Una donna è stata aggredita da un cinghiale mentre portava a spasso i cani. In suo soccorso un tassista: “Gli ho sparato il peperoncino”
Roma sempre più selvaggia. A Colle Salario in via Fiastra una donna a spasso con i cagnolini è stata improvvisante aggredita da un cinghiale inferocito. La scena di panico ha avuto luogo martedì scorso e poteva costare una tragedia.
“Gli ho sparato il peperoncino, ma il cinghiale è rimasto impassibile e i nostri occhi si sono incrociati, è stato terribile”, ha dichiarato Patrizio, l’uomo che ha soccorso la vittima.
Sembrava un tranquillo pomeriggio quando Sabina De Gregorio a passeggio con i suoi sei cagnolini si è vista comparire davanti un cinghiale. L’inquietante incontro si è subito trasformato in una aggressione. L’animale inferocito ha colpito più volte la donna, che nonostante tutto ha cercato di proteggere i suoi amichetti a 4 zampe. “Sentivo la bestia sopra di me, pensavo di morire”, ha detto Sabina, riportando ferite alla testa, al collo e alla schiena. Una vicenda che poteva finire molto peggio, se non fosse intervenuto un tassista del 3570 che passava di lì per caso.
Dalle immagini riprese dalla telecamera dell’auto di Patrizio, è stato possibile ricostruire il tremendo accaduto. “I cinghiali sono apparsi dietro mentre la signora portava a spasso i cani, ha cercato di difenderli, ma il cinghiale l’ha caricata e l’ha fatta cadere a terra”, ha spiegato il 45enne. Le urla di aiuto della vittima, mentre il cinghiale la ferisce ripetutamente, attirano l’attenzione dell’uomo, che si precipita nel tentativo di distogliere la bestia. “La cliente che avevo in auto gridava, sono sceso, cercavo di allontanare i cinghiali urlando e gesticolando, ho cercato di colpire il cinghiale con la guardian angel 3 che porto con me per difesa” – ha raccontato Patrizio. A nulla è servita però la pistola al peperoncino usata contro il mammifero selvatico. “Credo di averlo colpito sulla guancia, ma il cinghiale è rimasto impassibile e mi ha fissato, mi si è gelato il sangue”- ha aggiunto.
L’intervento di Patrizio permette alla donna di riaversi e di precipitarsi alla difesa dei suoi sei cagnolini. “Nonostante ci fosse ancora il pericolo quella donna voleva correre a riprendere i suoi cagnolini – continua il tassista – aveva sangue sul collo, sulle mani”. La concitazione in strada coinvolge anche Cristina, una residente della zona, che armata di due poderosi bastoni decide di unirsi alla lotta contro il branco di cinghiali. Intanto l’aggressione ha causato alla vittima diversi punti di sutura alla testa e una profonda ferita alla schiena.
Dei pericolosi cinghiali si sono invece perse le tracce, anche se in merito un avvistamento avrebbe fatto credere potesse trattarsi di loro. “Non scendo più instrada, ho il terrore – ha commentato Sabina piuttosto scioccata –ora penso alla denuncia, ho un avvocato, ma il giorno dell’incidente i vigili mi hanno detto che non sapevano a chi potessi presentarla”. Di recente un caso analogo ha avuto protagonista una famiglia con il loro cane, quest’ultimo gravemente ferito da uno dei tanti ungulati che frequentano indisturbati la Capitale.
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