E’ giunta nella tarda mattinata di oggi la notizia della morte del figlio secondogenito di Achille Occhetto. A renderlo noto è stato il padre con uno struggente messaggio su Facebook.
Stamani una comunicazione di Achille Occhetto ha raggelato tutta la classe politica. L’ex segretario del PCI ha infatti reso noto che il figlio Malcom è deceduto a soli 52 anni. Al riguardo l’86enne ha lasciato pubblicato un post sul suo profilo social in cui ne ha spiegato anche il motivo: “Mio figlio Malcom è stato stroncato da un infarto a Las Palmas. Lo comunico impietrito e con indicibile dolore ai suoi amici con questa immagine di vita”.
Il doloroso messaggio è stato infatti corredato da una foto scelta dallo stesso ex politico per ricordare il defunto figlio nel massimo vigore della vita. L’ultimo segretario del PCI e il primo del PDS dopo la svolta della Bolognina, sposò in prime nozze l’attrice italo-etiope Elisa Kadigia Bove, da cui ha avuto Massimiliano e il compianto Malcom. Dopo il matrimonio con Elisa Kadigia Bove, Achille Occhetto si è unito in seconde nozze alla pedagogista e già senatrice comunista Aureliana Alberici.
Chi era Malcom Occhetto
Non si hanno molte informazioni sul defunto figlio di Achille Occhetto. L’uomo è morto a Las Palmas ed era impegnato nel cinema, ma anche in tv, teatro e web. Malcom era un amante dei viaggi, e aveva molto frequentato Stati Uniti e Germania. Ultimamente si trovava invece in Spagna. Per lavoro era stato anche direttore della fotografia per un lavoro del regista Carlo Lizzani, dal titolo “Viaggio in corso nel cinema”.
Il figlio di Occhetto: “Vorrei trovare posto in una azienda…”
Malcom Occhetto aveva anche un profilo Linkedin, dove contava 156 follower. Ancora sulla piattaforma di social web professionale Occhetto junior si definiva così: “Multifunzionale curioso capace nella organizzazione e nel problem solving esperienza acquisita a partire dal settore cinematografico seguita da esperienze nel teatro televisione fino alla realizzazione di materiale audiovisivo per il web”.
Inoltre di se stesso aggiungeva pure: “Ideale per un ambiente in cui sia richiesta flessibilità nei ruoli e nei compiti assegnati. Puntuale nelle scadenze e negli appuntamenti avendo lavorato e vissuto negli Stati Uniti ed in Germania a Berlino dove la puntualità è imprescindibile”.
Infine, il desiderio a cui aspirava ardentemente e che ormai non potrà più realizzare: “Vorrei inoltre dopo tanti anni di free-lancig trovare posto in una azienda dove potere esprimere un senso di appartenenza”.