La guerra in Ucraina non si placa, nonostante i vari tentativi: a preoccupare è la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Cosa sta accadendo.
Sarebbero oltre 600 gli insediamenti liberati dai militari ucraini durante l’ultimo mese. Il ministero per la reintegrazione dei territori russi ha parlato di 502 luoghi nella regione di Kharkiv, 75 in quella di Kherson, 43 a Donetsk e 7 nella regione di Lugansk. Non è escluso che il numero possa cambiare con il passare dei giorni.
Mentre i bombardamenti continuano, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha annunciato nuovi programmi sul fronte negoziati. L’obiettivo è stabilire un’area di protezione intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, attualmente controllata dalla Russia. Ad annunciarlo è il direttore dell’Aiea Rafael Grossi.
Guerra Ucraina, Zaporizhzhia ancora sotto attacco | La richiesta del governatore
Nella regione di Zaporizhzhia continuano i bombardamenti e adesso gli appelli aumentano con il passare delle ore. A parlare è il governatore regionale Oleksandr Starukh che non si è tirato indietro, anzi. L’appello rivolto ai residenti è quello di restare nei rifugi durante gli attacchi della Russia. “Attenzione, attacco missilistico del nemico nella regione centrale, andate nei rifugi e restateci!“, ha scritto in un messaggio su Telegram.
Intanto l’Ucraina ha accusato il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) di inazione nel difendere i diritti dei prigionieri di guerra ucraini e lo ha esortato a intraprendere una missione in un campo nell’est del paese occupato dai russi. A riferire la notizia è l’agenzia Reuters. Anche Andriy Yemak è intervenuto sulla questione. “Non capisco perché la missione della Croce Rossa non sia ancora arrivata a Olenivka. Non possiamo perdere altro tempo. Sono in gioco vite umane“, ha ribadito il capo del personale di Zelensky.
Ucraina, Zelensky attacca l’atteggiamento della Russia | VIDEO
Volodymyr Zelensky ha parlato durante il consueto videomessaggio notturno per mostrare a tutti cosa stia accadendo nel Paese. Gli attacchi missilistici non si fermano e la tensione si fa sempre più alta, specialmente intorno alla centrale nucleare che si trova a Zaporizhzhia.
“Abbiamo una forte risposta da parte dell’APCE, che è la prima organizzazione internazionale a designare l’attuale regime in Russia come terrorista. È molto importante che questo sia un segnale politico. Non c’è nulla di cui parlare con questo gruppo terroristico, che si è appropriato della Russia e ha scatenato la guerra più atroce d’Europa degli ultimi 80 anni“, ha spiegato il presidente dell’Ucraina.
Dopo la votazione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite è emersa la chiara volontà della maggior parte dei Paesi del mondo di porre fine al conflitto, nonché di sostenere l’Ucraina. “Il mondo vede cosa sta succedendo. Conosce il prezzo della farsa che la Russia ha inscenato nei territori occupati con il pretesto di falsi referendum. 143 Stati membri delle Nazioni Unite hanno sostenuto la risoluzione, che tutela i principi base della Carta delle Nazioni Unite e condanna la Russia per il tentativo criminale di annettere il nostro territorio. Questo è un numero record di stati che sostengono l’Ucraina oggi. Ma credo che ci sarà di più“, ha ribadito il presidente dell’Ucraina.