Sono stati denunciati per pedopornografia 7 minori, tra cui anche una ragazza. Postavano video e immagini di bambini violentati. Tra le vittime anche bimbi di 3 e 4 anni. La polizia: “Indifferenti all’orrore”
Un vero orrore che non ha piegato la coscienza di 7 adolescenti tutti accusati di pedopornografia. Le vittime sono dei bambini, alcuni anche di 3 o 4 anni, filmati mentre venivano stuprati. Le foto e i video degli abusi sessuali venivano postati da un branco di sette minori, compresa anche una ragazza su dei gruppi social. L’obiettivo infame era pubblicare l’immagine più cruenta al fine di stupire e vincere una pseudo gara.
L’indagine, partita dal Cncpo (Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online) del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma, ha origine da una segnalazione del Servizio Emergenza Infanzia 114, relativa alla condivisione sui social di contenuti pedopornografici.
Non solo, nei gruppi social si condividevano anche stickers-meme di violenza estrema, immagini nazi-fasciste, atti sessuali estremi e mutilazioni, atti di crudeltà anche verso animali. Immagini e video raccapriccianti di vittime innocenti condivise da un gruppo di adolescenti senza cuore.
La polizia postale che ha seguito l’indagine ha dichiarato che i sette accusati erano “indifferenti all’orrore”. Avrebbero ricevuto e inviato, sui gruppi social, foto e video di bambini vittime di violenze sessuali. Tra le vittime anche bimbi di tre o quattro anni. Accusati di diffusione e detenzione di materiale pedopornografico, sette adolescenti di età compresa tra i 13 e i 15 anni, sono stati denunciati. Tra loro ci sarebbe anche una ragazza. L’indagine è stata condotta dalla Polizia del Centro Operativo Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale di Pescara e coordinata dalla procura dei minorenni dell’Aquila.
Per identificare gli autori, gli investigatori hanno analizzato oltre 85.000 messaggi presenti in cinque diversi gruppi social. Nell’operazione anche il coinvolgimento dei Centri Operativi Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale di Puglia, Lazio, Lombardia e Campania. La polizia ha espresso il suo pensiero sui giovani: “Indifferenti più che mai a violenze e stupri”. Il fatto conferma un fenomeno che tra i giovani sta prendendo sempre più piede: ovvero la mera indifferenza sociale seguita dalla banalizzazione sui social di eventi orrendi come stupri od omicidi. Questo anche nei confronti di bambini piccolissimi.
L’invito della Procura Minorile ai ragazzi è di avere maggiore responsabilità delle proprie azioni soprattutto sui social, bloccando la diffusione di contenuti cruenti, evitando di contribuire alla diffusione di odio e violenza con il rinvio di video e foto. Inoltre, importante il ruolo genitoriale che dovrebbe essere sempre vigile e costante sui minori in modo da prevenire fatti lesivi su terze persone ed evitare ripercussioni giuridiche sui propri figli.
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