Franco Gatti, addio al celebre artista | Lo storico membro dei Ricchi e Poveri aveva 80 anni

Franco Gatti è morto all’età di 80. Una nota dell’ANSA comunica il decesso: musica in lutto. Immediato il cordoglio dei Ricchi e Poveri.

Franco Gatti, al contrario di quanto dice il suo cognome, non aveva sette vite. Se ne faceva bastare una per cercare di dare il meglio. Ci è riuscito con quella che era la sua più grande passione: la musica. Il massimo lo ha dato con i “Ricchi e Poveri”, molto più di un gruppo per lui. Una vera e propria famiglia con cui ha condiviso anche i momenti più bui. Di luce ce n’è stata tanta.

Franco Gatti Ricchi e Poveri
Franco Gatti, addio al celebre membro dei Ricchi e Poveri (Screenshot Google)

A partire da quella dei palcoscenici di mezza Italia, l’altra metà arrivata con il tempo non sempre galantuomo, che applaudivano quella band che tanto faceva emozionare. Una sorta di ABBA, per musicalità e armonie, nostrani: i “Ricchi e Poveri” cantano la vita, per questo piacciono molto ancora oggi. Quel gusto di ballata che entra dentro con garbo e irriverenza. L’ossimoro più riuscito della musica italiana.

Franco Gatti, addio allo storico membro dei Ricchi e Poveri: il cordoglio della band

Franco Gatti, però, era e resta molto di più: rimane l’uomo che scriveva appunti su qualsiasi cosa, ispirazioni che lo aiutavano a vedere le cose da un’altra prospettiva. Quella che gli ha fatto dire basta fino al 2020, quando la reunion sul palco dell’Ariston con gli altri colleghi divenne realtà.

Ricchi e Poveri Franco Gatti
Addio al noto artista, aveva 80 anni (Screenshot Google)

Nel 2013 l’evento che lo ha cambiato: la morte improvvisa di suo figlio, lo spaesamento e la malattia a sua volta. Una concatenazione di eventi che portano all’oggi: una contemporaneità smarrita, la sua, che sconta anche qualcosa di impensabile. Come la lotta al Covid, subito dopo quella – mai cessata – al morbo di Crohn.

Condizione che si era aggravata subito dopo una cura al cortisone, scelta obbligata a un bivio imprescindibile. Gatti è morto senza rimpianti. Il peggio, forse, resta per chi soffre: “Se ne va un pezzo della nostra vita”, scrivono i “Ricchi e Poveri”. Quel che resta del giorno è una nuova alba, sorgerà con lo sguardo attento del Baffo (come lo chiamavano simpaticamente) un po’ più in là.

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