Victoria De Angelis, l’omaggio al Moulin Rouge incanta Parigi | Cosa ha fatto dopo il concerto

Victoria De Angelis, da Roma a Parigi con amore. La bassista dei Maneskin omaggia il Moulin Rouge a modo suo: fan in estasi.

Victoria De Angelis, cartolina da Parigi. La donna, concerto dopo concerto, prende sempre più il centro della scena con i Maneskin: Damiano ha il titolo di frontman, ma la bassista è quella che catalizza il maggior numero di fan. La band insieme sa essere aggregante e carismatica grazie a una presa non indifferente sul pubblico che, dalla vittoria dell’Eurovision, non ha mai smesso di seguirli. Victoria, però, ci mette qualcosa in più: quell’anima Rock che fatica a stare imbrigliata negli standard.

Victoria De Angelis Maneskin
Victoria De Angelis, sempre più icona grazie ai Maneskin (ANSA)

Una sequenza di atteggiamenti, suggestioni e particolarità che rendono tutto più incantevole e anche maggiormente attraente. Inutile dire che il rapporto con i tabù per Victoria è molto aperto: ogni tipo di barriera va abbattuta, specialmente quelle che si hanno con il proprio corpo. Per questo, spesso, l’artista si mostra così com’è: spingere le fan a fare lo stesso, ma anche i fan. Le barriere non hanno genere, ma solo una gran voglia di essere superate. Contro paura e pregiudizi.

Victoria De Angelis devastante a Parigi: la donna omaggia il Moulin Rouge

Victoria De Angelis Moulin Rouge
L’omaggio al Moulin Rouge (ANSA)

Allora la De Angelis, essendo nella città dell’amore, non può fare a meno di omaggiare una delle opere più profonde e trasgressive sia sul piano artistico che sul piano editoriale: il Moulin Rouge, come opera, ha fatto storia. Lei prova a rievocarlo in un omaggio personale che non ha il sapore di tributo. Sembra essere piuttosto un richiamo doveroso a certe sensazioni che è impossibile celare.

Victoria De Angelis pizzo
Lo scatto bollente su Instagram (Screenshot profilo ufficiale)

Non resta, dunque, che ammirarla nella propria stanza d’albergo in (quasi) topless con lo slip di pizzo a richiamare determinati canoni di uno dei musical più amati. La trasgressione come momento d’intimità ed epifania nei confronti dei propri timori. Talvolta non serve altro per fare la differenza. Basta saper essere incisivi più di un assolo: dove non arriva l’armonia, può l’atteggiamento. Victoria docet, la donna ha scardinato prima i pregiudizi e poi il timore di affrontare la metamorfosi di una personalità – la sua – destinata a splendere. Ora che brilla davvero non la ferma più nessuno, nemmeno chi prova, senza successo, a riportarla entro certi binari. Lei, il suo treno, l’ha preso al volo e senza fermate.

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