La guerra in Ucraina sta interessando anche centrali che non preoccupano e non poco tutto il Paese: le parole di Zelensky non passano inosservate. Cosa è stato deciso.
I bombardamenti russi continuano senza sosta e adesso per Zelensky si fa sempre più forte il timore di conseguenze irreparabili. La paura di ulteriori e ingenti danni preoccupa il governo di Kiev che chiede ancora una volta aiuto. La scelta è importante, da qui anche i commenti di altri leader del mondo.
Sull’utilizzo dell’arma nucleare, infatti, Joe Biden ha espresso grande scetticismo, specialmente dopo le dichiarazioni di Vladimir Putin. Il presidente russo ha annunciato che non ha alcuna intenzione di utilizzarla in Ucraina. A riportare la notizia è l’agenzia Reuters.
La Russia continua intanto a bombardare diverse città ucraine. Si registrano danni alle linee elettriche e a diversi condomini nella città orientale di Nikopol, non molto distante dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia. I missili hanno colpito anche Nikopolska, Marhanetska e Chervonohryhorivska, nell’oblast di Dnipropetrovsk. A riportare la notizia è il The Kyiv Independent che cita una nota del governatore Valentyn Reznichenko.
Rafael Grossi, capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, ha annunciato di recarsi presso i siti al centro di forti preoccupazioni. “Lo scopo delle visite di sicurezza di questa settimana è rilevare eventuali attività e materiali nucleari non dichiarati correlati allo sviluppo di bombe sporche“, ha ribadito il capo dell’AIEA. L’obiettivo è quello di inviare ispettori in due località dell’Ucraina, in seguito ad una richiesta scritta dal governo dell’Ucraina.
Volodymyr Zelensky accusa il presidente russo di tutto quello che sta accadendo in Ucraina. Il riferimento è rivolto ad un episodio ben preciso che porto indietro nel tempo. “Il male inizia sempre allo stesso modo. Gli invasori si definiscono liberatori. L’invasione del proprio esercito si chiama autodifesa. Come 80 anni fa, il popolo ucraino si batte per la difesa della propria terra nativa. E il piano blitzkrieg del nemico diventa un fallimento. Il male agisce sempre allo stesso modo“, ha ribadito il capo politico di Kiev.
“Uccide i civili, assicurando che colpisce solo obiettivi militari. Organizza blocchi e campi di filtraggio. E Syrets diventa Olenivka. Distrugge città e villaggi. E Koryukivka diventa Bucha. Ma prima o poi i crimini di guerra diventano noti. La reazione del mondo diventa dolorosa. La politica diventa una dura contromisura“, ha continuato Zelensky.
Le azioni della Russia sono sotto la lente d’ingrandimento. “I criminali di guerra diventano imputati, l’aggressione diventa una sentenza. La distruzione diventa risarcimento. L’attrezzatura nemica diventa mostra da museo. Le imprese dei nonni diventano le vittorie dei nipoti. Il giorno della liberazione dell’Ucraina dai nazisti nel 247° giorno della nostra lotta diventa un simbolo. Il risultato della nostra lotta diventa definitivamente la liberazione della nostra Ucraina. Il territorio catturato diventa libero. Questo è sempre stato così in passato, e sicuramente sarà così in futuro. Nel futuro di Kherson, Donbass, Lugansk, Crimea“, ha concluso il leader politico ucraino.
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