C’è una nuova allerta Covid 19. Arriva dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, Ecdc. Lo studio segnala la circolazione in Europa e anche in Italia della sottovariante Omicron, BQ.1 e ribattezzata con il nome Cerberus. L’esperto professor Fabrizio Pregliasco, Istituto Galeazzi di Milano spiega a Free.it cos’è il nuovo ceppo e la sua contagiosità.
Fa sempre parte delle sottovarianti Omicron, gli esperti virologi e epidemiologi precisano che non è una variante. “Non ci aspettiamo grandi problemi con i vaccini”. E’ stata ribattezzata con il nome Cerberus, in termini scientifici il nuovo ceppo si chiama BQ.1 . E’ un mix tra una decina di nuove particelle. C’è un allarme dell’ente europeo per le malattie infettive secondo il quale la sottovariante provocherà un aumento di contagi tra autunno e inverno, il picco atteso proprio tra novembre e dicembre, anche in Italia.
La diffusione di Cerberus parte dall’Europa. In Francia dove in meno di un mese è stata trovata nel 19% dei tamponi sequenziati. In Belgio 9%, in Irlanda al 7%, nei Paesi Bassi al 6%. Poi c’è l’Italia 5%, il quinto paese segnalato nell’allarme dell’ente europeo per le malattie infettive. Sono invece stati scoperti almeno 7 casi di un’altra sottovariante di Omicron: soprannominata Gryphon, e che potrebbe convivere con Cerberus.
Cerberus Covid, Pregliasco a Free.it : “Vi spiego cos’è questa sottovariante”
Il professor Fabrizio Pregliasco, esperto virologo e direttore sanitario all’Istituto Galeazzi di Milano spiega ai microfoni di Free.it la mutazione delle sottovarianti Omicron e questo nuovo ceppo Cerberus, emerso in Europa e che ora potrebbe arrivare anche in Italia. Vedi e ascolta la nostra intervista.
In Italia ieri 31.775 nuovi casi di Covid19 contro gli oltre 36 mila del giorno precedente. 92 vittime, tasso di positività sceso di poco rispetto al giorno prima al 16,25 percento. 195.575 tamponi molecolari e antigienici processati. Oggi invece i numeri sono questi: 25.554 nuovi casi Covid 19 nelle ultime 24 ore e 52 morti.
Intanto si torna a discutere sull’opportunità di vaccinare i bambini da 6 mesi a 5 anni: Ema li ha approvati ma gli esperti sono divisi. Si attende la decisione di Aifa e la circolare del Ministero alla Salute.
