Ancora episodi di scellerata violenza giovanile per le strade italiane. Il più recente a Bologna al centro commerciale, dove le autorità hanno ricorso alla militarizzazione della zona, teatro ormai di ricorrenti scontri tra baby gang.
Sembra ormai diventato un assurdo rito quello che ogni sabato pomeriggio al centro commerciale Gran Reno di Casalecchio di Reno va in scena, con bande di minorenni intente a picchiarsi e postare video degli scontri sui social.
La situazione a Bologna è diventata ormai una emergenza di sicurezza pubblica. E il fatto più preoccupante è che questi giovanissimi non temono neanche la reazione delle forze dell’ordine. E’ di qualche settimana fa la provocazione lanciata ai carabinieri da parte di un teppistello che ha osato saltare con i piedi sul cofano dell’auto dei militari dell’Arma.
Non solo risse e scontri, oltre che danni causati da certe bravate. Quello che allarma è anche l’emulazione di questi episodi che vengono postati sui social, tali da essere presi ad esempio da altri coetanei. I filmati diventano così virali che finiscono per costituire il movente principale per le risse a cui i ragazzini vi partecipano, anche dopo aver percorso centinaia di chilometri. Le forze dell’ordine hanno quindi messo in campo delle contromisure e, con riferimento al caso bolognese, hanno militarizzato la zona. Analoghi provvedimenti sono stati adottati all’Unipol Arena in concomitanza del concerto del rapper Marracash. Una situazione che ha spaventato anche gli esercenti.
Il Gran Reno, di cui è stato proprietario Berlusconi, è ormai ridotto ad una delle zone più pericolose di Bologna. Qui nel 1993, in occasione del ballottaggio al Comune di Roma, il Cavaliere lanciò l’endorsement per Gianfranco Fini, sdoganando così la destra italiana fino ad allora ostracizzata nel panorama politico italiano. “
Ogni sabato qui vengono i nuovi ragazzi, quelli che non sono mai venuti prima, e fanno casino” –dice all’Ansa un giovane. “[..] vogliono fare i fighi, perché il Gran Reno è andato anche in tv, alcuni arrivano perfino da Ravenna e da Napoli” – continua. Mentre un altro dice: “Le baby gang hanno rovinato questo posto”. Adesso l’intera area è stata blindata con la presenza di centinaia di agenti e militari di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e con l’ausilio di numerosi addetti privati alla sicurezza. Sul terreno anche unità cinofile impiegate nei controlli.
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