La sparatoria in un liceo ha causato la morte di tre persone. Tra le vittime anche il killer che, come riporta l’emittente televisiva Abc: “è un ex studente di 19 anni”
Una studentessa di 16 anni e un’insegnante sono state uccise per mano di un ragazzo di 19 anni armato che stamani ha aperto il fuoco in un liceo del Missouri (Stati Uniti d’America). Il dramma si è consumato in pochi minuti. L’uomo si è diretto armato verso il Central Visual and Performing Arts High School di St. Louis, sparando all’impazzata.
Come riporta l’emittente televisiva Abc, l’aggressore “è stato rapidamente fermato dalla polizia” ma per lui non c’è stato nulla da fare. Dopo uno scambio di colpi di arma da fuoco è morto anche lui. Nell’attentato, secondo i primi dati riferiti dalla polizia locale, diverse persone sono state ricoverate con ferite da arma da fuoco e schegge su tutto il corpo.
Un altro fatto di cronaca in una scuola americana e non è il primo caso che purtroppo, balza agli onori della cronaca mondiale. Diversi sono stati nel tempo i killer che hanno assalito le scuole: dagli asili fino all’università passando per i licei, i dati sono allarmanti. Colpa anche della libertà, in America, di possedere armi con facilità.
Sparatoria in un liceo: morte 3 persone compreso il killer
La persona che ha aperto il fuoco in un liceo di St.Louis (Missouri) uccidendo due persone, una ragazza adolescente e una donna, è Orlando Harris, 19enne ex studente liceale. Secondo quanto si apprende dalla stampa americana, il ragazzo si era diplomato nella stessa scuola dove ha sparato solo l’anno scorso.
Il capo della polizia Michael Seck, come riporta Repubblica, ha dichiarato che il motivo della sparatoria è ancora sotto inchiesta, ma ci sono “sospetti che potrebbe esserci qualche malattia mentale” alla base della decisione presa dal 19enne. Sotto i colpi del killer sono decedute la professoressa Jean Kuczka e una 16enne di cui non si conosce l’identità.
Mentre altre sette persone, tutti studenti di 15 e 16 anni, sono rimasti feriti ma per ora in condizioni non gravi. Gli agenti della polizia hanno rifiutato di dire come l’assalitore sia riuscito a entrare nell’edificio che è controllato da guardie di sicurezza. Dopo l’evento traumatico il portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ha definito la sparatoria: “una violenza assurda. Abbiamo bisogno di altre azioni per fermare la violenza delle armi da fuoco”.