Bollettino settimanale non più giornaliero. Mascherine negli ospedali, reintegro del personale sanitario non vaccinato, sospensione delle multe. Il Governo Meloni e la gestione della pandemia. Scelte politiche all’insegna della discontinuità coi precedenti esecutivi? “Sorpreso da questo primo atto. La rinuncia al bollettino quotidiano va nella direzione opposta alla trasparenza dei dati. Su questo il governo faccia indietro”. Lo dice in esclusiva a Free.it, Antonello Maruotti , Ordinario di Statistica presso l’Università LUMSA di Roma.
Dopo l’innalzamento del tetto al contante, la gestione della pandemia nel mirino del Governo Meloni.
Il presidente del Consiglio aveva già annunciato, nei sui interventi alle Camere, la creazione di una Commissione d’Inchiesta sul Covid. Pare che dalle parti di chi oggi non guida il Paese, a tal proposito, ci sia parecchia inquietudine. Nel frattempo il nuovo esecutivo ha già segnato un passo importante all’insegna della discontinuità rispetto all’era Speranza.
Il bollettino dei dati non sarà più giornaliero ma settimanale; il personale sanitario no vax può essere reintegrato e le multe comminate vanno sospese. Sull’uso delle mascherine all’interno degli ospedali, ma soprattutto nelle Rsa invece, non sarebbe stata assunta alcuna decisione finale riguardo il rinnovo o la decadenza dell’ordinanza che dettava le norme sull’utilizzo di questi dispositivi di protezione nei nosocomi appunto o nelle strutture sanitarie assistite. Dal Ministero della Salute si attende il parere degli esperti.
Pandemia, il Governo Meloni reintegra il personale sanitario no vax e mette via il bollettino quotidiano
“Il periodo più drammatico è alle nostre spalle ma non possiamo cantare vittoria, serve precauzione”. Sono le parole non di un uomo di scienza, ma del Capo dello Stato Sergio Mattarella. Pronunciate ieri al Quirinale in occasione della giornata per la ricerca sul cancro. Ad ascoltare il Presidente della Repubblica anche il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il neo ministro alla Salute Orazio Schillaci, che poco prima aveva annunciato le importanti novità. E’ evidente che Mattarella non abbia gradito tutti i nuovi stravolgimenti. “Guardando al momento della pandemia, gestione della mascherine e reintegro del personale non vaccinato, sono decisioni di natura politica. Ma se si voleva andare in discontinuità rispetto ai precedenti governi, la strada da seguire sui bollettini, non è assolutamente questa…E vi spiego il perchè”. Lo rivela in un’intervista esclusiva a Free.it il professor Antonello Maruotti, Ordinario di Statistica presso l’Università LUMSA di Roma.
Professor Maruotti, lei è un uomo di numeri. Quindi le chiedo subito, tra le novità decise dal Governo Meloni, circa la gestione attuale della pandemia, cosa non la trova d’accordo?
“Non ho problemi a dirlo. Sono assolutamente sorpreso dal primo atto deciso: ovvero rinunciare al bollettino quotidiano e passare a quello settimanale. E non soltanto perchè ciò potrebbe nuocere a chi fa la mia stessa professione, ma perchè prima ancora di essere al governo, buon parte di questa maggioranza ha sempre chiesto che si operasse nella massima trasparenza. Ecco allora che non avere un report quotidiano rende tutto ancora più opaco. Quindi non sono d’accordo”.
E quale logica c’è allora dietro questa decisione?
“Semplice, si è voluto tracciare una linea di demarcazione tra l’attuale governo e il precedente. Senza pensare alle conseguenze di questa decisione. Le faccio un esempio per farmi capire meglio. Lo scorso 7 ottobre in un’intervista ad un noto quotidiano, dissi prima di tutti che un nuovo picco di Covid era vicino. Sa perchè ho potuto anticipare l’evento? Ero in possesso dei dati. I dati devono essere pubblici, dettagliati, accessibili. A tutti. Se ciò accade è possibile prevedere l’andamento della malattia in termini numerici e decidere per eventuali restrizioni. Quindi mi auguro che su questo il Governo Meloni faccia un passo indietro!”
Covid, professor Maruotti a Free.it ” Sul bollettino settimanale il governo sbaglia, faccia un passo indietro”
Quale decisione avrebbe approvato invece, restando sempre sul bollettino e la gestione dei dati?
“Avrei apprezzato e apprezzerei se lo volessero fare un report più puntuale e aggiornato sulla mortalità legata al Covid. L’ultimo, lo ricordo, è di gennaio 2022 e siamo arrivati alla fine dell’anno. Come aiuterebbe uno studio sui ricoveri. Sarebbe possibile rispondere ad una serie di domande: perchè i decessi in Italia sono ancora così tanti? E’ una questione puramente anagrafica oppure è in parte responsabilità del nostro sistema sanitario? E quando i pazienti entrano negli ospedali da cosa sono affetti? Invece cosa si fa, si va a toccare il bollettino dei numeri. I numeri indicano i contagi e disegnano l’andamento della curva. Spero però, alla luce di questo provvedimento, che il governo non decida di fare una cosa: tenersi i dati e non diffonderli. Sarebbe un atto ancora più grave ai fini della trasparenza…”
A proposito di trasparenza, il neo presidente del Consiglio ha già annunciato anche la creazione di una Commissione di Inchiesta sulla precedente gestione del Covid. Favorevole immagino?
“Scelta condivisibile e giusta. Il Paese ha bisogno di riunirsi, proprio perchè la gestione del Covid in questi anni è stata a tratti opaca. Torno ad utilizzare questo aggettivo. Mi aspetto che ne facciano parte persone preparate come Crisanti e che vengano ascoltate voci pluraliste, della scienza. Medici sì ma anche statistici”.
Non mi resta che chiederle cosa pensa anche del reintegro del personale sanitario non vaccinato, della sospensione delle multe, dell’uso delle mascherine negli ospedali e nelle rsa…
“Nel processo generale, osservando il momento della pandemia non ci trovo nulla di male se il personale non vaccinato viene reintegrato. E’ evidente che queste siano scelte politiche rispettabili”.