Grave indicente sull’Etna, dove un canadair giunto per spegnere un incendio è precipitato con due piloti a bordo. Immediati i soccorsi del 118 e l’intervento dei carabinieri.
Il velivolo dopo aver aperto il portello dell’acqua per spegnere un incendio alle pendici dell’Etna ha perso quota è si è schiantato al suolo. A bordo pare ci fossero due piloti. A quanto si apprende i membri dell’equipaggio risulterebbero ancora dispersi. I loro nomi sono Roberto Mazzone e Matteo Pozzoli.
L’incidente è avvenuto sul versante di Linguaglossa, sulla dorsale prospiciente al Mar Ionio. Sul luogo della tragedia sono in corso le operazioni di recupero, ma al momento non ci sarebbero notizie dei corpi. Il 56enne Pozzoli era il figlio dell’ex sindaco leghista di Erba Filippo, ma era anche un ex pilota militare dell’Aeronautica prima e dell’aviazione civile poi, con tante ore di volo alle spalle.
Canadair schiantato al suolo: la dinamica dei fatti
L’aereo proveniva da Lamezia Terme (Catanzaro) e stando alle immagini riprese da una videocamera, prima dell’impatto si è abbassato sganciando sulle fiamme l’acqua di cui si era appena rifornito in mare, salvo perdere quota fino al suolo. Nel filmato si vede cadere il velivolo, mentre alcune foto scattate successivamente riprendono i rottami del canadair senza alcuna traccia dei due piloti.
Al momento dell’impatto ci sarebbe stata pure un’esplosione. Ciò è quanto sarebbe stato riferito da alcuni testimoni. Stanno proseguendo senza sosta le attività di recupero dei Vigili del Fuoco. L’emergenza ha richiesto anche l’impiego del servizio Speleo alpino fluviale (Saf) e di un elicottero della Forestale regionale. Il Comando dei Vigili del Fuoco ha fatto sapere che il canadair sarebbe precipitato a causa “dell’urto della carena contro la costa della montagna”.Quello che colpisce è che Pozzoli era già sopravvissuto a un grave incidente, quando ai comandi di un caccia militare cadde sul Monte Lupone. Nella dinamica morì il collega Maurizio Poggiali, mentre lui si salvò ma fu condannato in via definitiva per omicidio colposo a 1 anno e mezzo, riportando anche una sentenza di colpevolezza per danno erariale.
L’altra vittima, Roberto Mazzone, di 62 anni, era molto stimato per le sue qualità umane e professionali. “Da anni pilota istruttore, nel 2003 ebbe una disavventura qui a Salerno” – ha raccontato il suo amico Gennaro D’Alessio all’Adnkronos . “Stava facendo una lezione con un allievo quando l’aeroplano sul quale volavano andò in avaria. Doveva atterrare perché si spense il motore – ha proseguito D’Alessio – ma erano proprio sopra la spiaggetta di Santa Teresa ma vedendo che c’erano bambini che giocavano a pallone virò sulle piante del lungomare. Riuscì a venirne fuori illeso, lui come pure il ragazzo al suo fianco”.
L’incidente ripreso da un video e le esplosioni
A riprendere l’intera dinamica della disavventura è un video diffuso dal Copro Forestale della Regione Siciliana. Si nota chiaramente l’aereo sorvolare il monte Calcinera per sedare le fiamme che divorano il bosco e poi precipitare dopo il lancio dell’acqua. “Ci sono state diverse esplosioni dopo che il Canadair è caduto. L’aereo è distrutto e i vigili del fuoco stanno cercando i due piloti”, ha dichiarato il direttore di Protezione Civile regionale Salvatore Cocina.
“Abbiamo subito avvisto il presidente della Regione Renato Schifani per quanto successo”, ha proseguito. Per domani sono attesi sia i forestali che i droni in arrivo da Palermo, per proseguire le ricerche a partire dalle prime luci del giorno. “Il presidente sta seguendo da vicino quanto successo alle pendici dell’Etna. I due piloti sono della società Babcock che fornisce il servizio dei canadair in Italia”, ha concluso Cocina. Messaggi di cordoglio per la morte in servizio dei due piloti, comandante e vice comandante, sono giunti dal sindacato nazionale di categoria. Anche il Presidente della Regione Schifani ha espresso le sue condoglianze.