Pesto ritirato dal mercato: allerta del Ministero | Perché è dannoso per la salute

Dopo il richiamo per listeria per alcuni prodotti alimentari, ora il Ministero della salute ritira dal mercato il pesto di finocchietto. Ecco perché è dannoso per la salute 

Il ministero della salute ed Eataly hanno segnalato anche il richiamo in via precauzionale di un lotto di pesto di finocchietto selvatico a marchio Alicos. Nel prodotto sussiste un alto rischio di Clostridium botulinum, ovvero una potenziale proliferazione di flora batterica pericolosa dovuta ad una non corretta acidificazione del prodotto con un pH fuori dagli standard.

botulino pesto
Rischio botulino nel pesto di finocchietto selvatico, ritirato (Pixabay)

In soli tre giorni, sul sito del Ministero della salute le segnalazioni per prodotti alimentari contaminati e ritirati dal mercato sono in totale due. Se il Gorgonzola Dolce DOP – richiamato per rischio microbiologico (listeria) – era commercializzato solo nei punti vendita Eurospin, i vasetti di pesto erano destinati alle catene di grande distribuzione.

Ma i prodotti richiamati per contaminazione sono diversi. La lista non smette di allungarsi: dai wurstel ritirati per listeria che hanno portato nel corso dei mesi passati anche al decesso di 6 persone. Fino al ritiro dei tramezzini salmone e maionese, ai pancake al cioccolato e al prosciutto cotto, tutti con rischio microbiologico.

Pesto di finocchietto ritirato dal mercato | Ministero: altamente nocivo per la salute umana

I vasetti di pesto di finocchietto selvatico a marchio Alicos, sono pericolosi se ingeriti dai consumatori che, inavvertitamente, hanno acquistato il prodotto nei supermercati che ne distribuivano la marca. Il motivo che è conseguente al richiamo da parte del Ministero della salute è la possibile proliferazione di flora batterica pericolosa (botulino) dovuta a una scorretta acidificazione del prodotto.

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Botulino nel pesto di finocchietto, ritirato dal mercato dal Ministero della salute (immagini rete)

Come riporta il Ministero nella nota pubblicato sul sito del Governo: “Il prodotto NON deve essere consumato e deve essere reso presso il punto vendita di acquisto”. I vasetti contaminati sono prodotti dalla ditta Alicos srl di Trapani per conto di alcune grandi catene di distribuzione. Il prodotto è transitato anche in una piattaforma di vendita nazionale e on line.

I vasetti di pesto di finocchietto selvatico sono quelli da 190 grammi che arrecano il numero di lotto 15ST22 e il termine minimo di conservazione (Tmc) alla data: 15/09/2024. Il consumo di uno dei vasetti di questo pesto può risultare potenzialmente dannoso per la salute umana. Come riporta anche il Corriere, nel frattempo, sono in corso gli accertamenti delle ASL per valutare l’estensione dell’allerta sul territorio regionale ed extra regionale.

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