Guerra Ucraina, Mosca apre a un vertice Putin-Biden al prossimo G20 di Bali ma precisa: “Per ora nessuna proposta”. E scoppia la polemica sulla presunta mediazione di Elon Musk. Il miliardario nega i contatti con il Cremlino.
Un tweet chiacchieratissimo. Aveva destato scalpore il sondaggio di Elon Musk lanciato sui social per chiedere ai suoi follower un parere sul ‘piano’ che, secondo il patron di Tesla, avrebbe portato alla pace tra Mosca e Kiev. E a creare ulteriore scompiglio è arrivata, poi, l’indiscrezione diffusa dal politologo statunitense Ian Bremmer.
Il fondatore di Eurasia Group ha dichiarato che Musk gli ha rivelato che Putin sarebbe “pronto a negoziare” con Kiev (e con Washington) a patto che la Crimea rimanga annessa alla Russia e a condizione che il Governo ucraino accetti l’annessione alla Russia degli Oblast di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia.
Apriti cielo, ovviamente sui social si è scatenato il finimondo, tra commenti sarcastici, ipotesi, teorie e domande dirette al miliardario sudafricano a cui lo stesso Musk non ha mancato di rispondere. E chi gli domandava se l’indiscrezione di Bremmer fosse reale ha risposto: “No, non è vero. Ho parlato con Putin solo una volta, circa 18 mesi fa, e abbiamo parlato di tematiche aerospaziali”.
La polemica esplode dopo che Musk ha twittato il già citato “piano di pace Ucraina-Russia”. Un piano che ricalcava in larga parte le richieste che i funzionari del Cremlino hanno presentato ripetutamente a Kiev negli ultimi mesi. Il proprietario di Tesla sosteneva che per raggiungere un accordo di pace fosse necessario che Kiev si impegnasse alla neutralità militare, riconoscesse la Crimea come formalmente facente parte della Russia e garantisse un approvvigionamento idrico continuo alla penisola annessa da Mosca nel 2014.
Il tweet di Musk è stato ovviamente accolto con favore dal Cremlino, ma ha suscitato l’ira e l’indignazione dei funzionari del Governo ucraino, incluso il Presidente Volodymyr Zelensky che in un tweet ha puntato il dito contro il miliardario accusandolo esplicitamente di sostenere la causa russa. Ancora più dura la replica dell’Ambasciatore ucraino in Germania Andrij Melnyk che ha scritto su Twitter: “Vaf******o è la mia risposta molto diplomatica per te”.
Di fronte all’apertura di Mosca il Presidente Joe Biden ha replicato in modo abbastanza freddo: no ai colloqui, ma dipende. In un’intervista alla CNN il capo della Casa Bianca si è dichiarato non interessato a negoziare e “nessuno è pronto a farlo”. Ma se Putin “venisse da me al G20 e mi dicesse di voler parlare di Griner lo incontrerei”, ha aggiunto.
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