Il rapper americano Kanye West, ex marito di Kim Kardashian, ha rilasciato un’altra intervista scandalo in cui parla, a sproposito, di Olocausto, ebrei e aborto. Ma questa volta le conseguenze sono state gravi.
Ora si fa chiamare Ye, ma nonostante il cambio di nome, il rapper Kanye West, è rimasto il solito, e continua a ad aprire bocca con conseguenze davvero inaspettate.
Kanye West, dichiarazioni che lasciano a bocca aperta
In una nuova intervista di oltre due ore, nel podcast dello scienziato russo-americano di famiglia ebrea,Lex Fridman, West ha affermato che “Stiamo ancora vivendo l’olocausto. Un mio amico ebreo mi ha detto di andare a visitare il museo dell’olocausto e la mia risposta è stata ‘andiamo a visitare il nostro museo dell’olocausto: Planned Parenthood”.
Il Planned Parenthood è l’organizzazione di cliniche americane no profit che si occupano di educazione e salute sessuale, praticando tra le altre cose le interruzioni di gravidanza: “Sei milioni di persone sono morte durane l’olocausto, 20 milioni sono morte a causa dell’aborto“, ha detto.
Le farneticazioni di Kanye West sull’aborto
Il rapper ha proseguito le sue dichiarazioni anti-abortiste sostenendo che “il cinquanta per cento delle morti di persone nere oggi è dovuta all’aborto. Il posto più pericoloso per una persona nera in America è il ventre della propria madre“. Inoltre come aveva già fatto in passato, ha ribadito che i media sono in mano agli ebrei. Alle ovvie obiezioni dell’intervistatore ha risposto risentito: “Non è vero! È una bugia. I media sono controllati dagli ebrei e l’hanno dimostrato bullizzandomi“.
Ha anche ammesso durante la lunga chiacchierata, che le sue idee di estrema destra le ha pagate con l’abbandono da parte della famiglia. “Ho perso la mia famiglia. Ho perso i miei figli. Ho perso i miei migliori amici nel mondo della moda. Ho perso la comunità nera. La gente dice che ho perso la testa… Ho perso la mia reputazione, ma io dico, voglio solo la mia famiglia. Ma non voglio che la mia famiglia debba dire quel che la sinistra fa dire loro, quel che la Cina vuole che si dica. Voglio essere un americano, proteggere i miei figli e mia moglie, crescere i miei figli cristiani e far sì che mia moglie sia cristiana” ha detto.
Gli ebrei lo avrebbero bullizzato
Nel culmine dell’intervista si è anche spinto a dichiarare che una cospirazione da parte degli ebrei avrebbe portato a una diagnosi di malattia mentale nei suoi confronti: “Un medico ebreo mi ha diagnosticato un disturbo bipolare e mi ha iniettato delle medicine. Poi l’ha detto ai giornali“, ha sostenuto West, pur avendo raccontato lui stesso nel 2019, di soffrire di un disturbo bipolare.
Le sue esternazioni al podcast di Fridman sono solo le ultime in ordine di tempo, dopo che la settimana scorsa si era lasciato andare ad altre dichiarazioni false, sostenendo che George Floyd fosse morto “per un’overdose di fentanyl” e spingendo la famiglia di Floyd a denunciarlo.
Le conseguenze “economiche” per Kanye West
Non solo la famiglia, ma anche gli sponsor stanno abbandonando il rapper. Prima tra tutti Adidas che ha diramato una nota: “I commenti e le azioni compiute da Ye di recente sono inaccettabili, odiose e pericolose e violano i valori di diversità e inclusione, rispetto reciproco ed equità della nostra azienda“, ha spiegato Adidas, specificando che la produzione dei prodotti a marchio Yeezy è stata interrotta con effetto immediato. La collaborazione tra Ye e Adidas era cominciata nel 2013.