Quando l’Europa e l’Occidente tutto rivolgono lo sguardo alla guerra in Ucraina, in Estremo Oriente gli aerei di Pyongyang seminano il panico nei cieli al confine con la Corea del Sud. Nuovo conflitto in vista?
Non propriamente una semplice provocazione. L’attivismo militare della Corea del Nord, che non passa soltanto per la questione nucleare, sta occupando la scena in modo sempre più incombente.
Dopo i missili lanciati giorni fa nel cielo del Giappone, adesso il regime di Kim Jong-un alza di nuovo il livello della tensione ricorrendo ad una azione militare alla quale potrebbero seguirne altre. La situazione in Estremo Oriente è ormai incandescente.
Corea del Nord: aerei da guerra sorvolano il confine con Seul
Dieci aerei da guerra di Pyongyang hanno volato in prossimità della linea di ricognizione speciale fissata da Seul sopra il confine, in territorio nordcoreano. Come reazione il Comando congiunto della Corea del Sud ha disposto immediatamente il decollo di jet militari, tra cui i Caccia F-35. Si tratta del secondo episodio nel suo genere in una settimana. Stando a quanto riferiscono le autorità sudcoreane, il regime di Pyongyang avrebbe anche lanciato nella notte un missile balistico, “non meglio identificato” verso il mar del Giappone.
La conferma è arrivata anche da Tokyo, dopo i rilevamenti operati dal Ministero della Difesa nipponico. La Corea del Nord si è resa altresì protagonista del lancio di due missili da crociera a corto raggio nella zona di Samsok. L’accaduto sarebbe da addebitare alla volontà di Pyongyang di attuare “Misure di ritorsione” contro le esercitazioni militari congiunte di USA e Corea del Sud. “Rafforzato il monitoraggio, massima prontezza in coordinamento con gli Stati Uniti”, ha precisato lo Stato Maggiore sudcoreano.
