Whatsappdown, il noto social di messaggistica istantanea crolla ma gli italiani festeggiano: possibili rimborsi per il danno subìto.
Whatsapp crolla. Nella mattinata di ieri molte persone, in Italia e nel mondo, si sono trovate spiazzate. Il problema è dovuto agli aggiornamenti del servizio di messaggistica istantanea. Whatsapp ha smesso di funzionare per qualche ora: se c’è chi gridava al miracolo, perchè finalmente si poteva tornare a interagire alla vecchia maniera, il Codacons ha spento qualunque tipo di velleità e nostalgia accendendo però nuovi entusiasmi.
Il coordinamento delle associazioni degli utenti e dei consumatori che vigila, tra le altre cose, anche sulla comunicazione ha scritto a Meta. Celebre società che possiede i diritti (quindi i guadagni) di Whatsapp. Il contendere del comunicato è in linea con le richieste oggettive delle ultime ore: vale a dire un rimborso ai consumatori che si sono trovati spiazzati da questo disservizio. Non è la prima volta che la piattaforma smette di funzionare, per questo il Codacons chiede a Zuckerberg e ai referenti italiani di far partire i risarcimenti: la pratica, qualora dovesse essere accettata, varrebbe soltanto per gli account business. Mano tesa a tutti coloro che con Whatsapp ci lavorano.
Whatsappdown, da problema a possibile risorsa: la richiesta del Codacons
Gli altri subiscono le conseguenze della tecnologia a proprio rischio e pericolo: i datori di lavoro prenderanno le dovute precauzioni sia in un senso che nell’altro. Gli accorgimenti dovrebbero scattare nei prossimi mesi, per il momento Meta prende tempo. Ha visualizzato, ma non risponde, per restare in tema. Tuttavia dovrà farlo presto: la sferzata del Codacons è netta. Una replica sembra essere l’unica strada possibile la cui rotta è ancora ignota. Sicuramente il portafoglio degli italiani potrebbe giovarne. Anche se c’è chi avrebbe preferito continuare a lavorare.
L’obiettivo è proprio quello di evitare la paralisi collettiva delle attività più tecnologiche, senza ripercussioni ulteriori. Se fosse successo durante la campagna elettorale, o peggio: nel corso delle consultazioni, l’informazione avrebbe subìto un danno non indifferente. Whatsapp, infatti, è uno dei principali canali nel settore giornalistico dove vengono veicolate informazioni.
Non solo messaggi, ma esigenze: questo il grido del Codacons che va ben oltre la retorica e i luoghi comuni su determinate forme di comunicazione.