveva detto una mamma – che i nostri figli siano al sicuro”. In realtà, però, gli investigatori stavano già seguendo un’altra pista molto più concreta che portava diritto al bidello. Contro Porcelli, 54 anni, c’erano infatti molti indizi di colpevolezza. Più testimoni lo avevano visto in compagnia di Toscano. Secondo alcuni, infatti, i due si erano incontrati per discutere di qualcosa nell’ex alloggio del custode e avevano discusso animatamente.
Prof di Melito, Marcello Toscano ucciso per 3mila euro
I testimoni, insomma, aveva notato una certa tensione. E poi, c’erano i video di sorveglianza che lo aveva posto nelle immediate vicinanze del luogo del delitto e, infine, la prova più schiacciante: sui suoi abiti c’erano tracce di sangue. Contro di lui, dunque, c’era già un fascicolo d’inchiesta ma adesso avrebbe confessato.
Dopo l’ennesimo interrogatorio di oltre 90 minuti, Giuseppe Porcelli avrebbe ammesso di aver ucciso Macello Toscano con 45 coltellate, utilizzando un coltello custodito in un deposito della scuola. Avrebbe raccontato agli investigatori di averlo poi gettato via nei pressi del cimitero del comune di Cardito.
Morte prof Melito: movente e dinamica
Il movente sarebbe un prestito che non riusciva a saldare. Il professore gli aveva prestato una somma e quando gliene aveva chiesta la restituzione, Porcelli si era sentito in difficoltà. Dovrà essere accertato, ma sembra che la somma in questione si aggirasse sui 3mila euro, forse 3.500, non di più. Non è ancora ben chiara la dinamica, né se l’omicidio è stato premeditato o frutto di un impulso. Ora gli inquirenti dovranno ricostruire la vicenda partendo proprio dalla confessione del bidello.