Omicidio Lola Daviet, spuntano sui social i video della presunta assassina: Dahbia Benkired canta e balla su TikTok pochi giorni prima del delitto. Attesa a giorni la perizia psichiatrica.
Descritta fino a oggi come una clochard affetta da pesanti turbe psichiche. Ma Dahbia Benkired, la presunta omicida di Lola Daviet, fa davvero parte di quell’esercito di invisibili che vive ai margini della società? I video pubblicati su TikTok, fino a quattro giorni prima della morte della 12enne ritrovata dentro un baule, raccontano ben altro.
Truccata e vestita come una qualsiasi ragazza della sua età mentre balla e canticchia Stand By Me di Ben E. King, No della cantante francese Louane, o Calm down dell’artista nigeriana Rema. Video che non escludono la pista della pazzia ma che sicuramente restituiscono un’immagine abbastanza diversa rispetto a quella circolata finora, della 24enne algerina.
Non ha l’aspetto di una persona particolarmente trasandata, anzi. E su Facebook si lascia andare anche a esternazioni del tipo: “Le storie migliori sono sul mio conto in banca: pazzie”, lasciando trasparire una certa attitudine allo shopping. Dettagli non secondari ai fini della valutazione psichiatrica, che si svolgerà nei prossimi giorni in un clima molto pesante in Francia.
BFMTV certifie ce soir le TikTok de Dahbia Benkired
Elle se filme le 10 octobre chez sa sœur au 6ème étage du 119 rue Manin où a été violée, torturée et tuée #Lola #Lola12ans pic.twitter.com/xdt98jVx5k— Destination Télé (@DestinationTele) October 20, 2022
Delitto Lola Daviet, la presunta assassina canta e balla sui social pochi giorni prima dell’omicidio
La ventiquattrenne si trova in queste ore in una cella d’isolamento nella prigione di Fresnes, periferia sud di Parigi, in attesa che le sue condizioni psichiche vengano valutate in vista di un possibile trasferimento a Villejuif.
Intanto in Francia il caso continua a sollevare polemiche a causa del prolungato silenzio sulla vicenda del Presidente Emmanuel Macron, tanto che i genitori della bambina sono stati costretti a chiedere più volte di non strumentalizzare la tragedia che ha investito la loro famiglia per fini politici.
Al momento l’unico possibile movente sul tavolo resta lo screzio avuto da Benkired con la mamma di Lola per un mazzo di chiavi negato per aprire il portone del palazzo in cui abita la sorella della presunta assassina. Resta da chiarire anche il significato delle scritte “1” e “0” trovate in rosso sotto la pianta dei piedi della bambina.