Dopo la pausa dovuta all’emergenza pandemica, l’Agenzia delle Entrare ha ripreso a pieno regime la sua notoria attività di riscossione tributi. Nei giorni passati ha spedito milioni di cartelle esattoriali ai contribuenti italiani, generando panico e proteste.
Non stentano a placarsi le proteste di molti contribuenti che si sono visti recapitare in questi giorni avvisi e richieste di riscossione da parte della temutissima Agenzia delle Entrate. L’ente fiscale starebbe procedendo a informare taluni cittadini che si troverebbero in “debito” con lo Stato, di essere in procinto di predisporre il cosiddetto fermo amministrativo.
Inutile sottolineare come il preavviso abbia suscitato sentimenti di rabbia e condanna, mentre ancora si fanno i conti con le conseguenze del Covid e la nuova crisi dell’energia e il caro bollette.
L’Agenzia delle Entrate verso la decisione del fermo amministrativo
Il fermo amministrativo è una delle principali misure di riscossione coattiva. E’ noto anche come “ganasce fiscali”. Il provvedimento è molto temuto dal contribuente, che infatti a leggerne il preavviso in genere si predispone per trovare le risorse utili a pagare gli eventuali debiti fiscali. Le ganasce fiscali si traducono nel blocco dei veicoli intestati al debitore. I mezzi soggetti alla iniziativa dell’Agenzia delle Entrate non potranno circolare, pena ricevere ulteriori sanzioni molto aggravate rispetto alle regolari multe previste.
A volte ciò può comportare anche il sequestro del veicolo. Tuttavia occorre sapere che il preavviso che dovesse raggiungere il contribuente non segnala l’attivazione del fermo, ma una fase che lo potrebbe anticipare. In ogni caso la misura non è immediata. Le lettere che stanno giungendo in questi giorni si iscrivono in questo contesto. In altre termini l’azione intrapresa si tratterebbe di una intimazione a pagare.
La procedura del fermo amministrativo
Quando arriva un preavviso di fermo amministrativo, non bisogna star tanto lì a perdere tempo. Il passaggio dall’avviso all’attivazione della misura è piuttosto rapida e anche abbastanza rodato. Qualora dovessero passare 30 giorni senza che il contribuente abbia regolarizzato la sua posizione, si passerà automaticamente al fermo.
Il PRA riceverà dunque la comunicazione della sospensione della circolazione del mezzo messo nel mirino dell’Agenzia delle Entrate. Attualmente l’ente di riscossione starebbe inviando a migliaia di italiani avvisi di pagamento entro 60 giorni, dando seguito in caso di esito negativo al preavviso di fermo, quindi all’attivazione delle ganasce fiscali entro 30 giorni.