Nervi tesi tra clienti e società di gestione di energia elettrica. Bollette sempre più care, gli utenti protestano e fioccano nei primi 6 mesi dell’anno migliaia di domande di conciliazione.
Il caro bollette sta risultando essere un problema non solo dal punto di vista economico, ma anche in ordine alla tenuta sociale di questo Paese. Le proteste che si levano contro la classe politica e le società fornitrici di energia stanno raggiungendo livelli allarmanti.
Famiglie e imprese sono allo stremo, con pesanti ricadute sul versante del risparmio e della produzione industriale italiana messa a serio rischio. La gravissima crisi economica, aggravata dall’inflazione e da una notevole perdita del potere d’acquisto, sta generando tensioni e lasciando poco spazio alla pazienza. Le prime e durature avvisaglie si stanno registrando in merito al rapporto tra utenti e società di gestione dell’energia.
Caro bollette: le vigorose proteste dei clienti contro i gestori di energia
Vibranti proteste contro le società di erogazione di energia elettrica (ma anche di gas e acqua) si stanno registrando da molti mesi e con sempre maggiore intensità. Per spulciare qualche numero basti considerare che l’Arera (Autorità di regolamentazione per energia reti e ambiente) ha ricevuto in circa 6 mesi ben 12 mila 323 istanze di conciliazione. I motivi sarebbero riconducibili agli aumenti in bolletta ritenuti ingiustificati dagli utenti.
Come prima cosa l’ente chiamato in causa ha avviato un controllo per fare chiarezza che sulla vicenda non siano coinvolte pratiche commerciali scorrette da parte di aziende che possano aver approfittato del panico generatosi con la crisi dei prezzi. Stando a quanto si apprende all’Arera starebbero continuando a giungere tantissime richieste ed entro fine anno si stima che potrebbero arrivare a più di 24 mila. Molte di più rispetto al periodo 2021. L’emergenza in atto ha smosso anche l’Antitrust, sollecitato da numerosissime segnalazioni nei confronti di operatori del settore ritenuti colpevoli di modificare unilateralmente i contratti.
Caro bollette: come funzionano le conciliazioni
Le conciliazioni sono state istituite nel tentativo di comporre le controversie ed evitare il ricorso al tribunale. La presentazione delle istanze non comporta costi e i tempi sono ben definiti. L’iter deve infatti concludersi entro 90 giorni, anche se la media è di 57. Secondo Repubblica, nei primi 6 mesi del 2022, più del 70% delle controversie si è concluso positivamente. Mentre il restante 30% fotografa la situazione in cui una delle parti ha preferito ritirarsi e rivolgersi a un giudice.
Con il caro elettricità, molte controversie stanno contrapponendo utenti e società di energia elettrica. Con riferimento a ciò è in Abruzzo che si registrerebbe il maggior numero di casi. Poi in Sardegna e nel Lazio. Al Nord detta invece la classifica il Veneto, seguito da Lombardia e Valle d’Aosta. Al centro del braccio di ferro ci sarebbero le tariffe schizzate alle stelle e pertanto contestate vigorosamente dai clienti.