Guerra Russia-Ucraina oggi. Tutte le notizie di martedì 11 ottobre 2022. Gli aggiornamenti in tempo reale sul conflitto. Cosa è successo
230esimo giorno di guerra, oggi vertice del G7 dopo i pesanti bombardamenti di ieri dell’Esercito russo su diverse Regioni ucraine in risposta all’attacco sul ponte della Crimea. Il Cancelliere tedesco Olaf Scholz ha convocato una riunione urgente al quale parteciperà anche il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky in videocollegamento.
Durante i raid missilistici russi, che hanno preso di mira infrastrutture civili tra cui diverse centrali elettriche, hanno perso la vita 11 civili mentre ammonta a 97 il numero dei feriti. Intanto Washington annuncia l’invio a Kiev di un nuovo pacchetto di aiuti militari con il Presidente Joe Biden che si è impegnato a fornire a Zelensky anche “sistemi avanzati di difesa aerea”.
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19.45 – Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, ha descritto la possibilità di rifornimenti di sistemi missilistici a lancio multiplo a lungo raggio (MLRS) a Kiev come il modo più veloce per far degenerare il conflitto al livello di una guerra mondiale. “Il modo più veloce per intensificare il conflitto in Ucraina fino alle conseguenze irreversibili di una guerra mondiale è fornire agli psicopatici di Kiev un MLRS a lungo raggio“, ha scritto martedì Medvedev sul suo canale Telegram
19.15 – Il governo ucraino ha reso noto oggi di aver completato un nuovo scambio di prigionieri con la Russia. “Oggi si è svolto un altro scambio di prigionieri. Siamo riusciti a liberare 32 dei nostri soldati“, ha scritto sul suo profilo Twitter il capo dell’Ufficio presidenziale Andriy Yermak, aggiungendo che nello scambio Kiev è riuscita ad avere anche la restituzione del corpo dell’israeliano Dmytro Fialka, che combatteva come volontario per l’Ucraina.
Tra i soldati liberati “ci sono ufficiali, sergenti e soldati delle forze armate ucraine. Tutti loro erano in luoghi dove erano in corso aspri combattimenti. Molte di queste persone erano considerate scomparse“, ha scritto inoltre Yermak, postando una foto del gruppo ma senza aggiungere altri particolari.
18.50 – A poche ore dall’incontro ad Astana fra il presidente turco, Recep Tayyp Erdogan, e quello russo, Vladimir Putin, la Turchia ha chiesto alla Russia e all’Ucraina di concordare un cessate il fuoco. Questo “cessate il fuoco“, ha precisato il ministro degli Esteri, Mevlut Cavusoglu, “deve essere deciso il prima possibile“. Erdogan, che ha svolto un ruolo di mediazione cruciale nel raggiungimento dell’accordo sul grano e per lo scambio di prigionieri Russia-Ucraina, nutre da tempo la speranza di
portare al tavolo dei negoziati Putin e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. La tregua sarebbe la base da cui partire.
18.20 – “Condanniamo con forza i bombardamenti sui civili e sulle infrastrutture civili da parte della Russia. Questi bombardamenti devono spingerci a sostenere l’Ucraina con la stessa determinazione che abbiamo avuto finora“, è uno dei passaggi dell’intervento del Presidente del Consiglio Draghi nel corso della riunione in videoconferenza dei Leader del G7.
18.00 – Le autorità ucraine hanno esumato 78 corpi nella regione orientale ucraina di Donetsk, compresi quelli di alcuni minori, tra cui una bimba di un anno seppellita con i familiari. Lo ha reso noto la Procura generale di Kiev, citata da Ukrinform, secondo cui alcuni dei corpi presentavano segni di morte violenta. A Sviatohirsk sono stati esumati 34 corpi, mentre altri due sono stati trovati carbonizzati in un’auto, e altri 44 a Lyman.
17.25 – La Germania avrebbe consegnato oggi all’Ucraina il primo dei quattro sistemi di difesa aerea Iris-T Slm promessi da Berlino. Secondo quanto riporta lo Spiegel, il passaggio è avvenuto oggi vicino al confine tra Polonia e Ucraina. Proprio ieri la ministra tedesca della Difesa, Christine Lambrecht, aveva confermato l’imminente arrivo dell’arma, “per fornire protezione efficace per il popolo ucraino“.
17.15 – Il presidente russo Vladimir Putin ha detto al capo dell’Aiea Rafael Grossi, in un incontro a Mosca, di essere “aperto al dialogo” sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia in Ucraina.
17.00 – “Gli alleati dovranno adottare nuove decisioni per assicurare che non solo utilizziamo le scorte esistenti di armamenti per aiutare l’Ucraina ma anche che siamo in grado di aumentare la produzione di armi e munizioni“, per ricostituire le scorte degli alleati e per continuare ad aiutare l’Ucraina “nel lungo periodo”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, alla vigilia della ministeriale Difesa a Bruxelles. “Più la guerra va avanti, più diventa importante il lavoro con l’industria, perché necessitano di decisioni” per poter fare i necessari “investimenti” per aumentare la produzione.
16.24 – “Non ci può essere alcun dialogo con l’attuale leader russo, che non ha futuro. Dobbiamo riconoscere questa ovvietà”. Lo afferma su Telegram il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky rivolgendosi ai leader del G7. “Ci possono essere colloqui solo con un altro leader della Russia, che rispetti la Carta delle Nazioni Unite, i principi fondamentali dell’umanità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina, o in una configurazione diversa, in modo che il leader terrorista non abbia l’opportunità di influenzare le decisioni chiave”, aggiunge Zelensky. “C’è solo una persona che in questo momento sta bloccando la pace, e questa persona è a Mosca”, conclude.
16.16 – La Russia ha denunciato un raid ucraino nel sud del Paese, nella zona di Belgorod, in seguito al quale 2mila persone sono rimaste senza corrente elettrica. Lo ha reso noto il Governatore locale.
16.08 – La Russia e gli Emirati Arabi Uniti lavorano attivamente nell’Opec+ e le decisioni dell’organizzazione non sono dirette contro nessuno. Lo ha dichiarato il Presidente russo Vladimir Putin sottolineando che le azioni di Russia ed Emirati Arabi sono mirate a stabilizzare il mercato energetico globale. Lo riporta la TASS.
16.01 – La Nato non vede segni di un eventuale utilizzo di armi nucleari da parte della Russia. “La Russia sa che una guerra nucleare non può essere intrapresa e non può essere vinta. Stiamo monitorando da vicino le forze nucleari russe. Non abbiamo notato alcun cambiamento nel dispiegamento delle forze nucleari di Mosca, ma rimaniamo in guardia”, ha detto il Segretario Generale dell’Alleanza Jens Stoltenberg in stampa conferenza prima della riunione dei Ministri della Difesa della Nato.
15.50 – “Putin sta fallendo, la guerra non sta andando come previsto”. Lo ha detto il Segretario Generale della Nato Jens Stoltenberg in conferenza stampa. “La vittoria della Russia in Ucraina sarebbe la sconfitta della Nato e questo non possiamo permetterlo”, ha aggiunto. Lo riporta la TASS.
15.41 – L’Esercito russo ha colpito nuovamente la centrale elettrica di Ladyzhyn nella Regione di Vinnytsia. Sei le persone rimaste ferite e danneggiate diverse attrezzature. Lo ha riferito la compagnia energetica ucraina Dtek, citata dal Kyiv Independent. L’attacco è è stato portato mentre i soccorritori stavano lavorando sul posto dopo un primo bombardamento sulla centrale con droni kamikaze.
15.35 – La settimana prossima la Nato condurrà una esercitazione nucleare, pianificata prima che scoppiasse la guerra in Ucraina. Lo ha reso noto in conferenza stampa il Segretario Generale dell’Alleanza Jens Stoltenberg, precisando che cancellare l’esercitazione in questo momento darebbe a Mosca un messaggio sbagliato.
15.28 – La Russia ha inserito Meta, la società a cui fanno capo Facebook, Whatsapp e Instagram, nella lista di organizzazioni “terroristiche ed estremiste”. Lo riporta la TASS.
15.20 – Il G7 continuerà a imporre costi economici alla Russia e resterà accanto all’Ucraina tutto il tempo necessario. E’ quanto si legge in una bozza del comunicato finale anticipata da Bloomberg. “Abbiamo rassicurato il Presidente Zelensky. Siamo imperterriti e fermi nel nostro impegno a fornire il sostegno di cui l’Ucraina ha bisogno per sostenere la sua sovranità e integrità territoriale. Continueremo a fornire supporto finanziario, umanitario, militare, diplomatico e legale e resteremo fermamente con l’Ucraina per tutto il tempo necessario”, si legge nella nota.
15.11 – I militari russi avrebbero sequestrato il vice direttore della centrale nucleare di Zaporizhzhia Valery Martyniuk. L’annuncio è stato dato da Energoatom su Twitter.
13.54 – Il Presidente russo Vladimir Putin ha avviato a San Pietroburgo i colloqui con l’omologo saudita Mohammed bin Zayed Al Nahyan. Lo riferisce il canale televisivo Rossiya-24, citato dalla TASS.
13.45 – Il Primo Ministro israeliano Yair Lapid ha condannato fermamente il massiccio attacco missilistico russo alle città ucraine avvenuto lunedì 10 ottobre. “Condanno fermamente gli attacchi della Russia alla popolazione civile a Kiev e in altre città dell’Ucraina”, ha scritto Lapid in un tweet. “Invio le nostre più sincere condoglianze alle famiglie delle vittime e al popolo ucraino”, ha aggiunto.
13.26 – In un’intervista rilasciata al settimanale Argumenty i Fakty il Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov è tornato ad affrontare la questione relativa al sabotaggio del gasdotto Nordstream. Alla domanda su chi avrebbe potuto trarre vantaggi dal danneggiamento dell’impianto Lavrov ha risposto che i “primi beneficiari sono gli Stati Uniti e i fornitori del loro costoso Gnl”. Secondo il Ministro russo un altro fatto indicativo è il rifiuto di Svezia e Danimarca di consentire a Mosca e alla società che gestisce il gasdotto di partecipare all’indagine, mentre nessuna obiezione è stata sollevata alla richiesta di Washington di “unirsi al processo”.
13.18 – Gli obiettivi dell’operazione militare speciale russa in Ucraina non sono cambiati. Lo ha dichiarato il Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov in un’intervista rilasciata all’emittente Tv Rossiya-1. “I limiti degli obiettivi che abbiamo fissato durante la nostra operazione militare speciale sono stati delineati dal Presidente Putin, e restano immutati”, ha precisato il Ministro russo.
13.00 – “Gli obiettivi primari degli attacchi russi sono gli impianti energetici. Ne hanno colpiti molti ieri e oggi hanno colpiti gli stessi ed altri nuovi”. Lo scrive il Ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba su Twitter denunciando quella che definisce una “strategia deliberata dalla Russia da mesi”. “Si tratta di crimini di guerra pianificati con largo anticipo e volti a creare condizioni insopportabili per i civili“, sottolinea Kuleba.
12.49 – “Ho avuto una conversazione telefonica con il Premier italiano Mario Draghi. L’ho informato sulle conseguenze del terrore missilistico russo, ringraziandolo per il suo sostegno costante e forte. Abbiamo coordinato le posizioni alla vigilia di importanti eventi internazionali, incluso il summit del G7“. Lo scrive su Twitter il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
12.41 – Mosca è pronta a considerare la possibilità di un incontro tra il Presidente russo Vladimir Putin e quello americano Joe Biden a margine del prossimo G20 e valuterà la proposta nel caso arrivasse. Lo ha detto il Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov durante un’intervista all’emittente Rossiya-1. La Russia, ha sottolineato Lavrov, accoglie sempre con favore qualsiasi proposta di colloquio finalizzata al raggiungimento della pace.
12.33 – Gli obiettivi degli attacchi alle strutture militari e al sistema energetico ucraino sono stati raggiunti. Lo ha annunciato il Ministero della Difesa russo, citato da Ria Novosti. “Oggi le Forze Armate della Federazione Russa hanno continuato a sferrare attacchi massicci con armi aeree e marittime, a guida di precisione a lungo raggio, contro strutture di comando e controllo militari e infrastrutture energetiche dell’Ucraina. Tutti gli obiettivi designati sono stati colpiti“, ha osservato il Ministero russo.
12.19 – Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto al Primo Ministro australiano Anthony Albanese di “aumentare l’assistenza alla sicurezza dell’Ucraina”. Lo rende noto lo stesso Zelensky in un tweet riferendo di una “conversazione proficua”. “L’ho informato sul terrore missilistico della Russia. Ho rilevato l’importanza dell’assistenza alla sicurezza dell’Ucraina e ne ho chiesto il rafforzamento. Il mondo libero è unito nel sostenere l’Ucraina e nell’opporsi all’aggressore!”, scrive Zelensky.
12.11 – Conversazione telefonica tra il Premier Mario Draghi e il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky in vista del vertice G7 di oggi. “Il colloquio si è incentrato sugli ultimi, gravi sviluppi della situazione sul terreno con particolare riguardo agli attacchi missilistici condotti dalle Forze russe contro Kiev ed altre città ucraine. Il Presidente Draghi ha condannato l’inaccettabilità di questi attacchi brutali, che aggravano ulteriormente le responsabilità russe, e ha confermato la vicinanza dell’Italia alle Autorità e alla popolazione ucraine”, riferisce Palazzo Chigi.
12.00 – La Bielorussia “farebbe bene” a non prendere parte al conflitto in Ucraina. A mettere in guardia Minsk è stato il Ministro degli Esteri francese Catherine Colonna che, intervenendo all’emittente radiofonica France Inter ha parlato di possibili sanzioni. “La questione sarà certamente in agenda nelle discussioni del G7“ (che si riunisce quest’oggi da remoto), ha aggiunto il Ministro francese.
11.50 – Le Forze Armate ucraine continuano la loro controffensiva nella Regione di Kherson, gli invasori si stanno ritirando. Lo ha dichiarato il capo del Centro stampa di coordinamento congiunto delle forze di difesa dell’Ucraina meridionale Natalia Gumenyuk, citata dall’Ukrainska Pravda. “Continuiamo a liberare territori, continuiamo a respingere il nemico nella Regione di Kherson. L’Esercito russo sta già cambiando le sue linee di difesa con quelle più arretrate, quelle che erano state equipaggiate in precedenza”, le parole di Gumenyuk.
11.38 – Dopo aver più volte ribadito di non voler partecipare alla “retorica nucleare” dell’Occidente Mosca invita tutte le parti in causa a non gonfiare artificialmente il tema della minaccia atomica. “Faccio un appello attraverso di voi a tutti coloro che sono interessati a questa situazione e argomento e stanno cercando di coprirlo nello spazio pubblico. Non c’è bisogno di surriscaldarlo artificialmente”, ha detto il Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov al canale televisivo Rossiya 1. Lo riporta la TASS.
11.27 – Segnalate esplosioni nella città di Leopoli, nell’Ucraina occidentale. Dopo quello che viene descritto come un “attacco alle infrastrutture” diverse aree della città sono nuovamente senza corrente elettrica. Lo riferisce su Telegram il Sindaco Andriy Sadovyi. “A Leopoli sono state udite esplosioni. Ci sono problemi con l’elettricità”, ha sottolineato Sadovyi, citato dal Guardian.
11.15 – In conformità con la sua dottrina nucleare, Mosca pianificherà misure di ritorsione esclusivamente per prevenire l’annientamento della Russia. Lo ha annunciato il Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, citato dalla TASS.
11.07 – Droni kamikaze russi hanno attaccato questa mattina la centrale termoelettrica di Ladyzhyn, nella Regione di Vinnytsia. Lo ha reso noto il capo dell’Amministrazione militare regionale Serhiy Borzov su Telegram.
11.00 – Le false richieste degli Stati Uniti per la pace in Ucraina si basano sull’ipocrisia e mascherano il tentativo di infliggere una “sconfitta strategica” alla Russia. Lo ha detto la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova commentando le dichiarazioni del coordinatore del Consiglio di sicurezza nazionale Usa per le comunicazioni strategiche John Kirby.
“Il rappresentante del Consiglio di sicurezza nazionale, che ha rifiutato, tra l’altro, di commentare l’attacco terroristico al ponte di Crimea, in un’intervista a uno dei principali canali televisivi americani ha affermato che l’inizio dei negoziati di pace è ostacolato da Russia. Tale retorica è espressa nel contesto delle forniture di armi su larga scala al regime ucraino filo-nazista, che Washington non sembra pensare di fermare, nonostante le buffonate del suo sfrenato cliente a Kiev”, ha affermato Zakharova. “Più a lungo Washington incoraggerà la belligeranza di Kiev, non ostacolando, ma incoraggiando gli attacchi terroristici dei sabotatori ucraini, più problematico sarà trovare modi diplomatici per risolvere la situazione”, ha aggiunto. Lo riporta la TASS.
10.50 – Un punto di svolta nell’operazione militare speciale in Ucraina potrebbe arrivare tra novembre e febbraio. Lo ha affermato il presidente del Comitato per la sicurezza dello Stato bielorusso (KGB) Ivan Tertel in un rapporto sull’attuale situazione militare e politica nel Paese e all’estero. “Se la Federazione Russa porterà avanti la sua campagna di mobilitazione in modo efficace, fornendo alle sue forze l’equipaggiamento tecnico necessario e armi avanzate, le attività militari entreranno in una fase chiave. Secondo le nostre stime, una svolta arriverà tra novembre di quest’anno e febbraio del prossimo anno”, ha precisato Tertel. Lo riporta la TASS.
10.41 – Domani il Presidente turco Recep Tayyp Erdogan incontrerà l’omologo russo Vladimir Putin ad Astana, in Kazakistan. La notizia, anticipata ieri dal portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, è stata confermata oggi da un funzionario del Governo di Ankara. L’incontro si terrà a margine della Conferenza sulle misure di interazione e rafforzamento della fiducia in Asia (Cica) in programma nella Capitale kazaka dal 12 al 13 ottobre.
10.27 – “E’ importante mantenere un canale di comunicazione con il Presidente russo Vladimir Putin”. Lo ha dichiarato il Ministro degli Esteri francese Catherine Colonna intervenendo presso l’emittente radiofonica France Inter. “L’isolamento sarebbe la politica peggiore”, ha affermato Colonna denunciando al contempo i “crimini di guerra commessi dalla Russia di Vladimir Putin” in Ucraina e sottolineando come Mosca “dovrà rendere conto di tutto questo”. Lo riporta Interfax.
10.17 – “Una cosa va capita in tutte le Capitali del mondo. La Russia deve perdere e il Cremlino deve finire in tribunale“. Lo ribadisce su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak secondo cui i “propagandisti che hanno chiesto attacchi missilistici sulle città ucraine devono sedersi sul banco degli imputati”. “Se il male rimarrà impunito l’ingiustizia si moltiplicherà in tutto il mondo”, conclude Podolyak.
10.10 – Il Direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) Rafael Grossi incontrerà oggi a San Pietroburgo il Presidente russo Vladimir Putin. Al centro del confronto il futuro della centrale nucleare di Zaporizhzhia, che il Cremlino ha inserito nella lista degli asset federali.
Il 5 ottobre Putin ha firmato il decreto che sancisce l’appropriazione dell’impianto e delle strutture adiacenti e la creazione di una società che ne garantisca la sicurezza. Un’operazione definita “illegale” dall’Unione Europea che ha chiesto a Putin di ritirare le sue truppe e restituire il controllo della centrale a Kiev. Grossi insiste da settimane per la creazione di una zona di sicurezza intorno alla centrale, per evitare che i continui bombardamenti su Zaporizhzhia (l’ultimo nella notte) possano causare un incidente nucleare.
09.56 – Esplosioni sono state udite questa mattina nelle Regioni di Kiev e Khmelnytsky. Lo ha affermato il vicepresidente della Verkhovna Rada Oleksiy Goncharenko, citato dalla TASS. In precedenza l’agenzia ucraina TSN ha riferito di esplosioni nelle città di Rivne e Krivoy Rog e nelle Regioni di Zaporizhzhia, Odessa e Vinnitsa. Nella Regione di Kiev sono state attivate le difese aeree.
09.47 – Sono almeno 63.110 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione su larga scala dello scorso 24 febbraio. Lo rende noto l’Esercito di Kiev nel consueto aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca. Nell’ultimo report si registrano anche 268 caccia russi, 235 elicotteri e 1.114 droni abbattuti. Inoltre le Forze Armate di Kiev riferiscono di aver distrutto 2.504 carri armati russi, 1.496 sistemi di artiglieria e 5.162 veicoli blindati per il trasporto delle truppe. Lo riporta il Kyiv Independent.
09.41 – “Gli occupanti non possono opporsi a noi sul campo di battaglia ed è per questo che ricorrono al terrore“. Lo ha detto il Presidente Volodymyr Zelensky nell’ultimo videomessaggio alla Nazione ribadendo che “l’Ucraina non si farà intimidire”. “Ora siamo solo più uniti, i terroristi verranno neutralizzati”, ha aggiunto.
09.33 – Sale il bilancio delle vittime dei raid missilistici di ieri delle Forze Armate russe sul territorio ucraino: sono almeno 19 le persone uccise e 105 quelle rimaste ferite. Lo rende noto il Servizio di emergenza statale ucraino, citato dal Kyiv Independent.
09.26 – Questa notte l’Esercito russo ha attaccato alcune infrastrutture nella città di Zaporizhzhia. Lo riporta il Kyiv Independent che cita il Governatore dell’Oblast di Zaporizhzhia Oleksandr Starukh. Non sono riportate informazioni su vittime e danni.
09.19 – Alle 14 di oggi si terrà il vertice virtuale del G7 per discutere dell’andamento del conflitto in Ucraina. Lo comunica la Casa Bianca in una nota sul programma della giornata del Presidente Joe Biden. Alla riunione parteciperà in collegamento video anche il leader ucraino Volodymyr Zelensky.
09.13 – Secondo il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak “la Russia ha mostrato ancora una volta al mondo la sua essenza terroristica, attaccando edifici residenziali e parchi giochi per bambini”. “Oggi – scrive Podolyak su Twitter – gli ucraini hanno dimostrato ancora una volta che non possiamo essere distrutti dai missili”. “L’Ucraina deve vincere questa guerra e la Russia deve essere giudicata in tribunale. Non c’è altra opzione”, conclude.
09.09 – Gli Stati Uniti “invieranno nuovi pacchetti di armi a Kiev nei prossimi giorni e continueranno ad aiutare l’Ucraina a difendersi per tutto il tempo necessario”. Queste le parole del portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale statunitense John Kirby in un’intervista rilasciata alla CNN.
Nel 230esimo giorno di conflitto tra Mosca e Kiev in programma una riunione urgente del G7. Dopo i pesanti bombardamenti di ieri delle truppe russe su diverse Regioni ucraine, in risposta all’attacco sul ponte della Crimea, il Cancelliere tedesco Olaf Scholz ha convocato una riunione urgente al quale parteciperà anche il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky in videocollegamento.
I numerosi raid missilistici russi hanno preso di mira infrastrutture civili, tra cui diverse centrali elettriche, e hanno causato la morte di 11 civili. Mentre sono 97 le persone rimaste ferite. Intanto Washington annuncia l’invio a Kiev di un nuovo pacchetto di aiuti militari con il Presidente Joe Biden che si è impegnato a fornire a Zelensky anche “sistemi avanzati di difesa aerea”.
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