Pierluigi Pardo torna su una vicenda di qualche tempo fa. Il conduttore fa chiarezza sul suo addio a Mediaset: la lettera a Berlusconi.
Il sibilo del Biscione torna più forte che mai. È il caso di dirlo per Pierluigi Pardo che si prende un anno di tempo per togliersi qualche sassolino dalla scarpa, più che altro per mettere un punto sulla propria vita e la capacità di guardare avanti senza rimpianti. Proposito sempre più difficile, se non si mette da parte l’orgoglio.
Pardo l’ha fatto dopo 11 anni di servizio a Cologno Monzese con un contributo social in cui spiega come sono andate le cose. A Mediaset hanno apprezzato e ricondiviso il messaggio: pace fatta, dunque. Possibile ritorno. Per ora no, ma in futuro mai dire mai. Cos’è successo tra Pardo e Mediaset è possibile definirlo in quella che doveva essere una missiva da spedire a Piersilvio Berlusconi, dove ci sarebbero stati scritti i motivi del divorzio.
Pierluigi Pardo, la lettera a Piersilvio Berlusconi: com’è andata a Mediaset
Il noto telecronista rende noto questo dettaglio non trascurabile oggi, dopo che quello a Mediaset – per sua stessa ammissione – non è stato l’addio più sereno del mondo: “Un peccato – dice Pardo senza remore – in 11 anni sono stato benissimo e ho trovato una famiglia straordinaria che mi ha cresciuto e supportato”. Parole sincere che servono a creare disgelo perchè il malessere è nato per via di un mancato accordo: Mediaset non avrebbe concesso al cronista la possibilità di lavorare una tantum su DAZN. Questione di esclusiva: la matassa, tuttavia, si è dipanata con chiarezza e il noto commentatore guarda avanti.
Gli spettatori un po’ meno perchè, quando Pardo dice “Mi sono pentito di non aver firmato un contratto in esclusiva”, si mangiano le mani. Quello che Pierluigi Pardo fa a DAZN – in special modo con SuperTele, è una versione approfondita di TikiTaka. Trasmissione che con Chiambretti ha ritrovato lustro, ma non è tornata ai fasti dell’inizio. Quando c’era spazio persino per Wanda Nara nel bel bezzo della querelle Icardi.
Unico aspetto che, nel presente, è rimasto invariato. Se in Argentina le crisi non si risolvono, in Italia qualcuno è capace a mettere un punto. Da Cologno Monzese in poi Pardo ha preso un’altra strada, chissà che non ritorni sulla via che gli ha permesso di spiccare il volo. Stavolta da vero punto di riferimento.