Dal passato dell’ereditiera che ha sempre mostrato una vita splendente e apparentemente senza problemi, spunta un’amara verità che ha raccontato lei stessa in un’intervista al New York Times, per fare in modo che quello che le è successo non accada a nessun altro.
“Quando ero alla Provo Canyon School, nello Utah, sono stata sottoposta con la forza a degli esami medici dal personale dello staff“ precisando: “Personale non medico“, ha esordito l’ereditiera nell’intervista al New York Times.
“Una notte, era molto tardi circa le 3 o le 4 del mattino, io e altre ragazze siamo state prelevate dalle nostre camere e portate in una stanzetta dove un paio di uomini dello staff ci hanno sottoposto a un “esame del collo dell’utero”, così ci hanno detto. Mi hanno fatto sdraiare su un lettino e hanno infilato le loro dita dentro di me“, ha raccontato nella video-intervista con la voce tremante. “Non so perché lo abbiano fatto, ma non erano medici, questo lo so per certo“.
Ha poi rivelato: “È stato spaventoso, ero terrorizzata, questa cosa mi ha bloccata per anni“, spiegando che ancora oggi, il trauma subito si ripresenta. “A volte il ricordo di quello che è successo mi assale all’improvviso e ci penso. Ora guardando a quei fatti con gli occhi di un’adulta, posso decisamente definirli abusi sessuali“.
La Provo Canyon School è un istituto privato dove ragazzi con disturbi del comportamento o problemi psichiatrici vengono seguiti, istruiti ed educati “nel rispetto delle loro esigenze accademiche e terapeutiche“. Paris fu spedita lì a 17 anni dai genitori, Rick e Kathy Hilton, dopo averle tolto le carte di credito e aver tentato invano la strada delle punizioni, sperando di frenare le sue ribellioni adolescenziali mandandola in un collegio dove sarebbe stata curata come fosse una ragazza con disturbi comportamentali.
È rimasta lì per 11 mesi prima di tornare a casa, a New York. Un’esperienza che l’ha segnata per sempre. “Doveva essere una scuola ma le lezioni erano l’ultimo pensiero. Dal momento in cui ci alzavamo la mattina a quello in cui andavamo a dormire la sera, era tutto un urlare, sgridare, rimproverare… una continua tortura per me“, aveva già raccontato l’imprenditrice 41enne nel suo documentario This is Paris, uscito nel 2020.
Nella video intervista è andata però molto oltre. “Avevo attacchi di panico, gridavo ogni singolo giorno. Stavo malissimo, mi sentivo come in prigione“, Quando è uscita dalla scuola la Hilton era maggiorenne, e per anni non ha avuto la forza di parlare apertamente di quanto avvenuto tra quelle mura. “Ero solo felice di esserne fuori, mi vergognavo di quello che era successo e non volevo né ricordarlo né parlarne”.
Oggi però ha trasformato la sua esperienza in impegno sociale e si batte affinché, anche a livello istituzionale, ci sia più controllo sui centri come quello frequentato da lei, e affinché vengano fermati per sempre gli abusi sui teenagers in quel tipo di scuole.
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