I rapporti fra Cristiano Ronaldo e il Manchester United restano sempre tesi. Mercoledì il gesto del portoghese di abbandonare il terreno di gioco per raggiungere gli spogliatoi prima della fine della sfida di Premier fra i ‘Red devils’ e il Tottenham, vinta 2-0 dai padroni di casa, non è passato inosservato e ha provocato la furiosa reazione dell’allenatore.
Erik ten Hag ha deciso di sanzionare pesantemente il talento portoghese. Uno scontro aperto tra i due che potrebbe avere ulteriori sviluppi.
Dopo le ultime due partite, in Europa League contro l’Omonia e nel week-end scorso contro il Newcastle, l’allenatore olandese Erik ten Hag ha relegato il 37enne portoghese in panchina. Un gesto che non è piaciuto a Ronaldo, al quale è stato preferito Elanga come sostituto di Jadon Sancho. Dopo un lungo riscaldamento, l’attaccante è tornato negli spogliatoi prima della fine della partita.
Un gesto che ha fatto andare su tutte le furie l’allenatore che ha deciso di punire pesantemente il cinque volte Pallone d’Oro.
Fuga Ronaldo, la punizione di ten Hag è esemplare
È quindi scontro aperto tra Cristiano Ronaldo e il manager del Manchester United Erik ten Hag: l’ammutinamento del portoghese contro il Tottenham è destinato ad avere conseguenze serie.
La ribellione di Ronaldo costerà l’esclusione dalla rosa per la prossima gara contro il Chelsea. A fine partita l’ex manager dell’Ajax ha preferito non soffermarsi sull’accaduto, assicurando che la questione verrà gestita internamente. “L’ho visto, ma non gli ho parlato“, si è limitato a dire, confermando implicitamente che Ronaldo è ormai un separato in casa.
Se i rapporti con ten Hag sono pessimi, anche il resto dello spogliatoio – composto in larga parte da giovani e giovanissimi – non sembra più considerarlo indispensabile. D’altronde se lo scorso anno il portoghese era stato il capocannoniere dei Red Devils con 18 reti, quest’anno in otto apparizioni in Premier League (ma solo due da titolare) ha segnato una sola rete. A questo punto appare quasi scontata la cessione di Ronaldo a gennaio. O magari anche prima, qualora il portoghese, dopo il mondiale in Qatar, decidesse di trasferirsi Oltreoceano.
Il gesto di Ronaldo è solo l’ultimo episodio di un rapporto conflittuale con il nuovo manager olandese. Già al termine della passata stagione Ronaldo aveva espresso il desiderio di lasciare l’Old Trafford, consapevole di non essere al centro del progetto di ten Hag. Di fronte però alla mancanza di alternative concrete, il 37enne portoghese è stato infine costretto a restare, pur a malincuore. Non nascondendo mai il profondo disagio per il suo nuovo e inedito ruolo di rincalzo.
Non solo ten Hag non lo considera più un titolare, ma spesso ha dimostrato di preferirgli altri sostituti. Come ieri sera quando ha inserito il giovane svedese Anthony Elanga per Jordan Sancho. Un’offesa insopportabile per l’orgoglio di Ronaldo, che a quel punto ha smesso il riscaldamento per avviarsi verso il tunnel degli spogliatoi, lasciando l’Old Trafford prima del triplice fischio finale. Una fuga che ha ricordato quella di qualche mese fa, durante l’amichevole contro il Rayo Vallecano, poi risolta con una multa.