Importante notizia scientifica: il semi sconosciuto virus IssuyK-Kul è stato isolato grazie a un pipistrello. Il minuscolo organismo è molto pericoloso per l’uomo in quanto causa alcune malattie e lunghi tempi di convalescenza.
Il traguardo dell’isolamento del temuto virus è stato tagliato in Lombardia, in provincia di Bergamo. Il risultato è “La prima volta in Italia”, spiegano dalla Regione. L’assessore al Welfare Letizia Moratti, pure vice presidente della giunta, ha commentato con entusiasmo quanto accaduto.
“Senza creare allarmismi e senza ‘demonizzare’ gli animali – ha detto Moratti – le dinamiche degli ultimi anni impongono un’attenzione particolare sulla fauna selvatica per evidenziare precocemente possibili fattori di rischio per la salute e il possibile veicolarsi del virus”.
Ancora Letizia Moratti ha avuto modo di aggiungere che si tratta di “Un risultato si assoluto rilievo scientifico che testimonia la bontà del piano regionale di monitoraggio della fauna selvatica e del lavoro che quotidianamente viene portato avanti dall’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia”. Elogi dalla responsabile del Welfare anche per l’istituto “dell’Emilia Romagna (Izler)” e per “l’unità organizzativa veterinaria del Welfare e i Centri di recupero animali selvatici (Cras)”.
Il virus è causa di febbre e mal di testa, ma anche di nausea e mialgia (dolori muscolari), e gli effetti di questi problemi perdurerebbero a lungo. Quindi grazie a un pipistrello deceduto naturalmente, nel Cras bergamasco della Valpredina, è stato isolato il virus e analizzato dagli esperti. Il chirottero era un esemplare molto diffuso nelle città. Di quelli che vivono negli anfratti dei palazzi e pertanto potenziale vettore di trasmissione.
Infine parole di gratitudine nei confronti di chi ha reso possibile questo traguardo, le spende ancora una volta Letizia Moratti. “Come detto non c’è nessun allarmismo – ha affermato – ma va evidenziato, come accaduto in altre recenti occasioni, l’attento e puntuale lavoro che viene portato avanti dai nostri operatori”, specifica l’assessore al Welfare.
“A loro va il mio apprezzamento per un’attività puntigliosa e rigorosa, pregevole nell’allargare il campo delle conoscenze scientifiche”, dichiara l’ex Ministro. Che poi valuta quanto svolto “fondamentale in un’ottica di prevenzione e di tutela della salute degli altri animali e dell’uomo”. Sgombrato dunque il campo da ulteriori pericoli di focolai per l’uomo. Il virus Issyk-Kul era stato osservato per la prima volta più di 50 anni fa: era il 1970.
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