Victoria De Angelis dei Maneskin ha condotto nell’infanzia una dura battaglia anche se pochi ne sono a conoscenza. Ecco com’è andata per la bassista.
Victoria De Angelis dei Maneskin, particolarmente apprezzata dalla critica e vincitrice dell’Eurovision Song Contest 2021 col brano “Zitti e buoni”, racconta la sua dolorosa vicenda e come sia riuscita a sconfiggere il male che la attanagliava da anni.
Malgrado la sua giovane età, De Angelis sembra essere molto sicura di sé, probabilmente frutto di una battaglia interiore condotta con successo. Ma nonostante si sia affermata al grande pubblico come una musicista preparata e determinata, alle spalle la ragazza nasconde una vissuto piuttosto sofferto. Almeno per ciò che riguarderebbe la malattia che ha sopportato durante le fasi più delicate dell’adolescenza.
Victoria De Angelis: “C’era qualcosa di rotto in me e non sapevo come ripararmi”
Si racconta a Cosmopolitan, Victoria De Angelis, facendo un volo pindarico nella sua primissima giovinezza. “Ero una ragazza spensierata, a 14 anni mi sono ritrovata a non voler più uscire di casa, ho perso un anno di scuola” , esordisce. “C’era qualcosa di rotto in me e non sapevo come ripararmi”, racconta la musicista rock. “Prima me ne vergognavo, ora non ho più bisogno di nasconderlo. Ne sono uscita grazie a una terapia, alla famiglia e agli amici, ma è comunque da sola che impari a gestire certe voragini”, rivela altresì Victoria.
De Angelis: cosa resta del grave disturbo
Dunque la talentuosa bassista dei Maneskin fa capire che il disturbo c’è ancora, ma dopo un lungo percorso ha imparato a gestirlo senza particolare apprensione. E, soprattutto, senza paura. “Soffrivo di certe rigide distinzioni tra maschile e femminile: a 6 anni avevo proprio il rifiuto per tutte le cose ‘da bambina’: facevo skate, tenevo i capelli corti, mi vestivo da maschio”, afferma. E ancora: “Non indossavo gonne, non perché non mi piacessro, ma per reclamare la chance di essere me stessa”.
Ma è l’incontro con la musica e con il rock che ha stravolto la vita della ragazza. Grazie alla musica De Angelis spiega di aver trovato la via per liberarsi degli incubi che la travolgevano. “Il rock ha incarnato quello slancio di libertà”. La 21enne svela anche alcuni dettagli della sua maturazione interiore: “Le cose che mi fanno più soffrire ho imparato a non mascherarle”. Il riferimento è agli attacchi di panico che la rendevano contratta e incapace di condurre una vita normale. Quindi i compiti di scuola, la frequentazione dei compagnetti e i primi amori. Poi la formazione dei Maneskin e l’intesa con gli altri membri della band hanno rappresentato la svolta di cui Victoria era alla ricerca da tempo, significando per lei consapevolezza e sicurezza in se stessa. E mostrandosi a tutti per quella che è diventata oggi.