Nel giorno in cui alle due Camere vengono eletti i vicepresidenti, l’agenzia LaPresse diffonde un nuovo audio di Silvio Berlusconi all’assemblea di FI alla Camera. “Zelensky secondo me…lasciamo perdere, non posso dirlo”. Applausi da una parte dei parlamentari. Le opposizioni insorgono. Calenda e Conte “Tajani non sia ministro degli Esteri”. In serata nota durissima della Meloni “Il governo puo’ anche non nascere”
“Io non vedo come possano mettersi ad un tavolo di mediazione Putin e Zelensky. Perchè non c’è nessun modo possibile. Zelensky, secondo me…lasciamo perdere, non posso dirlo”. E scrosciano applausi. Le parole sono di Silvio Berlusconi.
L’audio lo diffonde l’agenzia di stampa LaPresse. Quando e dove è accaduto tutto ciò? Passo indietro alla giornata di ieri quando il presidente di Forza Italia aveva, tra Camera e Senato “intrattenuto” lungamente e a più riprese i giornalisti. Barzelletta compresa. Le letterine di Putin e Giorgia meloni che gli avrebbe chiesto a via Della Scrofa di essere suo consigliere. Il caos scoppiato 24 ore fa e destinato a far discutere e reagire anche le diplomazie internazionali, sembrava poter essere se non superato completamente quantomeno metabolizzato con la giornata di oggi.
Alla Camera e al Senato si eleggevano le vicepresidenze; Salvini pranzava con Berlusconi che prima di incontrare il segretario della Lega, vedeva Nordio e si convinceva del suo nome come ministro della Giustizia. Giorgia Meloni lavorava in silenzio.
Berlusconi, nuovo audio. Insorgono le opposizioni “Tajani non puo’ essere ministro degli Esteri”
Lo scenario cambia di nuovo però dopo le 17 del pomeriggio, quando l’agenzia di stampa irrompe col nuovo e clamoroso audio. Il tam tam a dire la verità tra addetti ai lavori, era partito già qualche ora prima. E alle 18, le nuove parole di Silvio Berlusconi sono sulla bocca di tutti. “Sapete com’è avvenuta la cosa della Russia? Anche su questo vi prego però il massimo riserbo. Promettete?”.
Già la consegna del silenzio, la promessa di mantenere il massimo della riservatezza. Lo chiede ieri ai suoi Silvio Berlusconi durante la riunione dell’assemblea di Forza Italia alla Camera per l’elezione dei capigruppo Cattaneo e Ronzulli. Ovviamente, vale per ieri come per oggi, quella promessa è stata infranta. Ovviamente la stampa fa il suo lavoro. Resta il problema interno a FI. La storia dei falchi e delle colombe, continua a seminare zizzania e a destabilizzare gli equilibri del centrodestra.
Prosegue Berlusconi nell’audio diffuso da LaPresse “La cosa è andata così: nel 2014 a Minsk, in Bielorussia, si firma un accordo tra l’ Ucraina e le due neocostituite repubbliche del Donbass per un accordo di pace senza che nessuno attaccasse l’altro. L’ucraina butta al diavolo questo trattato un anno dopo e comincia ad attacare le frontiere delle due repubbliche. Le due repubbliche – dice il Cav nel suo racconto –subiscono vittime tra i militari che arrivano, mi si dice 6/7mila morti. Arriva Zelensky, triplica gli attacchi alle due repubbliche”.
Poi arriva il momento in cui il Cav fornisce la versione, la sua versione, sul perchè Putin abbia deciso di invadere l’Ucraina “E’ entrato in Ucraina e si è trovato di fronte ad una situazione imprevista e imprevedibile di resistenza degli ucraini, che hanno cominciato dal terzo giorno a ricevere soldi e armi dall’Occidente. E la guerra, invece di essere una operazione di due settimane è diventata una guerra di. duecento e rotti anni”.
Ma i colpi di scena dell’ennesima giornata di passione, non si fermano all’audio, perchè poco dopo la sua diffusione Silvio Berlusconi chiama in diretta durante lo speciale condotto da Enrico Mentana. Il Cav parla direttamente col direttore del tg di La7. Il suo intervento, come riportato dallo stesso Mentana, serviva per inquadrare meglio quanto ascoltato in quell’audio.
Ovvero la preoccupazione generale riguardo al clima che si è creato nel rapporto tra Russia, Europa ed Occidente. Altro elemento di preoccupazione, dice Mentana continuando sempre a citare Berlusconi, il fatto che di tutta questa situazione, negli anni soltanto la Cina abbia continuato a beneficiarne.
Le parole su Putin e contro Zelensky infiammano le opposizioni che insorgono e dichiarano. Il leader del M5S è il più duro “Inaccettabile che Forza Italia esprima il ministro degli Esteri”, sulla stessa posizione il segretario di Azione Carlo Calenda. “Le dichiarazioni di Berlusconi sono gravissime, incompatibili con il posizionamento dell’Italia e dell’Europa”. Dice il segretario del Pd Enrico Letta che poi aggiunge “Il governo Meloni sta nascendo sotto il segno della peggiore ambiguità”. Arriveranno poi tante altre dichiarazioni a cercare di stemperare il clima e di riallineare le posizioni del centrodestra verso l’atlantismo e la vicinanza a Zelensky e al popolo ucraino. Arrivano però pure le pesanti parole di Licia Ronzulli, neocapogruppo in Senato per FI, colei che aveva creato più di un caso politico con Giorgia Meloni. “E’ spregiudicato, per non dire criminale che qualcuno tra i 45 eletti alla Camera possa prestarsi a riferire parole del presidente, che andavano contestualizzate”.
Berlusconi, nuovo audio. Giorgia Meloni “Il governo può anche non nascere”
A fine serata, Giorgia Meloni rompe il silenzio con una nota durissima che ricorda la posizione atlantista del governo che sta per nascere, linea dalla quale non è possibile prescindere al punto da mettere in discussione l’inizio dello stesso esecutivo. “Chi non fosse d’accordo con questo caposaldo non potrà far parte di questo governo a costo di non fare il governo”. Una risposta chiara a Silvio Berlusconi, al suo audio, ai parlamentari di FI che hanno applaudito al suo discorso. Domani al Colle partono le consultazioni , al pomeriggio dopo le 17 andranno Terzo Polo, M5S e Pd. Venerdì mattina alle 10.30 andrà unito tutto il centrodestra.