Efferato omicidio a Roma, dove un giovane di 25 anni è stato accoltellato alla schiena sotto casa. Alcune persone sono state viste fuggire, potrebbero essere gli assassini di Filippo Felici.
Non c’è stato nulla da fare per Filippo Felici. All’arrivo del personale sanitario si è potuta accertare solo la morte, sopravvenuta, con tutta probabilità, per accoltellamento alla schiena. La tragedia si è consumata a Roma, in zona Tuscolano e più precisamente in via Publio Rutilio Rufo, nei pressi di Cinecittà.
La vittima aveva solo 25 anni e sul suo conto si racconterebbe essere stato un bravo ragazzo, ma con brutte amicizie alle spalle. In effetti l’epilogo con cui è stata stroncata la sua vita ne confermerebbe il quadro.
Filippo Felici: l’atroce morte del giovane
Sul cadavere di Filippo Felici i sanitari hanno riscontrato diverse coltellate inferte alla schiena. Subito dopo l’accaduto alcune testimoni hanno raccontato di aver visto persone scappare dal luogo dove sarebbe avvenuto il delitto. Gli investigatori hanno avviato indagini a tutto tondo, per quello che sembrerebbe essere stato un caso di omicidio avvenuto la notte tra il 25 e il 26 ottobre.
Stando a quanto riportato da Leggo, la polizia avrebbe raccolto alcune versioni, secondo cui sarebbe emerso che in strada ci sarebbe stato un violento alterco tale da svegliare parte del vicinato. A questo proposito la squadra mobile e la polizia scientifica stanno eseguendo tutti gli accertamenti del caso e controllando il sistema di videosorveglianza. Non si esclude che la scena potrebbe essere stata ripresa da alcune telecamere della zona.
Un conoscente della vittima: “Un bravo ragazzo Filippo, anche se… “
Il presunto omicidio del 25enne ha suscitato tanto sgomento sia nel quartiere che tra amici e conoscenti di Filippo. Il quotidiano Repubblica ha sentito un barista che conosceva la vittima. Dal racconto fornito uscirebbe un quadro controverso del ragazzo. “Lavorava in una pizzeria al taglio, quest’estate mi aveva raccontato che si era fatto male alla schiena e che aveva dovuto lasciare il lavoro”, ha sostenuto il barman.
“Era senza voce, mi ha detto che era stato allo stadio. Era un bravo ragazzo Filippo, anche se mi diceva che frequentava compagnie sbagliate, gente di strada e che gli piaceva menare e mani -prosegue – Aveva un gran bisogno di parlare, qui da noi spesso si sfogava, non so cosa sia successo l’altra notte”, ha affermato ancora l’uomo.
Le forze dell’ordine stann battendo tutte le piste e cercando di capire quale sia stato il movente: dalla rapina alla lite scappata di mano. Tutte le ipotesi sono in campo.