Arriva la condanna definitiva dopo 17 anni per l’omicidio di Lisa Gabriele, uccisa nel cosentino nel 2005. Arrestato l’amante ex poliziotto Maurizio Abate
Il caso si chiude e a finire in carcere per l’assassinio di Lisa Gabriele, uccisa 17 anni fa, è Maurizio Abate (52 anni) amante della vittima nonché ex poliziotto. L’uomo arrestato alle prime luci dell’alba di oggi 25 ottobre è accusato dell’omicidio in concorso con ignoti. La Procura di Cosenza chiude così le indagini su quanto avvenuto il 9 novembre del 2005.
Quel giorno di 17 anni fa il corpo dell’allora 22enne Lisa fu ritrovato sulle montagne di Montalto Uffugo (paese in provincia di Cosenza). Stando alle rilevazioni fatte dagli inquirenti sul caso l’amante della giovane all’epoca del fatto avrebbe agito non da solo ma insieme con una seconda persona la cui identità resta ignota.
Il caso dell’omicidio di Lisa Gabriele era stato archiviato contro ignoti nell’ottobre del 2009 fino a quando nel 2018 arrivò una segnalazione anonima. La lunga lettera inviata ai carabinieri conteneva dettagli relativi all’assassinio avvenuto nove anni prima. Da lì le forze dell’ordine hanno riaperto le indagini sul delitto.
Da quella missiva anonima inviata ai carabinieri quattro anni fa (2018) la macchina investigativa riparte. Le forze dell’ordine, analizzando i particolari rilevati nella lettera sono giunti ai primi riscontri, punto di partenza per poi continuare l’attività di ricerca nel massimo riserbo. Tutti gli accertamenti sul caso hanno portato gli investigatori a scoprire l’autore del delitto avvenuto nel 2005: l’ex poliziotto e amante della giovane vittima ora è accusato di omicidio.
Secondo quanto stabilito dai carabinieri, l’uomo avrebbe portato il cadavere di Lisa Gabriele su quelle montagne frequentate da coppie in cerca di intimità solo dopo averla uccisa per soffocamento. Nel 2005, al ritrovamento del cadavere della donna, le indagini condotte anche se basate su un sospetto poi confermato dalle analisi sul corpo, non portarono all’assassino. Mentre, l’autore anonimo della lettera indirizzata ai carabinieri sostiene che il colpevole, Maurizio Abate, possa aver ucciso la ragazza dopo la fine della loro relazione molto “tormentata”.
Il 52enne, si legge in una nota ufficiale dalle forze dell’ordine, all’epoca dei fatti avrebbe avuto timore che la relazione clandestina con Lisa fosse scoperta dalla moglie di lui. La paura dell’uomo era dettata dal fatto che la giovane amante, innamorata di Abate, non aveva accettato la fine della sua relazione con lui. Dalle verifiche effettuate, si scopre anche che la relazione tra i due amanti era segnata da violenze psicologiche e fisiche. Lisa aveva cercato comunque di tenere viva la relazione sentimentale seppur aveva iniziato a temere per la sua stessa vita.
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