Il tetto ai contanti continua a tenere acceso il dibattito politico. Dopo la proposta di legge, presentata dalla Lega, di innalzare la soglia fino a 10 mila euro, un vertice a Palazzo Chigi con i ministri Giorgetti, Fitto e Calderone avrebbe portato alla mediazione del premier Giorgia Meloni. La soglia potrebbe essere fissata a 5mila euro. L’innalzamento del tetto favorisce l’evasione? Free.it lo ha chiesto a Ranieri Razzante, docente di Intermediazione finanziaria e Legislazione antiriciclaggio all’Università di Bologna.
Prioritario o non prioritario? favorisce l’evasione oppure no? Sono solo due dei principali interrogativi legati all’innalzamento al tetto del contante, che la Lega vorrebbe portare a 10 mila euro.
Se ne parla, in Italia da sempre, se ne discute animatamente di nuovo da un paio di giorni. Da quando il Carroccio compie quella che è stata definita una fuga in avanti, un tentativo di dettare l’agenda a Giorgia Meloni, proprio nello stesso giorno in cui il presidente del Consiglio doveva parlare in replica al Senato, prima del voto di fiducia.
Le opposizioni hanno impiegato un secondo, come è prassi politica, per manifestare dissenso rispetto alla proposta. Questa mattina Enrico Letta, durante l’intervento alla direzione del Pd è tornato di nuovo sul tema e ha detto “L’uso del contante ha il senso di strizzare l’occhio agli evasori”. Il segretario dem ha anche aggiunto “Una frase più infelice di aumentare il tetto al contante è un favore ai poveri e la presidente del Consiglio non poteva dirla”.
Ma anche in seno alla maggioranza, il provvedimento non convince completamente. Non è urgente, non è prioritario nè emergenziale. E’ la posizione di FI espressa dal vicepresidente della Camera Giorgio Mulè. Allora sembrerebbe, che per trovare un’intesa la neo premier abbia voluto un vertice a Palazzo Chigi (presenti i ministri Giorgetti, Fitto, e Calderone). 5 mila euro potrebbe essere il compromesso di governo, per l’innalzamento al tetto del contante.
Ma c’è chi è pronto a scommettere che la soglia potrebbe essere ancora più bassa. “3 Mila euro sarebbe l’ideale“, è la convinzione di Ranieri Razzante, docente di Intermediazione finanziaria e Legislazione antiriciclaggio all’Università di Bologna. E’ stato anche Consulente della Commissione Parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali anche straniere. La sua intervista in esclusiva per Free.it.
Professor Razzante, è la sua materia questa, per la quale con passione ha speso anni di studio. Bene dunque l’innalzamento al tetto del contante?
“Finalmente qualcuno lo ha capito…Le dico subito come la penso. 3Mila euro sarebbe la soglia ideale, corrisponderebbe alla media europea ponderata. Sarebbe infatti anacronistico sostenere che i “normali” cittadini italiani possano girare avendo in tasca 10mila euro in contanti. 1000 Euro è una cifra assurda, 10mila troppo alta, con il tetto a 3mila non avremmo problemi nemmeno in Europa”.
Proviamo allora a sfatare falsi miti o false credenze…
“Sono 20 anni che sostengo questa tesi: non c’è pericolo nell’uso del contante. Spesso uso anche questa filastrocca per spiegare meglio il concetto. La propongo soprattutto a beneficio di chi è ancora convinto che l’innalzamento del tetto al contante contribuisca all’aumento dell’evasione fiscale. L’evasore fiscale guadagna se non dichiara. Il riciclatore guadagna solo se dichiara”.
Me la spieghi meglio, professore. Perchè ad oggi il concetto che è passato va in direzione diametralmente opposta…
“Per quel che concerne l’evasione, esiste un’idea di fondo che valeva fino a 15 anni fa. Le potrei dimostrare oggi quanto sia facile evadere facendo un bonifico. Poi è arrivata la prima legge antiriciclaggio. Nell’immaginario collettivo è rimasta però l’idea delle valigette piene di denaro, i sacchi pieni di soldi. Servivano per tutta una serie di attività criminali. Oggi le associazioni mafiose hanno bisogno di tracciare le proprie operazioni, non si preoccupano di evadere il fisco…Le tasse in Italia sono pagate, purtroppo, con il contributo della Mafia. Diverso è il discorso legato alla micro evasione…”
Non rappresenta questa un problema di per sè?
“Certo la micro evasione dall’innalzamento del contante può essere agevolata, ma il cattivo comportamento dell’italiano medio non è dovuto solamente all’uso del contante. Per molti il contante è il demone da combattere! Se entro in una qualunque attività, pago in contanti e rispetto la legge, qual è il problema? Ecco perchè la soglia non può essere troppo bassa, altrimenti il denaro non gira e nelle attività commerciali non entra più nessuno. Altro elemento dirimente: con l’abbassamento del tetto al contante, i numeri sull’evasione non sono diminuiti…anzi”.
Se tutto è così logico e ovvio, perchè si fa fatica a capirlo o a mettere in atto un altro sistema?
“Ripeto, pare che da oggi non sarà più così. Le faccio un altro esempio, estremamente pragmatico e reale. Dal 2012 con la legge 44 del Governo Monti, tutti i cittadini extracomunitari in Italia posso spendere fino a 15 mila euro nelle attività legate alla filiera del turismo. Stessa cosa non è consentita ai cittadini della Ue e ovviamente a noi italiani. Nessuno ha mai protestato per questa iniquità, ci ha provato solo Matteo Renzi quando era presidente del Consiglio”.
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