Guerra Ucraina Russia. Le notizie di martedì 25 ottobre 2022. Gli aggiornamenti in tempo reale sul conflitto.
243esimo giorno di guerra, Mosca intende ribadire quest’oggi, al Consiglio di Sicurezza Onu, le accuse secondo cui Kiev starebbe pianificando un attacco con “bombe sporche” e ha esortato il Segretario Generale Guterres a fare tutto il possibile per “impedire che questo atroce crimine avvenga”.
“Considereremo l’uso delle bombe sporche da parte del regime di Kiev come un atto di terrorismo nucleare“, ha scritto l’ambasciatore di Mosca alle Nazioni Unite Vassily Nebenzia in una lettera a Guterres e al Consiglio di sicurezza. Intanto il portavoce del Dipartimento di Stato americano Ned Price ha ribadito la posizione di Washington: “Saremo a fianco dell’Ucraina” ma come ha più volte detto il Presidente Joe Biden gli Stati Uniti “non entreranno in guerra”.
23.00 – Colloquio telefonico tra il Presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, e il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Il Presidente Meloni, rende noto Palazzo Chigi, ha ringraziato il Presidente Biden per le congratulazioni e ha ribadito la profonda amicizia che lega Italia e Usa. Meloni ha sottolineato l’importanza della partnership transatlantica, soprattutto alla luce delle storiche sfide che le democrazie occidentali stanno affrontando, come la guerra in Ucraina e la crisi energetica e alimentare.
22.00 – L’Occidente deve “fornire sistemi di difesa aerea a medio e a lungo raggio e missili” all’Ucraina per proteggere le infrastrutture civili dalla sistematica distruzione effettuata dall’Esercito russo. Lo ha affermato oggi – durante una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri francese Catherine Colonna, in visita a Tallinn – il ministro degli Esteri estone Urmas Reinsalu. “A questo punto, risulta estremamente importante procedere con il nono pacchetto di sanzioni ed espandere le misure contro il regime bielorusso per la sua complicità con la Russia, nonché imporre un tetto al costo del petrolio“, ha detto Reinsalu.
20.59 – “C’è sostegno per continuare a sostenere l’Ucraina” in Congresso, sia fra i repubblicani sia fra i democratici. Lo afferma il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price commentando la lettera prima pubblicata e poi ritirata di 30 deputati liberal che chiedono a Joe Biden di rivedere al strategia sull’Ucraina.
20.35 – “La guerra brutale e illegale della Russia è in un momento cruciale. Il Presidente Putin sta rispondendo ai suoi fallimenti sul campo di battaglia con una maggiore aggressività. Attacchi ai civili, alle infrastrutture energetiche civili. E attacchi con droni e missili su aree residenziali. Ora la Russia sostiene falsamente che l’Ucraina si sta preparando a usare una “bomba sporca” radiologica sul proprio territorio. Gli alleati della Nato respingono questa accusa palesemente falsa“. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, vistando la portaerei Uss George Bush, nell’Adriatico, ora alla guida di un gruppo d’assalto sotto il comando della Nato. “La Russia spesso accusa gli altri di ciò che intende fare da sola. Abbiamo già visto questo schema in passato. Dalla Siria all’Ucraina. La Russia non deve usare falsi pretesti per un’ulteriore escalation. Il mondo sta monitorando” la situazione, ha spiegato Stoltenberg. E il numero uno della Nato ha poi aggiunto: “negli ultimi giorni, abbiamo anche visto l’Iran fornire sostegno militare allo sforzo bellico russo. Questo è inaccettabile. Nessun Paese dovrebbe aiutare l’aggressore in una guerra illegale. Accolgo quindi con favore il fatto che gli alleati e l’Unione Europea stiano attuando forti sanzioni nei confronti di Teheran“.
19.55 – “L’Ucraina ha la capacità e le ragioni per usare le bombe sporche. Vuole coinvolgere la Nato nel conflitto con la Russia. Le bombe sporche non sono un dispositivo sofisticato ed e’ difficile rintracciare come e dove sono state fabbricate, ma abbiamo notizia di 2 strutture che abbiamo condiviso sia nella lettera a Guterres e al Consiglio di Sicurezza che nella telefonata tra il nostro ministro della Difesa e gli omologhi di diversi paesi“. Lo ha detto il vice ambasciatore russo all’Onu, Dmitry Polyanskiy, dopo le consultazioni a porte chiuse dei Quindici. “Informazioni di intelligence forniscono l’indicazione che l’Ucraina vuole usare questi dispositivi“, ha aggiunto.
19.25 – La Turchia non riconosce e non riconoscerà mai l’annessione della Crimea da parte della Russia. La terza carica dello Stato in Turchia ha poi dichiarato che Ankara ritiene illegale anche l’annessione delle province ucraine di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson. Lo ha ribadito il presidente del parlamento turco, Mustafa Sentop, intervenuto nella capitael della Croazia Zagabria al primo summit del Crimea Platform, voluto dal presidente ucraino Volodimir Zelensky per aumentare la pressione sulla Russia e puntare l’attenzione sull’occupazione di Mosca. “Non riconosceremo mai l’annessione e continueremo a sostenere l’Ucraina e i tartari di Crimea sia a livello bilaterale che multilaterale. Non c’è solo l’aspetto strategico o economico, la Crimea è importante perché i suoi abitanti, i tartari, hanno diritto di vivere liberamente nella propria terra. Questo summit serve a rendere più forte il nostro messaggio“, ha detto Sentop.
19.10 – Le autorità ucraine ritengono che ci vorranno cinque anni perché la Russia possa ripristinare lo stock di missili di alta precisione che aveva prima dell’invasione del 24 febbraio. È quanto riferiscono fonti delle forze di sicurezza ucraine a Ukrainska Pravda. “Avranno bisogno di cinque anni per tornare agli stock del febbraio 2022. Le sanzioni gli impediscono di comprare le parti di ricambio“, notano le fonti, secondo le quali la Russia potrà costruire missili “poco a poco” utilizzando le riserve esistenti, ma “ad un ritmo più lento e in più piccole quantità“. Secondo il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, la Russia ha già usato i due terzi del suo arsenale di missili di alta precisione. Una stima del 14 ottobre è che dello stock iniziale di 1.844 di questi missili, ne siano rimasti 609.
18.50 – Tutti insieme oggi “lavoriamo per creare il futuro” dell’Ucraina. Lo ha affermato il primo ministro dell’Ucraina, Denys Shmyhal, nell’intervento conclusivo della Conferenza internazionale degli esperti sulla ripresa, la ricostruzione e della modernizzazione del Paese. Le aspettative “erano molto alte” e i buoni risultati conseguiti creano le basi per una piattaforma di coordinamento dei finanziamenti, ha spiegato Shmyhal, sottolineando la continuità della conferenza odierna a Berlino con quella di Lugano tenutasi nei mesi scorsi. “Le priorità discusse oggi sono piuttosto naturali“, a causa del livello di distruzione creato dalla Russia, ha rilevato il premier ucraino, che ha poi ringraziato tutti i partecipanti all’evento.
18.20 – “Mi voglio congratulare con Giorgia Meloni per la sua nomina a presidente del Consiglio. L’Italia è un membro fondativo, dà un forte sostegno al patto atlantico, quindi accolgo con favore la chiara adesione di Meloni di adesione al patto sia il messaggio che arriva dal governo sulla linea degli aiuti all’Ucraina” per potersi difendere. “Non vedo l’ora di collaborare”. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.
18.10 – “Ho avuto una conversazione telefonica con la nuova premier che si è detta chiaramente favorevole alla nostra comune alleanza e mi ha assicurato il suo pieno sostegno contro l’aggressione russa” dice il presidente ucraino in un’intervista.
17.45 – Oggi il Consiglio di Sicurezza dell’Onu discuterà a porte chiuse le accuse della Russia secondo cui l’Ucraina intende far esplodere una “bomba sporca” e poi incolpare Mosca. Lo hanno riferito fonti diplomatiche. Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna hanno respinto le accuse russe in una dichiarazione congiunta pubblicata domenica, suggerendo che si tratti di un piano di Mosca per una ulteriore escalation della guerra. E prima dell’incontro del Consiglio, la missione britannica al Palazzo di Vetro ha ribadito la sua posizione affermando: “Promemoria: l’Ucraina non ha armi nucleari“.
17.35 – Oggi il Consiglio di Sicurezza dell’Onu discuterà a porte chiuse le accuse della Russia secondo cui l’Ucraina intende far esplodere una “bomba sporca” e poi incolpare Mosca. Lo hanno riferito fonti diplomatiche. Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna hanno respinto le accuse russe in una dichiarazione congiunta pubblicata domenica, suggerendo che si tratti di un piano di Mosca per una ulteriore escalation della guerra. E prima dell’incontro del Consiglio, la missione britannica al Palazzo di Vetro ha ribadito la sua posizione affermando: “Promemoria: l’Ucraina non ha armi nucleari“.
17.20 – Il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto di preparare “il più presto possibile” un documento sulle esigenze della cosiddetta operazione militare speciale in Ucraina al Consiglio di coordinamento dell’operazione istituito una settimana fa presso il governo. Lo riferisce l’agenzia Tass. Putin ha riconosciuto che la nuova struttura funziona solo da una settimana, “un breve periodo di tempo“, e probabilmente il documento non è ancora pronto “per ragioni oggettive“, ma ha comunque chiesto che venga preparato in tempi il più possibile ristretti.
17.10 – “Il regime di Kiev ha la capacità tecnologica e industriale per sviluppare una bomba sporca” e intende “camuffare” la detonazione descrivendola come l’esplosione di un’arma nucleare tattica russa. “Con questa provocazione il regime di Kiev punta a intimidire la popolazione, aumentare il flusso di rifugiati e accusare la Russia di ‘terrorismo nucleare‘”. Lo afferma la Russia in una lettera inviata al consiglio di sicurezza dell’Onu e riportata dal Washington Post.
16.40 – Il tribunale di Krasnogorsk ha respinto il ricorso presentato dai suoi avvocati. L’atleta era stata fermata a febbraio dalle autorità russe alla dogana dell’aeroporto di Mosca con una sigaretta elettronica e olio di cannabis. Gli Stati Uniti: “Processo farsa”.
16.17 – A Velyka Novosilka, nel Donetsk, l’Esercito russo sta utilizzando munizioni al fosforo, vietate dalla normativa internazionale. Questa l’accusa della Guardia Nazionale ucraina, citata da Ukrinform. “L’Esercito di occupazione russo continua a usare armi al fosforo vietate dalla Convenzione di Ginevra a Velyka Novosilka, nella Regione di Donetsk”, scrive la Guardia Nazionale su Telegram. “Queste munizioni – si legge ancora – non solo bruciano tutti gli organismi viventi, ma sono anche estremamente velenose per l’ambiente”.
16.05 – Mosca è pronta a fornire a tutte le parti interessate chiarimenti dettagliati sui preparativi di Kiev per l’uso di una “bomba sporca”. Lo ha annunciato la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, citata dalla TASS. “Quello che gli Stati Uniti, quello che la Gran Bretagna e la Francia dovrebbero fare ora è rimandare tutti i loro affari per sedersi e rivedere i materiali menzionati dalla Russia nelle telefonate e analizzare le informazioni disponibili”, ha detto Zakharova.
15.51 – “Sul fronte della diplomazia vale quello che è stato dichiarato dal G7 che ha salutato la disponibilità di Zelensky a dare spazio alla pace. Ma si tratta di riconoscere l’integrità e la sovranità del Paese“, e “non si potranno accettare diktat” che costringano “con la violenza l’acquisizione di parti dell’Ucraina”. Lo ha detto il Cancelliere tedesco Olaf Scholz durante la conferenza, in corso a Berlino, per la Ricostruzione dell’Ucraina.
15.37 – “Qualsiasi offerta di accordo diplomatico“ significa solo una cosa: l’Ucraina dovrebbe “arrendersi e accettare ultimatum della Federazione russa mentre l’aggressore evita la punizione”. Lo scrive in un tweet il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak secondo cui “questo è solo il trionfo di Putin e il crollo del diritto internazionale”.
15.27 – Il Presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier durante l’odierna visita in Ucraina è stato costretto a ripararsi in un rifugio antiaereo per quasi un’ora e mezza. Lo ha riferito l’agenzia DPA precisando che l‘allarme aereo è stato annunciato quando Steinmeier si trovava nel villaggio di Koryukovka, nella Regione di Chernihiv.
15.15 – Confermata la condanna a nove anni di reclusione per la cestista americana Brittney Griner, riconosciuta colpevole di possesso e traffico di stupefacenti. Griner, apparsa in collegamento video nell’aula di tribunale di Krasnogorsk dove si è svolto il suo processo d’appello, aveva chiesto al Tribunale di Mosca di ridurre la pena detentiva dopo essere stata condannata lo scorso agosto a 9 anni di carcere. Lo riporta Interfax.
13.51 – “La guerra di Putin ha destabilizzato il mercato dell’energia e le forniture in tutto il mondo, questo terribile conflitto deve vedere con successo una sua conclusione”. Lo ha dichiarato il nuovo Primo Ministro britannico Rishi Sunak durante il primo discorso alla Nazione da capo del Governo Tory.
13.37 – “Questa visione dell’Ucraina come Paese europeo è molto importante. E sotto molti aspetti l’Ucraina ha già meritato di farne parte. La gente vede cosa facciamo già per l’Europa. Noi rappresentiamo la sicurezza fisica dell’Europa“. Lo ha dichiarato il Presidente Zelensky durante il suo discorso alla conferenza per la Ricostruzione dell’Ucraina, in corso a Berlino. “Non lottiamo solo per la sicurezza dell’Ucraina e dei nostri vicini, ma anche per la sicurezza dell’Europa”, ha ribadito Zelensky.
13.21 – Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è congratulato con Rishi Sunak per la nomina a Primo Ministro britannico gli augurandogli “di superare con successo tutte le sfide che la società britannica e il mondo intero devono affrontare oggi”. “Sono pronto a continuare a rafforzare insieme la partnership strategica tra Ucraina e Regno Unito”, aggiunge su Twitter il Presidente ucraino dopo che Re Carlo III ha incaricato Sunak di formare il nuovo Governo britannico.
13.13 – Al momento Mosca non vede “né prerequisiti né basi o speranze per dei cambiamenti positivi” nei rapporti tra Russia e Gran Bretagna “nel prossimo futuro” dopo la nomina del nuovo Primo Ministro britannico Rishi Sunak. Lo riferisce il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dalla TASS.
12.55 – La Russia accoglie positivamente la proposta del Presidente francese Emmanuel Macron di includere Papa Francesco e le autorità statunitensi nei colloqui per la soluzione del conflitto in Ucraina. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dalla TASS. Ieri Macron ha chiesto a Papa Bergoglio di telefonare al Presidente russo Vladimir Putin, al patriarca ortodosso russo Kirill e al Presidente americano Joe Biden, per “favorire il processo di pace” in Ucraina.
12.46 – Incontro tra la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il Primo Ministro ucraino Denys Shmyhal. Lo rende noto su Twitter la stessa von der Leyen confermando che “l’Unione europea sosterrà i soccorsi, la riabilitazione e la ricostruzione dell’Ucraina”. “Con i nostri partner globali saremo fianco a fianco per soddisfare le esigenze urgenti del Paese – prosegue – stiamo lavorando su una piattaforma di coordinamento internazionale che sarà operativa entro la fine dell’anno”, conclude von der Leyen.
12.33 – “Abbiamo bisogno immediatamente di 17 miliardi di euro per la riparazione immediata delle infrastrutture, per sopravvivere all’inverno, per salvare le persone da una catastrofe umanitaria e per salvare il continente europeo da uno tsunami migratorio”. Lo ha affermato il Primo Ministro di Kiev Denys Shmyhal, nella conferenza stampa per la Ricostruzione dell’Ucraina in corso a Berlino.
12.25 – “Apprezzo la tempestiva risposta di Rafael Mariano Grossi al nostro invito. Esperti dell’Aiea dovrebbero arrivare a breve e dimostrare che l’Ucraina non ha né ‘bombe sporche’ né piani per svilupparle“. Lo scrive su Twitter il Ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba precisando che “una buona cooperazione con l’Aiea e i partner” permetterà “di far fallire la campagna di disinformazione della Russia sulla bomba sporca”, aggiunge Kuleba.
12.11 – Washington intende continuare a sostenere l’Ucraina nonostante gli avvertimenti di Mosca sulla possibilità che Kiev utilizzi una “bomba sporca”. Lo ha affermato il Segretario di Stato americano Anthony Blinken in una conversazione telefonica con il ministro degli Esteri ucraino Dmitry Kuleba.
Secondo una dichiarazione scritta del portavoce del Dipartimento di Stato americano Ned Price a seguito di queste consultazioni, Blinken “ha riaffermato il sostegno incrollabile degli Stati Uniti all’Ucraina alla luce delle dichiarazioni riguardanti le cosiddette bombe sporche in Ucraina”. Il capo del dipartimento di politica estera degli Stati Uniti ha ribadito che gli Stati Uniti sono pronti a “lavorare con alleati e partner per soddisfare ulteriormente le esigenze di assistenza militare dell’Ucraina”. Lo riporta la TASS.
12.00 – La Russia ha fatto partire dieci droni iraniani Shahed-136 dal territorio della Bielorussia. Lo scrive l’Ukrainska Pravda che cita fonti di intelligence. Nella Capitale ucraina e in tutta la Regione di Kiev è scattato l’allarme aereo.
11.53 – “Ho parlato con il Segretario alla Difesa americano Lloyd Austin e con il Ministro della Difesa britannico Ben Wallace delle false affermazioni russe, secondo cui l’Ucraina si starebbe preparando a usare una bomba sporca sul proprio territorio”. Lo scrive in un tweet il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg precisando che “gli Alleati respingono questa accusa. La Russia non deve usarla come pretesto per l’escalation. Rimaniamo fermi nel nostro sostegno all’Ucraina”, ribadisce Stoltenberg.
11.41 – Kiev non ha ancora ricevuto “un centesimo” del piano di ripresa da 17 miliardi di dollari. Lo ha dichiarato il Presidente Zelensky, intervenendo in video collegamento alla conferenza sulla Ricostruzione dell’Ucraina, in corso a Berlino. “La Russia distrugge ogni cosa per renderci più difficile sopravvivere questo inverno così che l’Ucraina non possa riprendersi da questa guerra il più a lungo possibile”, ha spiegato il leader ucraino sottolineando come i missili russi ed “i droni di fabbricazione iraniana hanno distrutto più di un terzo del settore energetico” del suo Paese. Zelensky è poi tornato a chiedere ai partner occidentali maggiore sostegno militare e assistenza finanziaria per aiutare l’Ucraina a superare l’inverno e ricostruire dopo la guerra. “Fate in modo che l’aggressore veda che il suo obiettivo è irraggiungibile”, ha aggiunto.
11.29 – Il Presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto a Papa Francesco, durante un incontro in Vaticano, di telefonare al Presidente russo Vladimir Putin, al patriarca ortodosso russo Kirill e al Presidente americano Joe Biden, per “favorire il processo di pace” in Ucraina. Lo riporta rivista francese Le Point.
11.22 – “Io ho sempre voluto parlare, ma non con la pistola puntata alla tempia. Sin dall’inizio non è stato un dialogo, ma una lunga serie di ultimatum imposti con la forza da Putin“. Lo ha dichiarato il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. “Non è nelle mie mani di fermare la guerra: ciò che posso fare è non perderla, combattere per difendermi, sono loro che hanno invaso la nostra terra per massacrarci e lo hanno iniziato sin dal 2014 occupando la Crimea“, ha aggiunto Zelensky ricordando che “si combatte in Ucraina, non sul territorio russo”.
11.11 – “La ricostruzione dell’Ucraina è una missione di una generazione, che dovrà cominciare subito”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz intervenendo a Berlino alla Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina sottolineando come sia necessario “creare un nuovo Piano Marshall per il ventunesimo secolo”.
11.03 – “Lasciatemi ricordare che la Russia ha invaso l’Ucraina con falsi pretesti, bombardando città, giustiziando persone, saccheggiando case, separando famiglie, bruciando libri e distruggendo infrastrutture”. Lo scrive su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak precisando che i “propagandisti” di Mosca chiedono, oltretutto, “di uccidere i bambini” ucraini. “Mi dite un motivo per cui non è stato ancora riconosciuto come genocidio?”, domanda Podolyak.
10.55 – “L’Ucraina ha bisogno di una somma compresa fra 3 e 5 miliardi di euro al mese solo per le spese correnti. Io lavoro affinché l’Unione europea assuma una partecipazione equa in questo sforzo, garantendo 1,5 miliardi al mese, fino a quando sarà necessario”. Lo ha detto la Presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, intervenendo a Berlino alla Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina. “Sono 18 miliardi di euro per il 2023”, ha aggiunto von der Leyen.
10.43 – Sono almeno 68.940 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione su larga scala dello scorso 24 febbraio. Lo rende noto l’Esercito di Kiev nel consueto aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca. Nell’ultimo report si registrano anche 271 caccia russi, 248 elicotteri e 1.372 droni abbattuti. Inoltre le Forze Armate di Kiev riferiscono di aver distrutto 2.611 carri armati russi, 1.674 sistemi di artiglieria e 5.321 veicoli blindati per il trasporto delle truppe. Lo riporta il Kyiv Independent.
10.35 – Il Presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier è giunto questa mattina a Kiev per una visita non annunciata. “Non vedo l’ora di incontrare il Presidente Zelensky“, ha detto al suo arrivo nella Capitale ucraina.
10.27 – “Ci servono difese antiaeree, per noi è vitale. Vogliamo che i nostri profughi tornino in Ucraina, dobbiamo ricostruire la nostra economia, che i bambini vadano a scuola, che la società riprenda a funzionare pienamente. E per questo ci servono armi contro gli attacchi dall’aria e per garantire la sicurezza dei civili”. Lo ha detto il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. “L’Italia produce sistemi di difesa antiaerea assieme a Francia, Germania e pochi altri. Speriamo possano aiutarci”, ha aggiunto Zelensky.
09.22 – Washington continuerà a sostenere Kiev nel conflitto contro Mosca ma non entrerà in guerra. Lo ha ribadito il portavoce del Dipartimento di Stato americano Ned Price precisando che “non c’è nessun cambio nella posizione americana”, perché “il Presidente è stato chiaro: non entreremo, e non cercheremo di entrare in guerra con la Russia“.
09.11 – La Russia “considererà l’uso di una ‘bomba sporca’ da parte del regime di Kiev come un atto di terrorismo nucleare“. E’ quanto scritto in una lettera del Rappresentante permanente di Mosca all’Onu Vasily Nebenzia, al Segretario generale Antonio Guterres. Lo riporta Ria Novosti.
243esimo giorno di conflitto tra Mosca e Kiev, Mosca intende ribadire quest’oggi, al Consiglio di Sicurezza Onu, le accuse secondo cui Kiev avrebbe in programma un attacco con “bombe sporche” e ha invitato il Segretario Generale Guterres a fare tutto il possibile per “impedire che questo atroce crimine avvenga”.
“Considereremo l’uso delle bombe sporche da parte del regime di Kiev come un atto di terrorismo nucleare“, ha scritto l’ambasciatore di Mosca alle Nazioni Unite Vassily Nebenzia in una lettera inviata a Guterres e al Consiglio di sicurezza. Nel frattempo il portavoce del Dipartimento di Stato americano Ned Price ha ricordato la posizione di Washington: “Saremo a fianco dell’Ucraina” ma come ha più volte ripetuto il Presidente Joe Biden gli Stati Uniti “non entreranno in guerra”.
Immagina di aver finalmente sistemato tutto, di aver raggiunto la sicurezza finanziaria per te e…
Ti sei mai chiesto come le tue scelte alimentari possano influenzare il pianeta? Ogni volta…
RC Auto, il trucco per avere una polizza a prezzi stracciati: d'ora in poi non…
Quando arriva il freddo in Italia? In attesa che arrivi (per rimanere) prepariamoci mentalmente e…
WhatsApp è l'app di messaggistica di gran lunga più usata al mondo ma alcune funzioni…
Tutti pazzi per gli oggetti Ikea, ma questo che costa soltanto un euro è il…