Caos caro bollette. È stata emessa la sentenza dell’Antitrust su 4 compagnie elettriche accusate di aver modificato illegittimamente i contratti di utenze domestiche. Dalle minacce all’imposizione, così ha agito l’Autorità garante
“Fate marcia indietro. Quelle modifiche ai contratti su e luce e gas erano illegittime e contrarie al decreto di stop del governo scattato il 10 agosto scorso, ma retroattivo”. Con queste parole l’Antitrust passa dalle minacce all’imposizione per quattro società fornitrici di energia elettrica.
Dall’inizio delle indagini istruttorie l’Autorità garante della concorrenza è scesa nuovamente in campo per porre fine alle migliaia di clienti finiti nella rete delle modifiche illegali e improvvise dei contratti delle proprie utenze domestiche da parte di alcune compagnie energetiche.
Le quattro compagnie che hanno illegittimamente modificato a loro favore i contratti delle bollette portandole alle stelle nonostante i limiti imposti dal decreto Aiuti bis fino ad aprile ora dovranno pagare. L’intervento dell’Autorità garante è dunque partito e obbliga le compagnie sotto accusa: Iren, Iberbrola, E.On e Dolomiti Energia a ripristinare i vecchi contratti su luce e gas.
Caro bollette: dalle minacce all’imposizione | Sentenza dura dell’Antitrust per 4 società fornitrici di luce e gas
Le società fornitrici di energia elettrica, Iberdrola ed E.On, secondo quanto previsto dalla sentenza dell’Antitrust dovranno da subito “applicare le originarie condizioni di offerta per tutti gli utenti che hanno sottoscritto nuovi contratti a condizioni peggiorative”. Inoltre, dovranno anche “consentire di ritornare alle originarie condizioni ai clienti che a seguito della risoluzione, hanno scelto un nuovo fornitore o sono stati trasferiti al regime di salvaguardia”.
Mentre, le altre due compagnie di luce e gas sotto accusa, Dolomiti e Iren, dovranno l’Authority impone di “sospendere le illegittime comunicazioni di modifica mantenendo fino al 30 aprile il prezzo di fornitura precedente il 10 agosto”. A questo si aggiunge a tutte e 4 le società l’obbligo di informare singolarmente i consumatori sul cambio di programma. Una volta fatto, entro 5 giorni, dovranno comunicare all’Autorità garante, le misure adottate.
Nel frattempo, l’Antitrust rimane vigile su tutto il comparto energetico, in attesa delle informazioni richieste sulle condotte adottate dopo il 10 agosto alle altre venticinque compagnie energetiche. Tale provvedimento ha carattere di urgenza ed è stato reso necessario dopo che nessuna delle compagnie sotto accusa ha giustificato la propria condotto né tantomeno avuto la decenza di modificarla.
L’imposizione dell’Antitrust nei confronti delle 4 società ha raccolto la soddisfazione delle Associazioni dei consumatori. Ora, come riporta Il Messaggero, richiedono l’intervento anche della magistratura dopo l’esposto in Procura depositato per interruzione di pubblico servizio e inadempimento di pubbliche forniture.