Buffon torna a parlare della Juventus. Il portiere analizza la crisi dei bianconeri, ospite su DAZN, a SuperTele. Frecciata ad Allegri.
Futuro da dirigente. Buffon non sa ancora quale strada prenderà, ma parla già da manager affermato o comunque da chi sa il fatto suo. L’estremo difensore sta dando il meglio con il Parma, ma è consapevole anche del fatto che quello con i Ducali sarà il suo ultimo giro di giostra. Anche se Ilaria D’Amico ammette: “Dice sempre che smette, ma poi non lo fa mai”. Un uomo che vive di calcio, per rendersene conto basta guardare la sua ultima apparizione in veste di “opinionista” a SuperTele.
La trasmissione di DAZN, condotta da Pierluigi Pardo, ha messo in mostra le competenze del portiere soprattutto in fatto di analisi. Immancabile la sua prospettiva sui portieri italiani: “In Serie A – ha sottolineato – vedo molto bene Provedel”, scacciando qualche remora degli scettici che, specialmente nella prima parte del campionato, hanno sottovalutato l’estremo difensore.
Testa al presente, ma con lo sguardo verso il futuro: inevitabile affrontare il tema Juve. Stimolante e scottante allo stesso tempo. I bianconeri, per lui, rappresentano la felicità: sono quelli che gli hanno permesso di spiccare il volo in Italia e in Europa, molto ha dato anche lui. Anni bellissimi che lo hanno portato ad essere tra i senatori di questo club. La Juve per l’estremo difensore è qualcosa di importante. Quasi viscerale.
Ecco perché parlare della crisi bianconera lo mette in difficoltà: se potesse, scenderebbe in campo lui (magari aiuterebbe anche), ma giocatori e società dovranno cavarsela da soli. Anche se Buffon non risparmia qualche direttiva. Anche critiche, in parte, ma sempre costruttive. La Juve, per il campione, è sempre la “storia di un grande amore”. In ogni passione, però, ci sono i momenti bui: Buffon non risparmia la stoccata al collettivo tirando dentro anche Allegri.
Se Agnelli lo difende, Buffon – al contrario – non ci va leggero: “Allegri dovrà essere bravo – sottolinea – a ritrovare il polso della situazione che adesso sembra non avere. Non è la prima volta che succede. Spero che i ragazzi sappiano rialzarsi quanto prima”. Buffon, dunque, confida nel futuro ma non risparmia qualche stoccata. Segno che il tecnico gode di ottima fama, ma evidentemente gli screzi nello spogliatoio sono veri: il “polso della situazione” – citando Buffon – passa da lì. L’estremo difensore ha rotto ogni tipo di barriera, invece di sistemarle come farebbe in campo, per cercare di guardare oltre le apparenze. Quel che ha visto non dev’essere stato edificante.
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