Governo, eletti i vicepresidenti. Berlusconi vede Nordio e pranza con Salvini

È il giorno delle 4 vicepresidenze per Camera e Senato. Ma è anche il the day after le dichiarazioni di Silvio Berlusconi e dei rimbalzi internazionali. Intanto Giorgia Meloni tira dritto e prova a chiudere per la squadra di governo, nonostante il nodo giustizia rimanga tale. Il Cav vede Nordio e poi pranza con Salvini a Villa Grande

Le nomine dei vicepresidenti, gli accordi o presunti tali tra Pd e M5S, il Terzo Polo che non partecipa alle votazioni. Normale amministrazione alla vigilia di un nuovo governo. Passaggi obbligati per consentire al Capo dello Stato di avviare le consultazioni.

Berlusconi vede Nordio e pranza con Salvini
Berlusconi vede Nordio e pranza con Salvini

Se non fosse per lo show a cui meno di 24 ore fa ha dato vita Silvio Berlusconi, tutto apparirebbe scontato e tranquillo. Comprese le tensioni in seno alle opposizioni. Ma la “letterina” di Putin, la lista dei ministri di FI, insomma le mille parole pronunciate dal Cav ieri tra Camera e Senato, hanno finito per inquinare un’aria che non era già pulita di suo.

Imbarazzo. Lo si legge per tutta la giornata sui volti dei protagonisti, anche di coloro che sono più abituati a parlare apertamente davanti le telecamere. Si ricorre allora al politichese. Sempre valido per dire tutto e il contrario di tutto. “In via della Scrofa due giorni fa sono stati fatti passi avanti per la composizione della squadra di governo. Restano limature da fare.” Dichiara il neo capogruppo alla Camera di FI Alessandro Cattaneo prima di entrare negli uffici di Montecitorio. E lo sgarbo istituzionale di Berlusconi che legge la lista dei suoi ministri? E il gelo di FDI? Paolo Barelli, altro deputato in quota Forza Italia prova a sminuire la faccenda e Giorgio Mulé scelto per essere il nuovo vicepresidente alla Camera di FI, si trincera dietro un “ho già espresso la mia posizione “.

Verso il nuovo Governo, Berlusconi vede Nordio e poi pranza con Salvini

Intanto al Senato entrano senza dichiarare Anna Maria Bernini e Licia Ronzulli. La stampa assedia uno degli ingressi, si sparge la voce che Silvio Berlusconi potrebbe tornare dalle parti di Palazzo Madama. Ma alle 15.28 , telefono in mano e passo veloce esce Matteo Salvini. Dove andra’? Chiedono i giornalisti. Un minuto dopo ecco la risposta, arriva in una nota diramata dalla Lega. “Pranzo tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi a Villa Grande. Il leader della Lega è in costante contatto con tutti gli alleati.” Resta in contatto con tutti gli alleati, quindi il segretario del Carroccio vedrà o sentirà anche Giorgia Meloni? Tornando al presidente di FI invece, prima del pranzo col segretario del Carroccio, incontra Carlo Nordio, il guardasigilli che Giorgia Meloni vorrebbe nel nuovo esecutivo. Tema dell’incontro: il ministero della giustizia.

Intanto le due Camere procedono con le votazioni delle vicepresidenze. Il Terzo Polo, notizia che era stata ampiamente riconfermata da Carlo Calenda e Matteo Renzi, non prende parte alle votazioni. “Colpa degli accordi, per spartirsi le poltrone, tra Pd e M5S”. In Transatlantico Matteo Richetti, capogruppo alla Camera per Azione -IV dirà “Dopo questa esclusione auspichiamo che la presidenza di una commissione di garanzia, Vigilanza o Copasir, vada al Terzo polo”.

Verso il governo, elette vicepresidenze delle Camere: 2 nomi per FI, uno per Lega e FDI

A pomeriggio inoltrato dai catafalchi escono i nomi, certi della giornata parlamentare. Saranno Mariolina Castellone del Movimento 5 Stelle e Anna Rossomando del Pd i vicepresidenti del Senato in quota opposizione. Maurizio Gasparri (FI) e Gianmarco Centinaio (Lega) quelli della maggioranza. Alla Camera espressione della maggioranza invece Rampelli (FDI) e Mule’ (FI); per le opposizioni.

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