Continuano ad emergere dettagli inquietanti sul caso della dodicenne francese ritrovata morta in un baule. La piccola Lola era andata a scuola come tutte le mattine ma all’uscita alle ore 15 non è tornata a casa. La scuola media Georges-Brassens era proprio dietro il suo palazzo e infatti quando non è arrivata, il padre si è allarmato.
Portiere nello stesso palazzo in cui la piccola Lola viveva con la sua famiglia, il padre ha iniziato a cercarla davanti scuola. Chiedendo agli amichetti e agli altri genitori se l’avessero vista. La speranza era che si fosse allontanata volontariamente per seguire un’amica o per passare qualche minuto ai giardinetti, per giocare.
Però, dopo un po’, con l’ansia e i un brutto presentimento che cresceva, il papà ha avuto l’idea di controllare le telecamere del palazzo. Ed è lì che compare per la prima volta una donna che avrebbe afferrato Lola per un braccio e l’avrebbe tirata per farsi seguire. Dalle immagini si vede che la ragazzina sembra spaventata, ma non al punto da divincolarsi e scappare. I genitori, a quel punto hanno diramato un allarme.
La madre aveva postato un messaggio su Facebook: “Avviso rapimento di nostra figlia Lola visto l’ultima volta alle 15:20 in compagnia di una ragazza che non conosciamo nella nostra residenza. È vestita con jeans bianchi, un maglione bianco con cappuccio e il suo zaino grigio. Aiutaci a trovarla”. E la polizia si era subito messa sulle tracce della donna misteriosa.
Il corpo della piccola Lola è stato poi ritrovato venerdì sera tardi in un baule, nel diciannovesimo arrondissement di Parigi. È stato un senza tetto ad avvisare la polizia che ha, così identificato la piccola e ha dovuto avvisare i genitori del tragico ritrovamento. Ora gli investigatori stanno seguendo diverse piste, ma già emergono dei dettagli inquietanti.
Secondo alcune testimonianze di residenti del quartiere intorno a rue Maini, dove è stato ritrovato il corpo, una signora avrebbe chiesto a più persone di aiutarla a trasportare un baule molto pesante. In particolare, avrebbe chiesto a un uomo e quando lui ha rifiutato, la donna lo ha trascinato da sola, infilandolo in un’auto, una Dacia Lodgy. “L’abbiamo vista entrare nell’edificio, era tutta sola, dopo che è uscita un po’ più lontano. L’abbiamo vista mezz’ora dopo con un baule, parlava un po’ con tutti, sembrava un po’ pazza“, hanno raccontato ieri ai media francesi i residenti della zona.
“Mai nella vita avremmo potuto pensare che ci fosse un cadavere, altrimenti l’avremmo fermata subito“, hanno detto altri residenti. Il racconto dei testimoni era stato subito verificato anche delle immagini di una telecamera di video sorveglianza che hanno inquadrato perfettamente la donna.
La gendarmerie ha avviato le ricerche e questa mattina l’hanno individuata prelevata a Bois-Colombes, una delle banlieue a nord-ovest della capitale francese. Si tratta di una ventiquattrenne la cui identità è ancora ignota. La donna è stata arrestata e sottoposta a visita medica psichiatrica. Insieme a lei, la polizia ha arrestato altre sette persone, ma non è chiaro con quali accuse né in che modo siano coinvolto nella vicenda. Quel che è certo è che sul corpo della piccola Lola ci sono dei simboli strani.
Dall’esame preliminare, il medico legale, infatti, ha individuato dei segni che potrebbero essere uno 0 e un 1, disegnati su alcune parti del corpo. Il dettaglio ha fatto ipotizzare che possa esserci un traffico di organi dietro il rapimento e l’omicidio della dodicenne. Ieri, poi, l’equipe ha eseguito anche l’autopsia completa sul corpo. E sono emersi altri dettagli. Secondo il medico legale, infatti, Lola è morta per asfissia e non per le profonde ferite alla gola. Dagli esami, infatti, sembra che siano post mortem. Probabilmente è rimasta soffocata dal nastro adesivo che i suoi aguzzini le hanno avvolto attorno alla testa.
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