Giornata di lavoro per Salvini, vede i vicesegretari e i capigruppo del partito. Poi la nota del Carroccio “Per la Lega sarebbe motivo di grande soddisfazione e orgoglio occuparsi con un ruolo rilevante anche di Economia e Finanze”. Intanto sul fronte opposizioni, botta e risposta Calenda-Conte sulla Guerra in Ucraina. In serata la Lega sintetizza in una nota il lavoro del centrodestra.
Le procedure di accredito in Senato per Carlo Calenda, poi subito si fa accompagnare da un commesso in sala Maccari, dedicata al pittore ottocentesco autore degli affreschi. Dentro scatta la lezione di storia romana per il leader di Azione, che domani insieme a Matteo Renzi incontrerà in assemblea tutti gli eletti del Terzo Polo. Ma è fuori da Palazzo Madama che Calenda non perde occasione per mandare messaggi alla futura premier, ad Enrico Letta e al suo avversario politico per eccellenza: Giuseppe Conte, che di lì a poco entrerà da neo eletto alla Camera per le procedure di registrazione e per fare riunione coi suoi.
“Noi vogliamo fare un’opposizione costruttiva. Ma se la Meloni vuole trasformare l’Italia nella Polonia, la nostra opposizione non sarà costruttiva ma sarà durissima anche di piazza”. Queste le dichiarazioni di Carlo Calenda alla stampa. E a proposito di piazza e manifestazioni, ecco cosa aggiunge il neo senatore sulle posizioni del capo del Movimento 5 Stelle sul conflitto in Ucraina “Giovedì non andremo in piazza sotto l’ambasciata russa. Ma organizzeremo una grande manifestazione a Milano, se Conte porterà in piazza le persone che sono a favore della resa dell’Ucraina, non della pace”.
La replica del capo politico del Movimento 5 Stelle non si fa attendere. Dopo mezzogiorno infatti, davanti gli ingressi degli uffici della Camera dei Deputati, un plotone di telecamere e microfoni attende solo le dichiarazioni dell’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che risponde chiaro. “Il problema è che è scomparso il negoziato di Pace, per questo auspichiamo una grande manifestazione di pace, sulla quale non vogliamo mettere il cappello”.
E mentre la folla di cronisti è concentrata esclusivamente sulle parole di Giuseppe Conte, ecco che un solitario Edoardo Rixi, ne approfitta per una passeggiata ed un caffè. Poco prima dalla Lega erano stati diramati due comunicati in sequenza. Nel primo si scriveva “Mattinata di lavoro per Matteo Salvini, che alla Camera ha incontrato i vicesegretari Giancarlo Giorgetti e Lorenzo Fontana, il capogruppo Riccardo Molinari e appunto Rixi”. Sul tavolo la nascita del governo e le emergenze del Paese e i temi più cari per la Lega a partire da bollette, cantieri fermi da sbloccare, sicurezza e autonomia regionale.
Poi la seconda nota, decisamente più politica e dal chiaro messaggio agli alleati di coalizione, ma soprattutto all’indirizzo di Giorgia Meloni. Squadra di governo e nomine dei Presidenti di Camera e Senato, sono ancora lì da sbloccare. “Per la Lega sarebbe motivo di grande soddisfazione e orgoglio occuparsi con un ruolo rilevante anche di Economia e Finanze. Donne e uomini del partito di Matteo Salvini hanno già ricoperto prestigiosi incarichi di governo dimostrando il proprio valore in settori strategici come Interno, Infrastrutture, Sviluppo Economico, Politiche Agricole, Transizione Ecologica, Turismo, Persone con Disabilità o Autonomie.”
Edoardo Rixi infine spiega a modo suo la questione Viminale, un mal di pancia non ancora del tutto guarito per la Lega del segretario Salvini “Per la Lega il Viminale continua ad essere strategico, ma se non fosse così anche il ministero dell’Economia potrebbe essere importante”. Sottolinea Rixi ai microfoni di Free.it . Questione di coesione e soprattutto di equità. Elementi fondamentali per i rapporti nel centrodestra, che dopo Arcore ha in programma un altro vertice. A Roma a Villa Grande Salvini vede il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi.
Poco dopo le 18 al termine di una lunga giornata di incontri e pedine mosse sullo scacchiere del centrodestra, in una nota la Lega riassume il lavoro del segretario Matteo Salvini. “Costante contatto con gli alleati: la Lega non ha pretese né preclusioni, lavora per un’intesa soddisfacente nel centrodestra e conferma di avere le idee chiare sulla propria squadra e sui dossier più urgenti. La coalizione dev’essere all’altezza delle emergenze del Paese e delle aspettative degli elettori: Salvini auspica al più presto un vertice con Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi” conclude.
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