Diretta guerra Russia Ucraina oggi. Le ultime notizie di giovedì 13 ottobre 2022. Gli aggiornamenti in tempo reale sul conflitto.
232esimo giorno di guerra, l’Assemblea Generale dell’Onu ha adottato una risoluzione che condanna con forza i “referendum illegali” di Mosca e la “tentata annessione illegale” della Russia di 4 Regioni dell’Ucraina. Putin “non può cancellare uno Stato sovrano dalla mappa”, il commento di Biden.
Oggi ad Astana si terrà un bilaterale tra il Presidente turco Recep Tayyp Erdogan e l’omologo russo Vladimir Putin. “Una pace giusta può essere ottenuta attraverso la diplomazia, non ci possono essere vincitori in una guerra e perdenti nella pace”, ha detto il leader turco. Intanto Mosca avverte: “Kiev nella Nato può portare alla Terza Guerra Mondiale”. E Gazprom mette in guardia l’Ue: “Non ci sono garanzie che l’Europa sopravviva a questo inverno con le attuali riserve negli impianti di stoccaggio”.
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20.00 – Maksym Kozytsky è il capo dell’amministrazione militare regionale nella città di Lviv e ha annunciato che la Russia ha lanciato sei razzi nella regione. Le forze di difesa aerea ucraine ne avrebbero abbattuti quattro, ma due dei razzi hanno colpito un bersaglio. Kozytsky non ha specificato cosa è stato colpito dal bombardamento o se ci sono state vittime. “Oggi, il nemico ha lanciato 6 razzi sul territorio della regione di Leopoli. Sfortunatamente, ci sono due colpi. Quattro razzi furono abbattuti dai soldati del PvK Zahid. Grazie alla nostra difesa aerea per il lavoro altamente professionale“, ha dichiarato sui social.
19.20 – La Russia ha dichiarato che aiuterà i residenti a lasciare la regione ucraina occupata di Kherson dopo un appello di un funzionario sostenuto dal Cremlino. A riferire la notizia è l’agenzia France Press citando una dichiarazione del vice primo ministro russo Marat Khusnullin. “Il governo ha deciso di organizzare l’assistenza per la partenza dei residenti della regione di Kherson verso altre regioni del Paese. Forniremo a tutti un alloggio gratuito e tutto il necessario“, ha ribadito.
18.30 – Andriy Yermak è il capo dell’Ufficio della presidenza ucraina che ha twittato una foto e postato un filmato di 20 prigionieri di guerra appena rilasciati. Ucraina e Russia hanno affermato che venti soldati di entrambe le fazioni sono stati rilasciati nell’ambito di uno scambio di prigionieri. Yermak ha affermato che 14 dei soldati provenivano dalle forze armate ucraine, quattro dalle forze di difesa territoriale, uno dalla guardia nazionale e uno dalla marina.
17.50 – In un’intervista a France2 il presidente francese torna ad esprimersi sulla guerra in Ucraina appellandosi all’omologo russo perchè inizi a trattare. “Parlerò con lui ogni volta che sarà necessario”, ha detto il titolare dell’Eliseo. Che sulla possibile escalation nucleare ha aggiunto: “Meno se ne parla, meglio è”.
17.40 – “L’Onu ha inviato un messaggio chiaro“. Sono le parole del presidente americano per commentare il voto delle Nazioni Unite che ha condannato le annessioni da parte di Mosca.
17.30 – “L’inverno sta arrivando“, quindi il “compito” della Nato è consentire alle forze armate ucraine di “condurre operazioni significative anche durante l’inverno e continuare quindi a rifornirli di tutto, dal carburante all’abbigliamento invernale alle tende, sistemi di difesa, veicoli corazzati e artiglieria avanzata”. Lo sottolinea il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, al termine della Ministeriale Difesa a Bruxelles.
17.20 – “È uno scenario sul tavolo ma in ogni caso Putin deve sapere che non accetteremo alcun tipo di minaccia”. Lo ha dichiarato la ministra spagnola della Difesa, Margarita Robles, parlando dello spettro di un’escalation nucleare della guerra in Ucraina a margine della riunione ministeriale della Nato a Bruxelles.
17.10 – “Non siamo parte del conflitto ma continueremo a sostenere l’Ucraina per il tempo necessario“. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al termine della riunione dei ministri della Difesa dell’organizzazione. “Kiev sta facendo buoni progressi sul campo di battaglia“, ha detto Stoltenberg, che ha “accolto con favore” gli annunci di nuovi aiuti militari da parte degli alleati.
17.00 – Andriy Sadovyi è il sindaco di Leopoli che ha pubblicato le immagini della visita in città di Harjit Sajjan, attuale ministro canadese per lo sviluppo internazionale. Leopoli era una delle città la cui infrastruttura elettrica è stata attaccata dalla Russia all’inizio della settimana.
16.33 – Attacco russo sulla Regione di Leopoli. Durante il raid l’Esercito di Mosca ha colpito nuovamente una struttura militare nel distretto di Zolochiv. Lo ha annunciato il Governatore regionale Maksym Kozytskyi precisando che “la proprietà militare è stata distrutta ma non ci sono state vittime”. “Sono stati sparati 3 missili, ma uno è stato abbattuto dalle nostre forze di difesa aerea”, ha aggiunto.
16.24 – “In questo momento, in alcune Regioni, gli utenti potrebbero riscontrare problemi con l’accesso a Internet fisso, che è associato a danni alle reti a seguito di attacchi missilistici“. Lo rende noto il Servizio Statale ucraino per le Comunicazioni, citato da Unian. “In relazione al bombardamento dell’infrastruttura ucraina da parte delle truppe russe, agli ucraini viene chiesto di limitare temporaneamente l’uso del traffico mobile, di disabilitare il download automatico di file multimediali nei Messenger, di passare dal consumo di video al contenuto di testo”, ha aggiunto Kiev.
16.14 – La guerra in Ucraina è entrata in una nuova fase, in cui l’Europa deve finalmente liberarsi della paura della Russia. Lo ha detto il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista al giornale tedesco ZDF heute. “L’Europa non ha ancora perso la paura della Russia”, ha detto Zelensky. “Come reagirebbero i russi a questo? Cosa ha da dire Putin al riguardo? E cosa succederà quando Putin se ne sarà andato un giorno? Queste sono le preoccupazioni dell’Europa”, ha aggiunto il leader ucraino.
16.07 – Dopo aver lamentato la totale assenza di “iniziative degne” tese a favorire i contatti tra Russia e Stati Uniti, il Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha ribadito la disponibilità di Mosca “a prendere in considerazione eventuali segnali di apertura al dialogo da parte degli Usa, se li dovesse ricevere”. Lo riporta la TASS.
15.50 – L’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa ha adottato una risoluzione in cui si chiede di dichiarare “il regime russo come terrorista”. Lo rende noto il membro della delegazione ucraina Oleksii Honcharenko, citato dal Kyiv Independent. La risoluzione ribadisce anche la “necessità di fornire all’Ucraina sistemi di difesa aerea“ e di istituire un “tribunale internazionale per i crimini russi”.
15.41 – L’operazione militare speciale in Ucraina prosegue ma Mosca è “aperta al dialogo per raggiungere i suoi scopi, che non sono cambiati”. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dalla TASS. Rispondendo ai giornalisti durante un punto stampa ad Astana, dove si trova con il Presidente Putin, Peskov ha precisato che durante il colloquio tra il leader russo e quello turco non si è discusso dell’idea di Ankara di organizzare colloqui a cinque tra Russia, Stati Uniti, Francia, Germania e Regno Unito sull’Ucraina.
15.33 – Le autorità russe hanno arrestato alcune persone accusate di aver tentato di sabotare il gasdotto Turkish Stream. Lo ha reso noto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, in un incontro con i giornalisti ad Astana. Lo riporta Ria Novosti.
15.21 – “I passi che Turchia e Russia faranno” in merito agli accordi sui corridoi del grano “disturberanno alcuni ambienti, ma faranno felici i Paesi meno sviluppati“. Lo ha detto il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan dopo l’incontro con l’omologo russo Vladimir Putin ad Astana, in Kazakistan. Lo riporta Anadolu.
13.40 – Kiev respinge al mittente le accuse di Mosca di aver distrutto un condominio lanciando un missile su Belgorod, città russa al confine con l’Ucraina. “La Russia ha lanciato un missile verso Kharkiv, ma qualcosa è andato storto e ha colpito un edificio residenziale a Belgorod, in Russia”, scrive in un tweet il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak. “Ci sarà un’indagine? O punizione? No, a Putin non interessa chi uccidere: ucraini o russi. I propagandisti troveranno rapidamente una falsa spiegazione”, ha aggiunto.
13.31 – Si è concluso dopo circa un’ora e mezza il colloquio ad Astana tra il presidente russo Vladimir Putin e il leader turco Recep Tayyip Erdogan. Lo riferisce Ria Novosti.
13.22 – La risoluzione adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite che condanna i tentativi illegali della Russia di annettere i territori occupati dell’Ucraina è un chiaro messaggio a Mosca. Lo afferma il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, citato da Ukrinform, commentando la risoluzione “Integrità territoriale dell’Ucraina: difendere i principi della Carta delle Nazioni Unite”.
“Oggi, la stragrande maggioranza del mondo ha votato per difendere la Carta delle Nazioni Unite e condannare il tentativo illegale della Russia di annettere con la forza il territorio ucraino”, spiega il Presidente Usa. “La posta in gioco di questo conflitto è chiara a tutti – prosegue Biden – e il mondo ha inviato un chiaro messaggio in risposta: la Russia non può cancellare uno stato sovrano dalla mappa. La Russia non può cambiare i confini con la forza. La Russia non può impadronirsi del territorio di un altro paese. L’Ucraina ha gli stessi diritti di ogni altro Paese sovrano. Deve essere in grado di scegliere il proprio futuro e la sua gente deve essere in grado di vivere pacificamente all’interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti”, conclude.
13.07 – La rete elettrica ucraina “è stata stabilizzata”, dopo i danni causati dai recenti raid missilistici russi. Lo ha annunciato l’operatore ucraino Ukrenergo, in un comunicato in cui precisa che blackout elettrici non sono più previsti ma la popolazione è comunque invitata a ridurre i consumi.
13.01 – “La Turchia rappresenta la via più affidabile per il gas naturale verso l’Ue. L’approvvigionamento di idrocarburi dalla Russia alla Turchia è completamente garantito”. Lo ha detto il Presidente russo Vladimir Putin all’omologo turco Recep Tayyip Erdogan durante il loro colloquio ad Astana, in Kazakistan. Putin ha aggiunto che i prezzi del gas di un eventuale hub in Turchia “potrebbero essere determinati senza influenze politiche”.
12.50 – Se il regime di Kiev continuerà gli attacchi terroristici, la risposta della Russia sarà ancora più dura. Lo ha affermato il Presidente della Duma Vyacheslav Volodin, citato dalla TASS. “In nessuna parte del mondo nessuno negozia con i terroristi. Se gli attacchi terroristici del regime di Kiev continuano, la risposta sarà ancora più dura”, ha scritto Volodin sul suo canale Telegram. “Tutti gli organizzatori e gli autori degli attacchi terroristici devono essere trovati e coloro che opporranno resistenza dovranno essere distrutti”, ha sottolineato.
12.41 – “Accolgo con favore il forte messaggio dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che condanna chiaramente l’annessione illegale dei territori ucraini da parte della Russia e chiede l’annullamento di questi provvedimenti illegali”. Così in un tweet il Segretario Generale dell’Alleanza Atlantica Jens Stoltenberg. “La stragrande maggioranza” dei voti dell’Assemblea “dimostra che la Russia è isolata“. “La Nato è unita e solidale con l’Ucraina”, ribadisce ancora una volta Stoltenberg.
12.37 – L’Esercito di Kiev ha colpito un condominio a Belgorod, città della Russia occidentale vicina al confine con l’Ucraina. Lo ha riferito il Sindaco Anton Ivanov, citato da Ria Novosti.
12.30 – Lapidario il Presidente francese Emmanuel Macron: “Non vogliamo una guerra mondiale”. Lo ha scritto in un tweet precisando che Parigi “sta aiutando Kiev a resistere sul suo territorio” e mai “per attaccare la Russia“. “Putin deve fermare questa guerra e rispettare l’integrità territoriale dell’Ucraina”, ha aggiunto.
12.15 – Le barriere alle catene di approvvigionamento globali devono essere rimosse. Lo ha affermato il Presidente russo Vladimir Putin al 6° vertice della Conferenza sulle misure di interazione e rafforzamento della fiducia in Asia (CICA). “Chiediamo l’eliminazione di tutte le barriere artificiali e illegittime che impediscono il ripristino del normale funzionamento delle catene di approvvigionamento globali al fine di risolvere problemi urgenti nel campo della sicurezza alimentare“, le parole di Putin. Mosca, da parte sua, “sta facendo ogni sforzo per fornire prodotti essenziali ai Paesi che ne hanno bisogno”, ha aggiunto. Lo riporta la TASS.
12.03 – E’ iniziato ad Astana, in Kazakistan, l’incontro tra il Presidente russo Vladimir Putin e l’omologo turco Recep Tayyip Erdogan. Al centro del colloquio tra i due leader gli ultimi sviluppi del conflitto Ucraina. Lo riferiscono i media turchi.
11.51 – Mosca non riconoscerà gli “pseudo-risultati” dell’indagine sulle perdite al gasdotto Nord Stream a meno che all’inchiesta non partecipino specialisti russi. Così il Ministero degli Esteri russo, citato dalla TASS. “Nei giorni scorsi sono stati convocati al Ministero degli Esteri russo i capi delle missioni diplomatiche di Germania, Danimarca e Svezia a Mosca. E’ stato espresso sconcerto per la mancata risposta ufficiale all’appello del Primo Ministro della Federazione Russa Mikhail Mishustin che ha inviato il 5 ottobre alla leadership di questi Paesi la richiesta di coinvolgimento di rappresentanti dei dipartimenti competenti del nostro Paese e Gazprom nell’indagine svolta congiuntamente da Berlino, Copenaghen e Stoccolma sul sabotaggio del 26-27 settembre ai gasdotti Nord Stream 1 e 2“, si legge in un comunicato sul sito del Ministero degli Esteri russo.
11.35 – Secondo il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky la Russia “va isolata diplomaticamente”, perché la diplomazia è uno strumento “potente”. Ma nessuna soluzione diplomatica sarà possibile finché “le armi parlano”, ha aggiunto Zelensky intervenendo in videoconferenza all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa.
11.29 – Oggi i Ministri della Difesa di 14 Paesi alleati della Nato (Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Germania, Ungheria, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi, Norvegia, Slovacchia, Slovenia, Romania, Regno Unito) e della Finlandia si sono riuniti a Bruxelles per firmare una lettera di intenti tesa a favorire lo sviluppo di un sistema europeo di difesa aerea (European Sky Shield Initiative). L’iniziativa mira a sostenere militarmente Kiev attraverso l’acquisizione comune di apparecchiature di difesa aerea e missili da parte delle Nazioni europee.
11.11 – L’Occidente darà una potente risposta militare al possibile utilizzo di armi nucleari da parte della Russia in Ucraina, ma questa risposta non sarà nucleare. Lo ha affermato l’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza Josep Borrell, intervenendo all’inaugurazione dell’Accademia diplomatica europea a Bruges.
“Un attacco nucleare all’Ucraina provocherà una risposta da parte dell’Ue, degli Stati Uniti e della Nato. Non sarà nucleare, ma la sua potenza dal punto di vista militare sarà grande”, ha affermato Borrell. La portata delle misure militari di rappresaglia occidentali presumibilmente “porterà alla distruzione dell’Esercito russo“, ha aggiunto.
11.00 – “L’Ucraina ha bisogno di 57 miliardi di dollari per coprire il deficit di bilancio l’anno prossimo e per ricostruire infrastrutture cruciali ed energetiche”. Questa la richiesta del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenuto in video collegamento alle riunioni del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale.
10.53 – Il Presidente ucraino Volodymir Zelensky è tornato a chiedere sostegno militare ai partner occidentali. In collegamento video all’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa a Strasburgo il leader ucraino ha dichiarato che l’Esercito di Kiev dispone “del 10% delle forze di difesa contro gli attacchi aerei che ci servono”. “La Germania ci ha già fornito un primo sistema di difesa antimissile, gli Usa hanno confermato il loro sostegno, naturalmente aspettiamo che anche Francia e Italia possano aiutarci”, ha aggiunto.
10.41 – Per il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky il mondo intero si limita al solo Occidente e ai Paesi membri dell’Alleanza Atlantica. Lo ha affermato la rappresentante ufficiale del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova a commento delle dichiarazioni del leader ucraino secondo cui “nessuno dei normali leader civili vuole comunicare con la Russia”.
“Questa è la logica neonazista: non considera ‘normali’ i membri non Nato ‘normali’. Secondo Zelensky, il mondo intero è solo l’Occidente. Non c’è altro. Non si accorge nemmeno di come il suo atteggiamento inconscio di superiorità su coloro che differiscono dall’uomo bianco irrompe durante le sue interviste in coma”, ha scritto Zakharova sul suo canale Telegram.
10.33 – “L’adesione dell’Ucraina alla Nato è per noi inaccettabile, può portare alla Terza Guerra Mondiale“. Lo ha detto il vice segretario del Consiglio di sicurezza russo Alexander Venediktov in un’intervista alla TASS. “L’Occidente deve capire che le parole di Zelensky sulla necessità di attacchi preventivi contro la Russia sono un invito alla Terza Guerra Mondiale. Con l’adesione dell’Ucraina alla Nato entrerà in vigore il quinto articolo sulla difesa collettiva”, ha spiegato Venediktov. E “la stessa Nato comprende la natura suicida di questo passo”, ha aggiunto.
10.25 – “La Francia non utilizzerà armi nucleari contro la Russia se Putin deciderà di lanciare un attacco nucleare contro l’Ucraina“. Lo ha affermato il Presidente francese Emmanuel Macron in un’intervista a France 2. Lo riporta NEXTA.
10.17 – “Gli Stati Uniti sono assolutamente impegnati nell’attuazione dell’articolo 5 e nella difesa di ogni centimetro del territorio della Nato se e quando sarà necessario”. Lo ha dichiarato il Segretario alla Difesa americano Llyod Austin intervenendo in conferenza stampa al fianco del Segretario Generale della Nato Jens Stoltenberg, prima dell’inizio della riunione ministeriale in programma a Bruxelles. Austin ha ribadito l’impegno di Washington a “sostenere l’Ucraina per tutto il tempo che sarà necessario” e si è detto “orgoglioso del lavoro che gli Alleati hanno fatto in questi mesi di sostegno a Kiev”.
10.10 – “I principi della Carta delle Nazioni Unite sono saldi mentre la Russia è più isolata che mai. 143 paesi all’Onu hanno condannato i falsi referendum della Russia e il sequestro illegale di terra ucraina. Noi rimaniamo a fianco dell’Ucraina”. Così in un tweet la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
10.00 – Le dichiarazioni del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden sulla sua riluttanza a negoziare con Vladimir Putin non complicano la situazione internazionale, dal momento che questa “non può peggiorare”. Lo ha affermato il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov parlando al canale televisivo Russia-24. “Si parla tanto di chi vuole incontrarci, chi non vuole incontrarci. E’ come se negli Usa si stessero convincendo. Non chiediamo nulla a nessuno e non abbiamo mai rifiutato. Ma nessuno offre iniziative sane“, ha aggiunto Lavrov. Lo riporta la TASS.
09.52 – Colloquio tra il Ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba e l’omologo olandese Wopke Hoekstra. Lo rende noto in un tweet lo stesso Kuleba spigando che nel corso della telefonata i due hanno convenuto “che l’unica risposta al terrorismo missilistico russo è raddoppiare gli aiuti militari, economici e umanitari all’Ucraina”. Il Ministro ucraini si è detto “grato ai Paesi Bassi“ per aver intensificato “gli aiuti militari, anche nella difesa aerea”.
09.44 – “Una pace giusta può essere ottenuta attraverso la diplomazia, non ci possono essere vincitori in una guerra e perdenti nella pace“. Lo ha affermato il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan, parlando al vertice della Conferenza sulle misure di interazione e rafforzamento della fiducia in Asia attualmente in corso ad Astana, in Kazakistan. “Il nostro obiettivo è che il bagno di sangue finisca il prima possibile”, ha aggiunto il leader turco.
09.35 – Sono almeno 63.800 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione su larga scala dello scorso 24 febbraio. Lo rende noto l’Esercito di Kiev nel consueto aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca. Nell’ultimo report si registrano anche 268 caccia russi, 240 elicotteri e 1.182 droni abbattuti. Inoltre le Forze Armate di Kiev riferiscono di aver distrutto 2.511 carri armati russi, 1.556 sistemi di artiglieria e 5.167 veicoli blindati per il trasporto delle truppe. Lo riporta il Kyiv Independent.
09.27 – Si stanno rafforzando nuovi centri di potere e l’Asia svolge un ruolo importante nella transizione verso un mondo multipolare. Lo ha dichiarato il Presidente russo Vladimir Putin in occasione della Conferenza sulle misure di interazione e rafforzamento della fiducia in Asia (Cica) in corso ad Astana. “Il mondo sta diventando un sistema veramente multipolare. L’Asia, dove i nuovi centri di potere si stanno rafforzando, svolge un ruolo importante, se non addirittura fondamentale”, le parole di Putin.
09.17 – Il Presidente russo Vladimir Putin è arrivato nella notte ad Astana, in Kazakistan, dove parteciperà al summit della Conferenza sulle misure di interazione e rafforzamento della fiducia in Asia (Cica). Oggi il leader russo dovrebbe tenere anche un bilaterale con il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Il Cremlino si aspetta da Erdogan una proposta concreta di mediazione sul conflitto in Ucraina. Lo riporta la TASS.
09.09 – “Più il terrore russo si fa audace e crudele, più diventa ovvio per il mondo che aiutare l’Ucraina a proteggere i suoi cieli è uno dei compiti umanitari più importanti per l’Europa“. Lo ha detto il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel consueto video messaggio serale alla Nazione. “Un altro incontro ha avuto luogo oggi nel formato ‘Ramstein’. Abbastanza produttivo. Prima di tutto, hanno discusso dei rifornimenti al nostro Paese di sistemi di difesa antiaerei e antimissilistici. Difendere i nostri cieli è la nostra priorità e credo che riusciremo a far fronte a questo compito”, ha affermato Zelensky.
Nel 232esimo giorno di conflitto tra Mosca e Kiev è arrivata l’adozione da parte dell’Assemblea Generale dell’Onu di una risoluzione che condanna chiaramente i “referendum illegali” di Mosca e la “tentata annessione illegale” della Russia di 4 Regioni dell’Ucraina. Putin “non può cancellare uno Stato sovrano dalla mappa”, ha commentato Biden.
Andrà in scena quest’oggi ad Astana un bilaterale tra il Presidente turco Recep Tayyp Erdogan e l’omologo russo Vladimir Putin. “Una pace giusta può essere ottenuta attraverso la diplomazia, non ci possono essere vincitori in una guerra e perdenti nella pace”, le parole del leader turco. Intanto Mosca avverte che l’entrata di Kiev nella Nato “può portare alla Terza Guerra Mondiale”. E Gazprom mette in guardia l’Ue: “Non ci sono garanzie che l’Europa sopravviva a questo inverno con le attuali riserve negli impianti di stoccaggio”.
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