Elisabetta Canalis fa i conti con una brusca battuta d’arresto. La modella e conduttrice spiazzata: decisione inequivocabile.
Elisabetta Canalis ci ricasca. La modella e conduttrice nuovamente al centro della scena per uno scivolone: sembra passata una vita da quando i detrattori hanno preso il sopravvento a causa dello spot sanremese “La mia Liguria” che le è costato non poche polemiche con relative ritorsioni in ambito lavorativo. Ora che le acque sembrerebbero essersi calmate arriva l’ennesima tegola: una svista imprevedibile. Anche se gli esperti parlano di sufficienza: bollano con pressappochismo quanto successo alla Canalis nell’ultima campagna pubblicitaria che la vede protagonista.
Promuovere acqua e the, con la sua professionalità, non dovrebbe essere complicato. Eppure è apparso più difficile del previsto. Impossibile accontentare tutti, ma non si tratta più solo di gusti personali. Il problema è l’approccio in fase di elaborazione e scrittura: la stessa falla che aveva causato disappunto e polemiche in merito allo spot sanremese. Stavolta lo IAP, Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria, censura l’ultima apparizione della modella a causa di parole “fuorvianti” e “fuori luogo”, così viene definito il lavoro d’equipe attorno allo spot andato in onda negli ultimi mesi.
Elisabetta Canalis, lo spot diventa un caso: interviene lo IAP
Inammissibile, secondo l’Istituto, asserire che un bicchiere d’acqua o di the possa sostituire un pasto completo come quello della prima colazione. L’autorità di controllo entra a gamba tesa in una vicenda delicata, la Canalis – inoltre – ha sempre difeso certi atteggiamenti: la tutela della salute e del benessere in primis. Stride, rispetto alla prospettiva offerta dallo IAP, vederla al centro di un equivoco così lampante.
Questo è quanto emerge dalle recenti ricostruzioni. Lo spot, nello specifico, non si vede più da qualche tempo. Non abbastanza per gettarsi alle spalle questa vicenda complessa e anche piuttosto destabilizzante: la modella e conduttrice tornerà con altri progetti, ma la macchia – non solo per colpa sua – resta: l’immagine della Canalis vive di rendita. Un altro paio di richiami e potrebbe non essere più scontato. Perdersi in un bicchiere d’acqua – è il caso di dirlo – non è mai stato così controproducente: ogni sorso un boomerang e a rimetterci non è soltanto la salute.