Renato Zero attacca Giorgia Meloni. La possibilità di una frecciata circola da settimane, ma oltre i rumors c’è una chiara verità.
Renato Zero, settant’anni e più con tanta voglia di rinascere artisticamente. Questo è successo al Circo Massimo di Roma qualche mese fa. Una vera e propria festa per uno dei cantautori più irriverenti e profondi dell’epoca contemporanea. Essere artisti vuol dire anche schierarsi: Zero l’ha fatto dagli inizi della propria carriera, quando era un diktat ed esisteva – o meglio: aveva successo – il cantautore impegnato che cantava per qualcosa di concreto. Un ideale, una causa particolare.
Renato Zero ha affermato lui stesso e la propria natura contro i pregiudizi dell’epoca che in parte sono gli stessi di oggi. Per questo, in un ideale spazio temporale, torniamo all’attualità quando l’artista subito dopo che Giorgia Meloni viene eletta Premier si scaglierebbe contro esponenti del suo partito che lo avrebbero braccato in albergo. La coincidenza ha voluto che Zero alloggiasse nella stessa dimora dove Meloni e i suoi sono soliti fare il punto delle operazioni: la campagna elettorale era nella sua fase febbrile e le votazioni – da lì a poco – avrebbero espresso un verdetto chiaro e inequivocabile.
Renato Zero contro Giorgia Meloni: la verità sulla diatriba
L’attacco di Zero ai giornalisti e collaboratori che lo hanno sorpreso in quel frangente è ancora da chiarire: quando ha detto infatti “Votate la m***a che siete” non è chiaro con chi ce l’avesse. Da questa situazione sono scaturite polemiche di vario tipo. Ecco perchè poi sul palco Zero si è presentato con la bocca bendata e una frase: “Il silenzio degli innocenti”, che ha fatto il giro dei social.
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Il pubblico l’ha ricollegata a quanto accaduto alcuni giorni prima, fan divisi su un punto focale, la realtà è che il cantautore si riferiva alle voci scaturite su questa vicenda. Nessuna correlazione alla natura della stessa. In altre parole: non era un attacco alla Meloni, ma alla polemica sterile che ne è scaturita. Canta che ti passa, si dice. A Renato Zero basta una canzone, agli haters toccherà qualcosa in più.