Ormai ottobre è quasi finito ma le temperature restano alte in tutta Italia. Al sud, con 30 gradi, c’è chi va ancora al mare, al nord, con una media di 26 gradi, si passeggia in smanicato e si sta al parco a prendere il sole. Se non ci fossero zucche e caldarroste nei mercati, si potrebbe immaginare di essere in primavera. Ma qualcosa stona davvero e c’è chi sta cominciando a spaventarsi per questo anomalo caldo stagionale. Cosa sta succedendo? Ce lo spiega a Free.it Antonello Pasini, climatologo del CNR.
Nel week end è previsto l’arrivo di Monster, l’anticiclone di Halloween che porterà ancora caldo e sole in tutta la penisola. Si preannuncia la prima “novembrata” della storia, con temperature di molto più alte del normale. E se da un lato ne si gode, risparmiando anche sul gas, dall’altro le conseguenze potrebbe essere nefaste per il pianeta. Sono gli effetti concreti del cambiamento climatico, come ha spiegato il meteorologo Antonello Pasini nel suo recente libro “L’equazione dei disastri”, di Codice Edizioni.
Professore, cosa sta succedendo? Perché fa ancora così caldo? Sembra che l’estate non sia mai del tutto finita…
“Sì, è vero. Quest’anno, dopo un inverno caldo, una primavera calda e siccitosa. Dopo un’estate rovente e asciutta adesso quest’autunno ha le stesse caratteristiche: temperature alte e zero pioggia. Siamo sempre più colpiti da questi anticicloni africani, con caldo forte per la stagione, che danno assenza di piogge. E’ un fenomeno in cui evidentemente c’è lo zampino del cambiamento climatico di origine antropica.
Una volta l’Italia era interessata dal così detto anticiclone delle Azzorre, che era un anticiclone più mite proveniente dall’Atlantico. Invece, adesso, con l’aumento delle temperature dovuto all’immissione di gas serra in atmosfera, si è amplificata verso nord la circolazione equatoriale e tropicale. E così, quegli anticicloni che stavano stabilmente sul deserto del Sahara, entrano nel Mediterraneo. E creano esattamente quello che stiamo vedendo”.
Quanto potrebbe durare questo fenomeno?
“Ancora per circa una settimana avremo bel tempo e temperature più alte della media. E poi da giovedì prossimo sembra che entrerà aria più fresca, forse più fredda. E allora, c’è il rischio di precipitazioni molto violente, soprattutto sull’Italia centro settentrionale”.
Ma è la prima volta che, da quando meteorologi e scienziati monitorano il clima, che si assiste a un fenomeno simile di caldo in ottobre, in Europa?
“E’ sicuramente un evento eccezionale. Ma quello che cominciamo a vedere è la tendenza di questi fenomeni a essere sempre più frequenti e più intensi. La meteorologia può cambiare: può esserci un anno più caldo, un anno più freddo…Ma quello che veramente preoccupa è che questi anni caldi si stanno susseguendo uno dietro l’altro. Che questi anticicloni africani vengono su sempre più spesso e sempre più a lungo. Tutto ciò è certamente un indice che il clima sta cambiando e che c’è una tendenza di lungo periodo”.
Normalmente, settembre e ottobre, in parte novembre, erano mesi di piogge. Che segnavano, appunto, l’arrivo dell’autunno. Ora non piove da settimane. Essendosi stata già un’estate così siccitosa, la mancanza di acqua creerà ulteriori problemi?
“Sicuramente. La cosa preoccupante è proprio questa. Certo, noi ci stiamo godendo queste giornate stando fuori, andando al mare, in campagna, passeggiando in città. Ma la mancanza di risorse idrica è drammatica. Il fatto che in estate piova poco è abbastanza normale. Però deve piovere in autunno e nevicare in inverno. Per avere, poi, le risorse idriche per la primavera e l’estate successive. Questo deficit idrico è molto preoccupante.
Caldo anomalo, Antonello Pasini (climatologo CNR) a Free.it | “In arrivo Monster, l’anticiclone di Halloween”
Dopo di che, si pensa che, vabbeh, poi arriveranno piogge violente e si risolve. In realtà no. Le piogge violente, quando cadono su un terreno secco come questo parzialmente non vengono assorbite. Sì, alla fine si recupera anche una certa quantità di acqua ma quella che veramente entra nelle falde acquifere, nel terreno, nei campi coltivati, è una quantità minore. Come sapevano i nostri nonni, i campi hanno bisogno di pioggia debole e continua, non di questi eventi estremi che si susseguono sempre più spesso.
Sostanzialmente il clima mediterraneo è cambiato proprio in questo. Non ci sono più questi climi miti. Noi meteorologi diciamo che siamo in un pungiball climatico: una volta abbiamo questi impulsi da sud che portano caldo estremo e mancanza di pioggia. E una volta abbiamo ondate da nord in cui ci sono precipitazioni violente. Si è estremizzato il clima mediterraneo”.
Alcuni hanno detto che probabilmente l’autunno è saltato. Si passa direttamente dall’estate all’inverno freddo. Cosa ne pensa?
“Sull’inverno possiamo ancora dire poco. Le previsioni stagionali vedono un novembre ancora abbastanza caldo. E questo è molto preoccupante. Soprattutto in previsione delle perturbazioni invernali. Il mar Mediterraneo rimane ancora molto caldo e questo crea due fenomeni: Il primo: il mare evapora di più e crea queste molecole di vapore acqueo che, dico sempre io, sono i mattoni che costruiscono le nubi. Il secondo: Il mare rilascia calore in atmosfera e l’atmosfera, seguendo le leggi della termodinamica, non può far altro che scaricare quest’energia con violenza. Più il mare resta caldo nella stagione fredda, più avremo fenomeni estremi”.