E’ il giorno delle elezioni dei capigruppo. I partiti, tutti, vanno sulle riconferme dei nomi. Tranne Forza Italia. Alessandro Cattaneo Alla Camera, Licia Ronzulli al Senato. E Berlusconi giunge a sorpresa a Palazzo Madama, e stavolta dichiara “La signora Meloni mi ha chiesto di essere suo consigliere”. Sul ministero della Giustizia aggiunge “Scelta giusta Casellati”. Smentita sule voci di rapporti ripresi con Putin.
“Sono al Senato dove, con i senatori di Forza Italia, abbiamo appena acclamato la nuova capogruppo, la senatrice Licia Ronzulli. Buon Lavoro”. Foto di rito ad immortalare il momento. Insomma la “preferita” del Cavaliere dentro FI non ha ottenuto un ruolo di governo come più volte chiesto da Silvio Berlusconi, due giorni fa arriva infatti il passo di lato, ma oggi il presidente di FI indica la strada da seguire ai suoi.
Alessandro Cattaneo capogruppo alla Camera, Licia Ronzulli a Palazzo Madama. Berlusconi si affida prima ad una lettera, e poi arriva a sorpresa in Senato. E se ieri il Cav, per il faccia a faccia con Giorgia Meloni era arrivato in ritardo, e sia in entrata che in uscita aveva preferito non parlare, oggi invece Berlusconi ha dichiarato eccome.
Voleva assicurarsi che davvero in Senato, soprattutto, le cose sarebbero andate come da lui “imposto”? La faida tra falchi e colombe lo preoccupa fino a questo punto? Oppure Berlusconi voleva semplicemente fornire una versione ufficiale su quanto accaduto, a partire dallo scorso giovedì in occasione della elezione di Ignazio La Russa? A, b e c. “In Forza Italia c’è profonda amarezza perchè a parità di lettori della Lega, il modo in cui sono stati distribuiti i collegi uninominali ci ha portato 20 deputati in meno e 10 senatori in meno”.
Dice Berlusconi ai cronisti che lo incalzano. Poi fornisce la sua personalissima spiegazione sulla mancata risposta di buona parte dei forzisti, durante la prima chiama Senato. “Per questo non io ma i miei senatori hanno voluto dare un segnale su questo tema chiedendo pari dignità alla Lega”.
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Governo, Berlusconi “Ho chiesto io di andare dalla Meloni” e su nodo Giustizia “Casellati la scelta giusta”
Ha aggiunto ancora il Cav “I senatori di FI erano convinti di votare per La Russa al secondo turno, quindi non c’era nè scostamento di programmi nè sulle persone nè sul centrodestra”. A questo punto Berlusconi tira fuori l’orgoglio, quello che secondo molti ha dovuto ingoiare ieri andando a Canossa, nella casa della giovane alleata alla quale in qualche modo ha dovuto cedere il testimone.
“Io sono il fondatore del centrodestra, sono colui che deve tenerci di più all’unità del centrodestra”. Le dichiarazioni di giornata non si chiudono lì, anzi riaprono a nuove strade, per la costruzione della squadra di governo, e ridisegnano scenari sugli appunti incriminati, che stavano per portare alla rottura tra il Cav e Giorgia Meloni. “La signora Meloni – la chiama così entrando in Senato il presidente Berlusconi – mi ha chiesto di essere suo consigliere”.
Berlusconi chiude il caso appunti su Meloni
Ma è uscendo da Palazzo Madama, prima di recarsi negli uffici della Camera, che Berlusconi si ferma di nuovo a rispondere alle tante domande dei giornalisti. “Non sono andato a Via della Scrofa per chiedere perdono, sono stato io a chiedere di andare”. A quel punto il quesito successivo al quale fornire delucidazioni è uno e uno soltanto: ma gli appunti sul foglietto che non è sfuggito ai fotografi appollaiati in Senato? “Erano i miei appunti, che ho fatto mentre tutti i senatori , uno dopo l’altro parlavano. Il mio giudizio era su un altro foglio ed era assolutamente positivo”
I minuti passano e le parole di Silvio Berlusconi continuano ad essere battute dalle agenzie. Il Cav oggi ha voglia di rilanciare. E poichè la mattinata era partita col nodo Giustizia da sciogliere e il braccio di ferro tra FDI e FI, ecco che il presidente di FI con le sue dichiarazioni non smentisce le indiscrezioni riportate dai quotidiani “Il ministro della Giustizia sarò Nordio? No, lo incontro oggi, ma c’è la ex presidente del Senato Elisabetta Casellati, su questo c’è accordo assolutamente”. Berlusconi anche su questo capitolo non si ferma qui e aggiunge “Meloni ha suggerito, c’è Nordio che è bravissimo, magari ti convinci che è la scelta giusta, ma io sono già convinto che la scelta giusta è Casellati perchè conosco le cose che si sono da fare per la riforma della giustizia”.
Putin-Berlusconi rapporti smentiti
Dopo l’ingresso di Berlusconi alla Camera, arriva anche Carlo Nordio che con Francesco Lollobrigida si recherà negli uffici di Giorgia Meloni. Intanto in una nota interna a Forza Italia il presidente Silvio Berlusconi smentisce la notizia su una presunta ripresa dei rapporti con Vladimir Putin. Il Cav ha raccontato ai parlamentari una vecchia storia relativa a un episodio risalente a molti anni fa. Ma la giornata di Silvio Berlusconi si chiude in pompa magna, con tanto di barzelletta e sgrammaticatura istituzionale, perchè uscendo dagli uffici della Camera, dà per fatta la lista dei ministri ed anticipa quelli in quota FI: Tajani agli Esteri e vicepremier, Anna Maria Bernini alla Pubblica Amministrazione, all’ambiente Gilberto Pichetto Fratin, all’Università Gloria Saccani e alla Giustizia la Casellati. Se i nomi fatti da Silvio Berlusconi saranno rispondenti alla realtà, che tra qualche giorno verrà presentata al Capo dello Stato, bisognerà capire se Giorgia Meloni invece avrà gradito o meno questo oggettivo passo in avanti, arrivato a meno di 24 ore dalla tregua siglata pubblicamente.