La guerra in Ucraina non si placa e i bombardamenti sulle città aumentano. Intanto l’Europa corre ai ripari dopo l’aumento dei prezzi per gas ed energia: qual è la decisione.
Le sanzioni dell’Ucraina toccano anche esponenti del governo russo. Sanzionate la moglie e la figlia del ministro degli Esteri Sergei Lavrov. Un documento della presidenza, citato dall’agenzia Tass, evidenzia sanzioni per Maria Alexandrovna Lavrova e Ekaterina Sergeyevna Vinokurova. Il periodo è di 10 anni e consiste nel congelamento di beni e divieto acquisto terreni.
Una serie di esplosioni è stata segnalata nella città nord-orientale di Kharkiv. A parlarne è il sindaco Igor Terekhov che ha parlato di numerose esplosioni udite dalla prima mattinata di venerdì 21 ottobre 2022. “Una serie di esplosioni a Kharkiv. Stai estremamente attento“, ha ribadito in un post di Telegram. Il sindaco della città ha inoltre affermato che un edificio amministrativo e produttivo nella regione è stato colpito. Al momento non ci sarebbero notizie di feriti o vittime.
L’allarme più preoccupante arriva intanto dalla centrale idroelettrica di Kakhovka e Zelensky lo dichiara apertamente nel corso dell’intervento al Consiglio europeo. “L’inondazione cancellerebbe 80 centri abitati, tra cui Kherson. Centinaia di migliaia di persone sarebbero a rischio“, ha ribadito il presidente ucraino.
Nel frattempo in Europa è stato raggiunto un accordo sul fronte energia, diretta conseguenza degli aumenti dei prezzi causati in parte anche dal conflitto bellico in Ucraina. Ad annunciarlo per primo è Charles Michel. “Raggiunto un accordo, prevalgono unità e solidarietà“, ha ribadito il presidente del Consiglio europeo dopo 12 ore di confronto fra i leader dei 27 Paesi membri. Stabilita una forma d’intesa sul tetto del prezzo temporaneo, dando mandato alla Commissione europea per decisioni concrete in materia.
Volodymyr Zelensky si dice molto arrabbiato per quanto sta accadendo in Ucraina, specialmente dopo gli ultimi attacchi contro civili, centrali elettriche e dighe. La situazione è delicata e non ci sono spiragli che al momento possa far pensare ad una soluzione definitiva. Il leader ucraino rilancia nuove accuse “Con questo attentato terroristico contro la diga si può anche la possibilità di rifornire acqua dal fiume Dnepr alla Crimea. In caso di distruzione della diga HPP di Kakhovka, il canale della Crimea settentrionale scomparirà semplicemente“, ribadisce il presidente ucraino nel videomessaggio notturno.
“E se la Russia sta preparando un attacco terroristico del genere, se sta seriamente considerando uno scenario del genere, vuol dire che i terroristi sono chiaramente consapevoli che non riusciranno a tenere non solo Kherson, ma anche tutto il sud del nostro Paese“, ha ribadito il capo politico di Kiev.
La situazione è delicata e come sempre Zelensky spera in un sostegno da parte dell’Europa e del mondo intero. “Ora dobbiamo tutti insieme – tutti gli europei, tutti i leader mondiali, tutte le organizzazioni internazionali – chiarire allo Stato terroristico che un tale attacco terroristico contro la Kakhovka HPP significherà esattamente uso delle armi di distruzione di massa. Il principio della risposta preventiva alle minacce alla sicurezza dovrebbe finalmente diventare uno dei principi fondamentali della politica internazionale“, ha concluso il presidente ucraino.
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